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Marocco, due turiste uccise e decapitate durante il trekking sull’Atlante

Marocco, due turiste uccise e decapitate durante il trekking sull’Atlante

18 Dicembre 2018 0 Di Redazione In24

Due turiste uccise e decapitate in una zona remota dei monti dell’Atlante. Le ipotesi: terrorismo o riti spiritistici.

Marocco, due turiste uccise e decapitate

E’ finito in tragedia il trekking organizzato da due turiste scandinave che si sono avventurate da sole in una remota regione della catena dell’Alto Atlante. La polizia ha trovato le due donne uccise e decapitate.

I corpi delle due donne, una proveniente dalla Norvegia e l’altra dalla Danimarca, sono satte trovate nel pomeriggio di lunedì, nei pressi del villaggio di Imlil, a 10 kilometri dal monte Toubkal, nella catena dell’Atlante.

Imlil è il villaggio normalmente utilizzato come campo base per le escursioni e le arrampicate sul monte Toubkal, e fa parte della provincia di Al Haouz, nella regione meridionale di Marrakech-Safi.

Il monte Toubkal è la vetta più alta del Nord Africa e del mondo arabo, con un’altezza di 4.167 metri, ed è una destinazione famosa per le escursioni e il trekking.

L’orrido ritrovamento è stato segnalato ai media marocchini dalle autorità di polizia, che hanno aperto un’indagine ed hanno anche chiuso gli accessi al parco del Monte Toubkal.

A quanto sembra, le due donne si sarebbero avventurate nella regione proprio per praticare il trekking, apparentemente da sole e senza guide locali.

E si sarebbero accampate in una zona piuttosto isolata e lontana dai sentieri normalmente battuti dagli escursionisti.

Quando sono stati ritrovati, i corpi delle due donne presentavano agli occhi degli agenti della polizia locale evidenti segni di violenza, tagli probabilmente di coltello, e soprattutto le teste tagliate via dai corpi.

Le ipotesi: terrorismo o riti spiritistici

La polizia locale, e l’efficiente Servizio Antiterrorismo marocchino, stanno svolgendo indagini in tutta l’area, e presumibilmente non escludono alcuna ipotesi.

A cominciare da quella “jihadista”, come farebbe pensare la decapitazione delle due malcapitate.

Ma va tenuto presente che la zona non è considerata sicura, e viene normalmente evitata da trekker, guide e organizzazioni turistiche locali.

E proprio in quell’area remota e lontata dalle principali di vie di comunicazione c’è il villaggio di Chahmarouch, a circa 70 km a sud di Marrakech.

La sua popolazione è nota per la pratica di “riti spiritici” che implicano sacrifici cruenti e trance collettive, mirate a esorcizzare  posseduti che vi convergono proprio per essere “liberati” da spiriti cattivi.

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