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Marina Militare: da Anconelli a Grazioso, cambio di comando della Brigata Marina San Marco

Marina Militare: da Anconelli a Grazioso, cambio di comando della Brigata Marina San Marco

20 Aprile 2022 0 Di Chiara Giannini

Marina Militare: si é svolta a Brindisi la cerimonia per il cambio di comando della Brigata Marina San Marco: il contrammiraglio Luca Anconelli dopo due anni di duro lavoro e successi passa il testimone nelle mani del contrammiraglio Massimiliano Grazioso.

Meglio lasciarci che non esserci mai incontrati”, cantava Fabrizio De André in “Giugno ‘73”. E proprio queste parole ha voluto scegliere il contrammiraglio Luca Anconelli lasciando il comando della Brigata Marina San Marco, dopo due anni di duro lavoro e grandi successi.

Due anni di comando in una fase storica

Nel corso della cerimonia tenutasi alla Caserma “Carlotto” di Brindisi, intitolata all’omonima medaglia d’oro al valore della Marina, il testimone della Brigata è stato raccolto dal contrammiraglio Massimiliano Grazioso, alla presenza dell’ammiraglio Aurelio De Carolis, comandante della Squadra Navale. “Ritengo importante per la crescita della Marina nel campo anfibio – ha spiegato l’ammiraglio – la nuova nave di assalto anfibio Trieste e la programmata acquisizione del veicolo blindato anfibio, analogo allo stesso mezzo scelto dal Corpo dei Marines statunitensi”. Passando ai saluti, ha ringraziato Anconelli per il lavoro svolto, ricordando che il contrammiraglio ha accolto il suo compito durante una fase storica “resa ancora più critica dalla pandemia”. In questi due anni si possono ricordare le operazioni internazionali svolte nell’ambito dell’attività delle Nazioni Unite, con particolare riferimento alla Libia, all’Iraq, al Libano, a Gibuti ed alla Somalia, il cinquantennale, lo scorso settembre, della Brigata a Brindisi, con una suggestiva cerimonia o la riunione dei ministri del G20, a giugno 2021 al Castello Svevo. 

Brigata Marina San Marco

Anconelli: l’onore e il sacrificio per l’insegna del leone alato

Rivolgo il mio sentito omaggio a tutti gli uomini e donne che – ha detto Anconelli nel suo splendido messaggio di saluto – , in ogni epoca, si sono sacrificati per onorare l’insegna del leone alato, a tutte le vittime di questa silente battaglia che ha visto l’intero paese affrontare il covid‐19 ed alle Bandiere di Guerra del 1° e del 3° Reggimento San Marco, essenza delle nostre tradizioni e parte di ognuno di noi”. 

Parlando quando ha assunto il comando della Brigata ha ricordato: “Il cuore mi esplodeva; nella mia carriera di 33 anni ogni incarico ricevuto mi ha dato emozioni e soddisfazioni. La fortuna di aver avuto spesso incarichi di comando ha aumentato notevolmente, oltre alla mia autostima, la mia capacità di leadership cercando sempre di migliorare per il bene soprattutto degli equipaggi che ero chiamato a condurre, ovunque.

In un battito di ciglia mi sono trovato a Brindisi, in una città che da 51 anni accoglie il San Marco con amore e rispetto, nell’incarico apicale a capo dei quasi 3mila Leoni della Brigata, più del 10% del personale assegnato alla Marina Militare dislocato in tutto il continente con 6 basi solo in Puglia, oltre 180 infrastrutture assegnate, circa 400 mezzi di vario tipo e una complessa organizzazione amministrativa puntuale e efficace”. Numeri da capogiro “che non comprendono armamenti e materiali – ha proseguito – che abbiamo in dotazione altrimenti potrei parlare per ore. Perché dico questi numeri? Perché oltre al fatto che sono efficaci nella comunicazione in quanto esprimono oggettivamente una grandezza, danno il senso di quello che la Brigata rappresenta, un polo operativo, logistico e formativo che supporta la Marina Militare e la collettività ogni giorno dell’anno, ogni minuto in ogni situazione operativa e emergenziale”. 

Una comunità militare che vive e si organizza a Brindisi,ma opera ovunque ci sia bisogno, senza farsi domande, con grande motivazione e efficacia”.

L’ arte della guerra e il senso della pace

E rivolgendosi al nuovo comandante ha chiarito: “Nell’incarico di comandante della Brigata Marina San Marco non bisogna essere troppo accondiscendenti e, soprattutto, non bisogna accontentarsi mai, bisogna tenere schiacciato il piede sull’acceleratore sempre, bisogna pensare a cosa può rendere migliore, più sicura e motivante la vita del fuciliere, bisogna guardare avanti e girarsi indietro solo per ricordare la storia con rispetto, ma soprattutto non bisogna aver paura di cambiare, di imporre i cambiamenti in modo concreto e motivato, in modo trasversale. La Brigata ha un valore inestimabile costituito esclusivamente dai propri uomini e donne che hanno cervello, versatilità e flessibilità, conoscono l’arte della guerra e il senso della pace, credono fortemente in quei valori tramandati da eroi e veterani che danno forte spinta motivazionale anche nei momenti più difficili”. 

Un discorso intriso di grandi principi e significati, che ha emozionato i presenti. Ora la Brigata passa nelle mani del contrammiraglio Grazioso, come sempre, per mare, per terram.

Cambio comando Brigata Marina San Marco

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