Medaglie al merito dell’ambiente, ecco gli 11 premiati dal Ministero

In una cerimonia a Roma riconosciuto il valore civile e professionale di italiani , famosi e non, per il loro impegno sul grande tema della qualitàterritoriale.

Medaglie al merito dell’ambiente, ecco gli 11 premiati dla Ministero

Ricordate “i  nuovi eroi” ma non dell’ambiente? Durante le fasi acute del Covid  abbiamo chiamato così il personale medico e paramedico impegnato a fronteggiare la pandemia.

L’Italia tutta – dal Presidente della Repubblica agli ammalati, agli scampati alle conseguenze più gravi – li ha ringraziati per tutto ciò che hanno fatto con abnegazione e in molti casi rimettendoci la vita.

Per l’ambiente e i danni alla salute connessi alle cattive gestioni di rifiuti, discariche, truffe non siamo ancora a questo, né alla solennità dell’impegno per il Covid.

Il Ministero della Transizione Ecologica ha deciso, tuttavia, di consegnare delle benemerenze alla memoria di italiani che hanno dedicato la propria vita alla salvaguardia dell’ambiente.

Una vera medaglia “Al Merito dell’Ambiente” che ha riconosciuto il valore civile e professionale di 11 persone, in una cerimonia a Roma.

Uomini  che durante la loro carriera – ha detto la dott.ssa Emma Stea,  Direttore generale Risorse Umane del Mite – che si sono distinti per l’impegno e il sacrificio per il bene della collettività e per la tutela della salute dei cittadini e del territorio.

L’elenco comprende, infatti, chi ha combattuto i reati ambientali, così come ha  promosso attività di volontariato o diffusione di educazione e cultura ambientale.

L’elenco dei benemeriti è di assoluta qualità e favorisce a nostro giudizio una continuità dell’iniziativa anche come valore morale verso chi in tempi così difficili si dedica alla sostenibilità.

Troviamo allora, Il Generale di Brigata Guido CONTI, che ha condotto indagini come  l’inchiesta “Bussi” con la scoperta della più grande discarica abusiva di rifiuti tossici d’Europa a Bussi (PE).

Il Capitano di Fregata Natale DE GRAZIA, che nel Mediterraneo ha scoperto navi affondate cariche di rifiuti tossici.

L’ Agente del Corpo Forestale Maurizio MAIETTA, che ha collaborato alla scoperta di falde acquifere inquinate per mano della criminalità organizzata.

Ancora, l’Assistente del Corpo Forestale  Marcello BIANCO, che, sebbene fuori servizio, bloccò il  conducente di un autoarticolato mentre scaricava rifiuti speciali da lavorazioni conserviere.

Il volontario Valerio VERRI, che nella provincia di Ferrara ha svolto attività e iniziative di tutela del territorio.

E poi, il giornalista Folco QUILICI che ha caratterizzato la sua professione girando il mondo e che “con le sue opere ha contribuito alla conoscenza del nostro Paese e alla crescita di una educazione di una cultura ambientalista”.

L’Assistente Capo della Polizia Tiziano GRANATA, volontario anche di Legambiente, che ha preso parte a numerose operazioni contro le frodi agroalimentari e il traffico illegale collaborando anche alla redazione del Rapporto Ecomafia.

Il Tenente della Polizia municipale di Acerra Michele LIGUORI, che per oltre vent’anni ha denunciato e perseguito gli eco trafficanti della Terra dei fuochi fino al sacrificio della vita.

Il Sostituto Commissario Roberto MANCINI, che sempre in Campania “fino a quando la malattia non lo ha fermato” ha indagato sui siti inquinati da rifiuti tossici.

Il Prof. Danilo MAINARDI, Docente emerito di Biologia e di Ecologia comportamentale all’Università Ca’ Foscari, collaboratore del Corriere della Sera e di Quark e Super Quark, che ha raccontato con rigore scientifico e semplicità di linguaggio tutti gli aspetti dell’etologia e della zoologia.

Il Magistrato Maurizio SANTOLOCI, Giudice per le indagini preliminari al tribunale di Terni, conosciuto come esperto di materie ambientali e consulente giuridico di diversi Ministri dell’Ambiente per il contrasto alla criminalità organizzata.

Attestazioni deliberate dal  Ministero che ha impresso una svolta all’Italia su temi lasciati spesso in angoli opachi della politica mentre uomini tenaci e meritevoli battagliavano sul campo.