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Nazionale, Italia-Macedonia 0-1: siamo fuori dal Mondiale

Nazionale, Italia-Macedonia 0-1: siamo fuori dal Mondiale

25 Marzo 2022 0 Di Matteo Cefalo

Clamoroso al Barbera, la Macedonia del Nord batte 1-0 l’Italia nel play-off. Nazionale di nuovo fuori dalla Coppa del Mondo.

Italia-Macedonia del Nord 0-1, la disfatta più grande della storia della Nazionale

Per qualsiasi italiano, appassionato o meno di calcio, è difficile se non impossibile dover guardare negli occhi la realtà che vien fuori da questa serata. La Nazionale italiana di calcio, campione d’Europa in carica, è per la seconda volta di fila esclusa dalla Coppa del Mondo. L’accostamento di termini della precedente frase ha dell’assurdo e per certi versi dell’ossimorico. Chiunque intenda un minimo di “pallone” sa che la presenza dell’Italia ai Mondiali è imprescindibile per un popolo che vive di questo sport. Chiunque intenda un minimo di “pallone” sa che se hai vinto l’Europeo otto mesi e mezzo fa è impensabile, impronosticabile che tu non partecipi al Mondiale.

Ma la Nazionale ci ha regalato la più grande impresa degli ultimi tempi. Vincere l’Europeo da outsider, in casa degli avversari, dopo aver mancato la qualificazione al Mondiale nella notte più buia del calcio italiano. E ha tirato fuori da quella notte tutta la rabbia, tutta la potenza agonistica, tutto il sentimento che ci ha permesso di rifarci, di ritornare immediatamente sul carro dei vincitori. In poche parole: impresa. E quindi paradossalmente non c’è nulla da stupirsi se questa stessa Nazionale stravolge nuovamente tutto. C’è poco da fare. L’Italia è riuscita in un’altra impresa impossibile. Uscire per la seconda volta consecutiva dai Mondiali. Per mano dell'”irreprensibile” Macedonia del Nord. Non ce ne vogliano gli amici macedoni. Ma a Palermo la squadra di Milevski si dimostra senza dubbio la più scarsa tra quelle estratte dall’urna del sorteggio per i play-off.

L’Italia spreca, Trajkovski punisce, a Natale ammireremo il Qatar da spettatori

Donnarumma è spettatore non pagante per il 99,99% del match. L’Italia ha occasioni a destra e a manca e le spreca una in fila all’altra. Berardi ha un paio di opportunità davanti al portiere che, se avesse vestito la maglia del Sassuolo in quel momento, avrebbe concretizzato senza troppe fatiche. Pellegrini, a tu per tu con Dimitrievski (che in quasi tutti gli interventi appare balbettante e per nulla impenetrabile), decide di passare la palla, anzichè buttar giù la porta e lo stadio. La conta dei calci d’angolo dice 16-0 per gli azzurri. Ma Insigne prima e Raspadori poi ne battono uno peggio dell’altro. Immobile si dimostra come al solito inadeguato a sostenere il peso dell’attacco azzurro e spesso e volentieri fuori luogo.

Ma la sensazione dei calciatori in campo sembra quella di essere strasicuri di segnare un gol prima o poi. Eppure un po’ tutti gli italiani sapevano che c’era qualcosa che non funzionava. Che tutto sarebbe andato a rotoli se quella maledetta porta non si fosse gonfiata. E il sesto senso degli italiani si è rivelato impeccabile. Al 93′ Aleksandar Trajkovski, che al Renzo Barbera di Palermo è stato di casa per ben quattro stagioni tra fallimentari campionati di Serie A e Serie B, ora in forza a un’impronunciabile squadra araba, gonfia la rete del suo vecchio stadio per un’altra volta. Il gol è bello, da fuori area, imprendibile.

Gli azzurri si lamentano per un fallo di mano inesistente. Per la prima volta sul viso di Mancini si palesa una paura mai vista prima. La Macedonia del Nord è peraltro priva delle sue stelle. Pandev, storico calciatore simbolo dei macedoni, protagonista del Triplete dell’Inter, ora in forza al Parma, ed Elmas, promettentissimo centrocampista del Napoli, sono fuori. Ma Trajkovski e i suoi hanno sudato, combattuto e resistito e vanno avanti. Li attenderà il Portogallo di Cristiano Ronaldo, che intanto si sbarazza per 3-1 della Turchia.

Quanto a noi, fa bene rimarcarlo ancora. La Nazionale è fuori dai Mondiali per la seconda volta consecutiva. La sconfitta fa forse meno male di quella con la Svezia, perchè ora sappiamo già cosa si prova. Ma la delusione è tanta e la figuraccia colossale. A Natale potremo stare sereni e giocare a tombola, mentre in Qatar le altre Nazionali si sfideranno per salire sul tetto del pianeta. Intercorreranno almeno 12 anni tra due edizioni della Coppa del Mondo a cui l’Italia ha preso parte. L’impresa stavolta sarà far sì che restino 12 e non 16/20/24… E sì, perchè dovremo abituarci al fatto che, in questi ultimi anni, la vera eccezione al reale andamento del calcio italiano non è stata la sconfitta con la Svezia, o questa con la Macedonia, ma la vittoria dell’Europeo.

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