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Metano per auto: stazioni a rischio chiusura

Metano per auto: stazioni a rischio chiusura

05 Luglio 2022 0 Di Nunzio Ingiusto

Si consuma poco metano per autotrazione e gli operatori hanno costi più alti di otto volte secondo Assogasmetano. Già si parla parla di nuovi aumenti mentre il combustibile puo’ essere utile alla transizione ecologica.

 

 

Quanto conviene oggi possedere  un auto a metano ? I prezzi al distributore sono saliti ad un livello tale che i rifornimenti sono sempre di meno. Ad aprile 2021 il prezzo medio per il metano per autotrazione era di 0,975 euro/kg. A marzo di quest’anno ha raggiunto anche a 2,234 euro al kg. C’è, dunque, una nuova preoccupazione per milioni di automobilisti. Una emergenza che ha messo in allarme i distributori. La loro Associazione Assogasmetano che aveva già proclamato uno sciopero, dice che ormai si è vicini alla chiusura. Con circa 20 mila addetti e 1.500 punti vendita il settore è al collasso.  Chi ha acquistato una vettura a metano è frastornato. Non ha più la certezza di risparmiare su  benzina e gasolio. Le quotazioni internazionali del gas, anche a seguito del taglio delle forniture dalla Russia, in questa settimana hanno ripreso a galoppare. Il fatto vero è che i prezzi pagati dagli operatori dell’autotrazione sono superiori di circa otto volte rispetto al 2021. Il governo il mese scorso ha  azzerato l’accisa sul metano per autotrazione di 0,003 euro per metro cubo. Un intervento che ha dato  un po’ di sollievo ma non esaustivo. Come è noto , Mario Draghi a Bruxelles si è battuto per arrivare ad un accordo per un “price cap” sul gas ed evitare speculazioni a destra e manca. Il suo sforzo non è andato a buon fine e se ne riparlerà a settembre, quando la situazione internazionale sarà ancora più buia.

 Stazioni di servizio deserte

Stante la situazione attuale, spiega la nota di protesta di Assogasmetano, gli operatori della distribuzione stradale, che da oltre un anno a questa parte subiscono questo disagio si troveranno presto obbligati a dover ritoccare pesantemente i prezzi di vendita al pubblico del metano per auto. Un salto all’indietro e una penalizzazione per tutti coloro che negli anni scorsi hanno apprezzato il metano soprattutto per la sua economia di esercizio rispetto agli altri carburanti. Anzi, ci sono state iniziative politiche e dei consumatori  per rafforzare la rete delle stazioni di servizio con le case costruttrici impegnate sui notori a metano e società come Eni  a fare profitti.   In questo 2022, al contrario, il rischio è la chiusura delle pompe esistenti. A margine dell’appello, Flavio Merigo Presidente di Assogasmetano , ha chiesto un intervento immediato al governo almeno per quel che riguarda l’Italia. Si cerca di tenere il prezzo intorno ai 2 euro al Kg e si parla di un settore che potrà dare contributi di efficientamento nei prossimi anni per la transizione ecologica. La prospettiva di andare verso un uso diffuso di biometano e idrogeno nei trasporti non è esclusa, valutando cosi’ anche le normative europee sui motori a combustione  fino al 2035.

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