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Migranti, gli ultimi tre Agnellini di Dio sacrificati sugli altari degli egoismi europei

Migranti, gli ultimi tre Agnellini di Dio sacrificati sugli altari degli egoismi europei

30 Giugno 2018 0 Di Marino Marquardt

Oltre 100 morti annegati, tra cui tre bambini, nel Mediterraneo del Sud. Che brutta questa Europa senza solidarietà!

Disperati in cerca di un futuro migliore. Etichettarli è immorale

Che brutta questa Europa senza solidarietà! E che brutti i dogmi economici privi di morale che la orientano.

La premessa è d’obbligo per ribadire che quelli che rischiano la vita nel deserto, nei lager libici o in mare non sono etichettabili come profughi o come migranti economici. Sono semplicemente persone disperate in cerca di un futuro migliore.

Demonizzarli o etichettarli è roba da razzisti, è indice di degrado etico, culturale e politico all’ultimo stadio.

Le cosiddette società civili e politiche europee accettano la distinzione profugo-migrante economico acriticamente, come un fatto scontato, quasi come una espressione dell’ordine naturale sociale e delle cose.

Non è così.

L’accettazione del teorema in oggetto è puro conformismo paraculista, è puro alibi morale da esibire a giustificazione degli egoismi nazionali e personali.

Ieri altri tre bimbi figli di migranti sono stati sacrificati sull’altare dell’Economia europea governata da una folla di gnomi. Con loro hanno perso la vita un altro centinaio di migranti tra uomini e donne.

Si muore nel Mediterraneo del Sud mentre a Bruxelles i nani si azzuffano usando guanti di velluto.

Li chiamano Statisti, sono invece soltanto modeste comparse al servizio dei Padroni dell’economia mondiale.

Stracciato da Costoro lo spirito del Manifesto di Ventotene, è semplicemente vergognoso ciò che fanno mettere in vetrina a un Continente ricco come l’Europa, da sempre predatore dei tesori africani e al contempo fiero delle proprie radici cristiane.

E dire che – a proposito di radici cristiane – dalle nostre Parti c’è stato Uno (il leader della Lega Matteo Salvini) che ha addirittura fatto la campagna elettorale esibendo rosario e Vangelo tra le mani. Tristissimo spettacolo per ignoranti…

Inutile dire che gli ultimi tre Agnellini di Dio sacrificati sull’altare degli egoismi nazionali e la morte dei disperati che li accompagnavano se li portano sulla coscienza quanti hanno impedito ai soccorritori di intervenire.

La stagione della Barbarie del Terzo Millennio appare sempre più vicina.

Rassegnatevi, questo è ciò che passa il convento del Continente  di Emmanuel Kant, quello del “cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”…

Intanto i protagonisti del vertice Ue di Bruxelles se la cantano e se la suonano a proprio piacimento. Un concerto stonato, osceno, destinato alle orecchie degli imbecilli.

Insomma la morale della favola è con tanto di imperativo categorico. Questo: affanculo la Cristianità e la Solidarietà, ciascuno pensi agli affari di casa propria…

Intanto Matteo Renzi si fa la villa da un milione e mezzo..

Detto ciò, dalla politica assassina, dalla politica che lascia morire i disperati in mare alla politica che rende ricchi quanti la interpretano.

Dalle nostre parti accade che un ex premier – che ad inizio anno aveva esibito un estratto conto bancario con poche migliaia di euro – ora sia in trattativa per l’acquisto di una villa da un milione e mezzo.

Si dirà, questa è roba che un senatorino può permettersi… Ma a conti fatti non è così. Il mandato parlamentare quinquennale tra stipendio, annessi e connessi, può assicurargli circa 700mila euro. Da dove spuntano gli altri soldi?

Il Fatto Quotidiano oggi riassume così la vicenda: “Il quotidiano La Verità racconta come l’ex segretario del Pd Matteo Renzi abbia firmato un preliminare d’acquisto per una casa da 1.230.000 più altri 70.000 per un terreno agricolo di 1.580 metri quadrati adiacente al giardino. Due settimane fa ha versato una caparra da 400mila euro con 4 assegni circolari da 100mila euro. Solo sei mesi fa, invece, aveva mostrato a Matrix il suo conto corrente. L’ufficio stampa dell’ex premier smentisce: Non ha concluso né l’acquisto di un’abitazione a Firenze né la vendita dell’abitazione di Pontassieve”

Tutto lascia pensare – insomma – che il Ragazzo il gruzzolo lo avesse già – e ce l’ha – nascosto forse tra le scatole cinesi di qualche Fondazione.

Per carità, nessuno scandalo contabile. Renzi non sarebbe il primo né l’ultimo politico ad arricchirsi con la politica.

Lo scandalo piuttosto – alla luce dei fatti – è nell’ennesimo tentativo di prendere per i fondelli i cittadini attraverso l’esibizione di un asfittico saldo bancario a lui intestato.

Sarà – forse – un vizio di famiglia…

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