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Napoli-Psg, inizia la grande attesa. Vietato rinunciare ai Tre Nanetti o spacchettarli

Napoli-Psg, inizia la grande attesa. Vietato rinunciare ai Tre Nanetti o spacchettarli

04 Novembre 2018 0 Di Marino Marquardt

Napoli-Psg, inizia la grande attesa per il match di Champions. Per l’impegnativo appuntamento Ancelotti non può rinunciare alla formazione che in Napoli-Empoli ha segnato 3 gol negli ultimi 30 minuti.

Contro i campioni d’Oltralpe scelte obbligate per Carlo Ancelotti

Detto papale papale Carletto Ancelotti martedì prossimo contro i campiomi d’Oltralpe non ha scelta: se vuol fare sul serio e giocarsi correttamente le proprie chances deve mandare in campo la stessa squadra fatta vedere durante gli ultimi 30 minuti di Napoli-Empoli: 3 gol in 30 minuti con l’aggiunta di divertito godimento da parte degli spalti del San Paolo e delle poltrone di casa.

Napoli-Psg, martedì d’obbligo schierare la vecchia collaudata squadra dell’ex Maurizio Sarri

Contro il Psg unica novità della formazione potrebbe essere costituita dall’inserimento di Hamsik in sostituzione di Zielinsky o al posto di Milik rafforzando in questo secondo caso il centrocampo e affidando le operazioni offensive esclusivamente ai tre Nanetti delle Meraviglie Insigne, Mertens e Callejion.

Già, i tre Nanetti…

I tre Nanetti non si toccano!

L’invenzione in attacco di Maurizio Sarri non va in alcun modo spacchettata!

Mai!

Infortuni e squalifiche permettendo, ovviamente

Il Trio delle Meraviglie e la scelta obbligata di Carlo Ancelotti

E l’iimperativo categorico secondo il quale i Tre debbano essere impiegati in blocco sarà certamente entrato bene anche nella testa di Ancelotti. E ciò soprattutto alla luce del gioco messo in mostra nelle ultime frazioni di partita contro Roma ed Empoli e alla luce dei risultati.

Non schierare insieme in campo Insigne, Mertens e Callejion significherebbe privare il Napoli di collaudati sincronismi offensivi, pregevoli generatori di gol e spettacolo.

Per dirla in breve, sarebbe un delitto pedatorio.

Non a caso del resto – dopo i continui tourbillon di uomini e schemi – il Napoli migliore dall’inizio della stagione lo si è visto negli  ultimi 30 minuti di gioco contro i ben rodati avversari toscani. E non a caso il pareggio ottenuto in extremis con la Roma fu siglato da Mertens mandato in campo nel secondo tempo a ricostituire il Trio delle Meraviglie. E non a caso a fornire il passaggio vincente al rapacetto belga del gol fu Callejion.

Tre coincidenze, tre indizi che danno una certezza.

E non a caso – c’è da aggiungere e puntualizzare -contro la Roma e contro l’Empoli il team azzurro guidato oggi da Carlo Ancelotti era di fatto tornato ad essere – seppure per gli ultimi spezzoni di partita – il Napoli costruito da Sarri.

Se ne facciano una ragione i detrattori del Sor Tuta, i critici del “proletario” della panchina oggi osannato e acclamato Re dagli spalti del Chelsea. Indubbiamente gente di palato fino, i tifosi d’Oltremanica. A differenza di certi nostri caserecci commentatori.

Detto ciò, l’appuntamento con la Champions arriva in un momento in cui si accende la lotta per il secondo posto tra Napoli e Inter. Entrambe le squadre hanno punti in meno rispetto allo scorso campionato ed entrambe fanno registrare un gap maggiore – rispetto alla scorsa stagione – nei confronti della Juve. Ed entrambe – ovviamente – non vogliono rinunciare al piazzamento di consolazione.

Due fronti aperti. Chi sbaglia è perduto…

04/11/2018   h.08.55

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