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Milano, Palazzo Reale ospita la mostra dedicata a Monet

Milano, Palazzo Reale ospita la mostra dedicata a Monet

24 Settembre 2021 0 Di Patrizia Russo

Ad inaugurare la stagione autunnale di Palazzo Reale a Milano l’attesissima esposizione dedicata al più importante rappresentate dell’Impressionismo: CLAUDE MONET.

Il mondo di Claude Monet in mostra a Palazzo Reale

La mostra CLAUDE MONET rientra nel progetto museologico ed espositivo “Musei del mondo a Palazzo Reale” nato con l’intento di far conoscere le collezioni e la storia dei più importanti musei internazionali. Un percorso espositivo di 53 opere di Monet tra cui le Ninfee (1916-1919), Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) e Le rose (1925-1926), la sua ultima e magica opera. Quello in mostra è un prestito straordinario, non solo perché riunisce alcune delle punte di diamante della produzione artistica di Monet, ma anche per l’enorme difficoltà, in questo periodo, nel far viaggiare le opere d’arte da un paese all’altro.

Claude Monet (1840-1926) Ninfee, 1916-1919 circa Olio su tela, Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, © Musée Marmottan Monet, Académie desbeaux-arts, Paris

Il percorso di visita e le sette sezioni della mostra

Il percorso cronologico ripercorre l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere che lui stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny.

La mostra si apre con richiami alle origini del Musee Marmottan Monet che, nel corso del Novecento, ha incrementato le collezioni tramite rilevanti donazioni di opere impressioniste, tra cui spicca la raccolta donata da Michel, figlio di Claude Monet. Seguendo il percorso curato da Marianne Mathieued, la prima sezione illustra due visioni della pittura che sembrano molto lontane: da un lato, un ritratto di Robert Levre e un paesaggio di Jean-Victor Bertin dalla collezione di Marmottan; dall’altro, un ritratto di Monet e due tele in cui l’artista ha delineato rapidamente i tratti del figlio Michel. Segue la seconda sezione dedicata alla pittura en plein air. Il pittore viaggiò molto in giro per la Francia e si recò anche all’estero per dipingere marine, paesaggi o anche scene di vita familiare, come il ritratto della moglie Camille (1870).

Claude Monet (1840-1926). Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi, 1905 Olio su tela. Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, 1966 © Musée Marmottan Monet, Académie des beaux – arts, Paris

La terza sezione è dedicata alla luce impressionista. Monet, maestro della pittura en plein air, dedicherà l’intera vita a cercare di cogliere le variazioni luminose e le impressioni cromatiche dei luoghi che osservava. Mentre, la quarta presenta le opere da Londra al giardino: nuove prospettive. Nella carriera di Monet, Londra fu un vero e proprio laboratorio di sperimentazione. Con le vedute del ponte di Charing Cross e del Parlamento, dipinte nel corso di vari soggiorni successivi, si apre per lui una nuova fase di ricerca, che si manifesta pienamente al ritorno a Giverny. Con le Ninfee del 1904 e 1907, Monet concentra tutta la composizione su un particolare del suo giardino d’acqua: l’inquadratura è audace, la linea dell’orizzonte, ancora presente nei suoi paesaggi londinesi, qui manca del tutto. Rimangono soltanto i riflessi della vegetazione che cresce intorno lo stagno e le ninfee isolate, appena abbozzate. La quinta sezione è quella delle grandi decorazioni. Dal 1914 fino alla sua morte avvenuta nel 1926, Monet esegue centoventicinque pannelli di grandi dimensioni che hanno come soggetto il giardino d’acqua di Giverny. Questi paesaggi senza inizio né fine invitano a un’esperienza contemplativa in cui la rappresentazione di un fiore o di un dettaglio della natura bastano a suggerirne l’immensità. La sesta sezione presenta Monet e l’astrazione. Malato di cateratta la sua pittura si fa più gestuale: sulle tele diventa visibile la mano che tiene il pennello. Questi dipinti da cavalletto, che non hanno uguali nel percorso artistico di Monet, avranno una profonda influenza sui pittori astratti della seconda metà del Novecento. L’ultima sezione è dedicata alle rose. Con Le rose, Monet rende omaggio alla natura che ha saputo raffigurare così bene, insieme alla fragilità e alla caducità di ciò che ci circonda.

Claude Monet Le rose, 1925-1926 Olio su tela, Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, © Musée Marmottan Monet, Académie desbeaux-arts, Paris

La mostra è curata da Marianne Mathieued, ed è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l’intero corpus di opere e l’Académie Des Beaux–Arts–Institut de France.

Info Utili

La mostra, visitabile fino al 30 gennaio 2022.

Orari di apertura – Lunedì chiuso. Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00 -19.30. Giovedì 10.00 – 22.30. La biglietteria chiude un’ora prima.

Biglietti – L’accesso alla mostra è contingentato, la prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata per evitare attese. È possibile acquistare i biglietti direttamente alla biglietteria di Palazzo Reale o sul sito: www.palazzorealemilano.it; www.monetmilano.it.

Il costo del biglietto con audioguida o App sostitutiva inclusa è € 14.00 intero e € 12.m00 per quello ridotto.

Per ulteriori informazioni: +39 02 892 99 21

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