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Marco Bonadei, esordio con l’Oscar

16 Giugno 2021 0 Di Andrea Tundo

Abbiamo intervistato Marco Bonadei protagonista del nuovo film del premio oscar Gabriele Salvatores -Comedians- uscito nelle sale il 10 giugno 2021. L’attore alla sua prima sul grande schermo, ha un passato (e un presente) del mondo del teatro, viene pescato dal regista infatti proprio al teatro dell’Elfo, di cui quest’ultimo è socio fondatore, e con cui l’attore collabora da diversi anni. Marco non è di certo un novellino, già premio Ubu nel 2011 come migliore under 30, porta avanti numerosi progetti di cui si parla anche sul finire dell’intervista.

Insieme a lui condividono la scena anche Ale Franz, Christian De Sica, Giulio Pranno, Natalino Balasso e Walter Leonardi. Una prova corale in cui gli attori danno vita a una speciale alchimia. “Ritmo” è quello che ci dice Marco a proposito di questo, riportando il lavoro attento e curato di Salvatores nel dirigerli.

Nel film ci troviamo all’interno di una scuola serale per commedianti, con gli aspiranti in trepida attesa della serata del debutto in cui un importante comico potrebbe decidere di scritturarli. Quest’ultimo è però in rotta di collisione con il loro insegnante, seguendo, i due, degli stili comici agli antipodi, i ragazzi dovranno quindi scegliere cosa scegliere e chi seguire, se il successo o l’onesta. Dopo avergli conosciuti e imparato le loro storie, molto diverse, eppure legate allo stesso filo dalla miseria e dalla voglia di riscatto, ci metteremo anche noi nei loro panni e ci chiederemo, cosa scegliere?

Qui vediamo Christian De Sica in vesti inedite per il Cinema, seppur incredibilmente calzanti per il suo lavoro nella vita reale, tanto che nel film potrebbe farci pensar di star interpretando se stesso. Lo vediamo quindi in vesti drammatiche, compiere una meravigliosa interpretazione che si unisce a quelle degli altri, esaltandole.

Un’opera che a detta dello stesso regista: “Mostra il lato oscuro dei comici”, ma più in generale, tocca tematiche universali quali l’avidità umana, il pregiudizio e la sete di fama, palchi e denaro. L’insieme, però, è anche una riflessione sulla comicità e sul suo ruolo, se debba essere becero intrattenimento, seguendo a cavalcioni il gusto del pubblico, o se non debba essere piuttosto una possibilità di riflessione.

Particolare attenzione ai costumi, le scelte scenografiche, i colori e le caratterizzazioni, da lavoratore certosino e fine quale Salvatores è ci regala un’opera organica, in contatto fra tutti i suoi punti e coerente a livello stilistico. In sintesi, un buon Cinema che ci invita a tornare al cinema, nelle sale dove è più bello e speciale assistere all’opera, ancor di più oggi che se ne ha veramente bisogno. Dedichiamo uno spicchio di intervista anche a quest’argomento, in cui si aggiungono anche delle bellissime parole del regista premio Oscar. Non perdetevela.

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