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Manovra a tenaglia: Elite ed Establishment mettono sotto assedio i Cinquestelle

Manovra a tenaglia: Elite ed Establishment mettono sotto assedio i Cinquestelle

16 Maggio 2018 0 Di Marino Marquardt

I Poteri forti appaiono coalizzati contro l’iniziativa di Luigi Di Maio. Base pentastellata in fermento

Tutti contro il M5s. Azione combinata tra Informazione e vecchia Politica

Ho fatto un sogno. O un incubo, a seconda dei punti di vista.

La visione onirica mi sbatte in faccia una manovra a tenaglia contro Luigi Di Maio e la sua truppa.

Un assedio.

Come in un film, vedo che da sinistra – quella sinistra millantata dai renziani – l’ex Capo Scout taglia tutti i ponti per scongiurare ogni possibilità di incontro con i Cinquestelle; da destra scopro che il Condannato riabilitato blocca la Lega sulla strada che porta all’incontro con i Cinquestelle attraverso l’avviso di pagamento di una vecchia cambiale; dal centro scorgo Sergio Mattarella che boccia i nomi degli eventuali premier e che al contempo – chissà perché – spalma vaselina sulle schiene degli interlocutori; dall’alto dello Stivale, infine, intravedo i burattinai di Bruxelles che lanciano sinistri avvisi sugli aspiranti governanti a mò di bombe.

Sogno o incubo, fate voi…

Troppe cose non tornano, scenari inquietanti

Fuor di metafora, troppe cose non tornano. E la scarsa autorevolezza di alcuni unitamente al deficitario spessore etico-morale degli altri attori della commedia politica nazionale autorizza la immaginazione anche dei più inquietanti scenari.

Di fatto, a ben guardare, tutto si muove contro il M5a.

Dalla cosiddetta grande stampa governata da Padroni dell’Establihment travestiti da Editori, ai Canali tv Rai e Mediaset, al blocco renzusconiano che si serve di Matteo Salvini come cavallo di Troia infiltrato nel campo pentastellato. Tutto è contro il M5s.

Un lavoro di squadra – questo dell’Establishment – teso a prender tempo, a neutralizzare la spinta propulsiva e innovatrice del M5s, a spegnere l’entusiasmo di attivisti e simpatizzanti Cinquestelle. Una azione narcotizzante finalizzata a riportare gli equilibri politici nel quadro della cosiddetta normalità. Normalità nazionale ed europea.

E’ evidente che Di Maio è il M5s nel gioco dell’uno contro tutti rischiano di bruciarsi irrimediabilmente. Il prendere (o perdere) altro tempo potrebbe essere azione suicida. La base pentastellata preme affinché il Movimento riprenda l’iniziativa. Anche evocando con forza il voto in autunno e anche richiamando in campo Alessandro Di Battista.

“Non c’è più tempo da perdere”, urlano i legionari pentastellati!

Gli elettori condividono…

 

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