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Nel weekend musei Mibac aperti e Giornate Fai di primavera

Nel weekend musei Mibac aperti e Giornate Fai di primavera

22 Marzo 2019 0 Di Pietro Nigro

Sono oltre 1.100 i siti aperti in tutta Italia per la 27esima edizione delle Giornate Fai di Primavera. E con #Iovadoalmuseo il Mibac apre i musei gratis,

#Iovadoalmuseo, il Mibac apre i musei gratis

Questo weekend musei aperti gratuitamente in tutta Italia, per l’iniziativa #Iovadoalmuseo, le venti giornate a libero accesso negli istituti museali disposto dal Mibac. Lunga la lista dei siti aperti, che sono indicati su questa pagina del sito Iovadoalmuseo.

#IoVadoAlMuseo è un’iniziativa del Ministero per i beni e le attività culturali che prevede 20 giorni di ingressi gratuiti nell’anno solare in tutti i monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali.

Musei e siti del Ministero saranno aperti gratuitamente tutte le prime domeniche del mese da ottobre a marzo; nei mesi da gennaio a marzo, è indetta, ogni anno, la #SettimanadeiMusei, sei giorni di aperture gratis, dal martedì alla domenica, in tutti gli istituti museali statali.

Per il 2019 è stata gratuita la settimana dal 5 al 10 Marzo.

Ogni istituto offre poi altre 8 giornate – o fasce orarie di visita corrispondenti a 8 giornate – ad ingresso libero, definite secondo le esigenze del proprio territorio.

Per sapere quando il museo che si intende visitare è aperto gratuitamente, si può consultare il database del ministero.

Inoltre, chi ha meno di 18 anni entra gratis sempre. E dai 18 ai 25, nei giorni di ingresso a pagamento, il biglietto costa solo 2 euro. Per tutte le agevolazioni per l’ingresso, già valide prima del nuovo decreto e tuttora in vigore, si può consultare l’apposita pagina del sito web del Ministero all’indirizzo:www.beniculturali.it/agevolazioni/.

Tornano le Giornate Fai di Primavera

E questo weekend tornano anche le Giornate Fai di Primavera, giunte alle 27esima edizione e che quest’anno coinvolgono ben 1.100 siti di straordinario valore, alcuni aperti solo per questa occasione (per l’elenco completo delle aperture collegarsi al sito www.giornatefai.it).

Si tratta, come di consueto, di una grande festa dei beni culturali aperta a tutti e alla quale in 26 anni di storia hanno partecipato più di 10 milioni di Italiani che hanno avuto l’opportunità di visitare oltre 12 mila luoghi solitamente chiusi al pubblico in più di 5 mila città di tutta Italia.

In occasione delle Giornate FAI di Primavera, la scoperta di un luogo speciale dell’immenso patrimonio paesaggistico italiano non è solo un’esperienza che va ad arricchire il bagaglio culturale di ogni visitatore, ma un’occasione straordinaria di incontro tra persone di età, interessi, provenienza diversi unite dal desiderio di conoscere luoghi eccezionali del proprio territorio. Luoghi di cui tornare a fruire come visitatori e sui quali accendere i riflettori affinché possano essere tutelati e valorizzati.

Le Giornate FAI di Primavera coinvolgono poi ogni anno oltre 40 mila Apprendisti Ciceroni©, studenti delle scuole secondarie di I e II grado che accompagnano nelle visite dei luoghi aperti. Educare al valore del patrimonio d’arte e natura attraverso una formula di partecipazione attiva alla sua cura è certamente uno dei modi più efficaci per risvegliare il proprio impegno civile.

23 e 24 marzo, 1.100 siti aperti in 430 località

Per la 27esima edizione delle Giornate Fai di Primavera, dunque, sono 1.100 i siti aperti in 430 località sparse in tutta Italia. Dal Palazzo della Consulta a Roma al Castello di Melegnano (Milano), dal Centro di Geodesia Spaziale a Matera alla città di Pontremoli (Massa), tanto per citarne alcuni.

Giunta ormai alla 27ª edizione, la manifestazione si è trasformata in una grandiosa festa mobile per un pubblico vastissimo, che attende ogni anno di partecipare a questa straordinaria cerimonia collettiva, appuntamento irripetibile del nostro panorama culturale che a partire dal 1993 ha appassionato quasi 11 milioni di visitatori.

Anno dopo anno le Giornate FAI di Primavera superano se stesse: questa edizione vedrà protagonisti 1.100 luoghi aperti in 430 località in tutte le regioni, grazie alla spinta organizzativa dei 325 gruppi di delegati sparsi in tutte le regioni – Delegazioni regionali, provinciali e Gruppi Giovani – e grazie ai 40 mila
Apprendisti Ciceroni.

Centinaia di siti e migliaia di persone che l’anima del FAI accende, prendendo per mano tutti e accompagnando gli italiani a specchiarsi nella stupefacente varietà del paese più bello, aprendo luoghi
spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend, durante il quale è possibile sostenere la Fondazione con un contributo facoltativo o con l’iscrizione.

Per il quinto anno consecutivo le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana dedicata dalla Rai ai
beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 18 al 24 marzo, infatti, la Rai racconta luoghi e storie che
testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro Paese: una maratona televisiva e radiofonica di raccolta fondi a sostegno del FAI, per sensibilizzare sempre più italiani sul valore del nostro straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per promuoverne la partecipazione attiva.

La Settimana Rai per i beni culturali è realizzata con il Patrocinio di Rai – Responsabilità Sociale e con la Media Partnership di TG1, RAINEWS24, RAI TGR e RADIO1 che assicureranno ampia informazione e una copertura capillare.

2019, la novità è Fai ponte tra culture

Per il 2019, la novità della più grande festa di piazza dedicata ai beni culturali del nostro Paese sarà FAI ponte tra culture, il progetto del FAI che si propone di amplificare e raccontare le diverse influenze culturali straniere disseminate nei beni aperti in tutta Italia. Molti di questi luoghi testimoniano la ricchezza derivata dall’incontro e dalla fusione tra la nostra tradizione e quella dei paesi europei, asiatici, americani e africani.

Ecco perché in alcuni di questi siti e in alcuni Beni FAI le visite saranno curate da oltre un centinaio di volontari di origine straniera che racconteranno gli aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza che, a contatto con la nostra, ha contribuito a dar vita al nostro patrimonio.

Ne sono un esempio:

  • la Biblioteca Carlo Viganò dell’Università Cattolica a Brescia, un “viaggio” tra le
    lingue latina, greca, araba e volgare attraverso manoscritti, cinquecentine e opere a stampa che documentano lo sviluppo dell’algebra, dell’astronomia, della fisica e di altre scienze;
  • oppure Piazza Sett’Angeli a Palermo, un libro aperto dove leggere la storia millenaria della città;
  • o ancora il Gabinetto Cinese di Palazzo Reale a Torino, rivestito con pannelli di lacche provenienti dalla Cina;
  • per arrivare fino a Venezia, con la Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone, che ancora oggi mantiene vivo il legame spirituale e culturale tra i Dalmati e Venezia.

Il catalogo dei beni visitabili durante le Giornate FAI di Primavera raccoglie una proposta così varia e originale che è impossibile da sintetizzare.

Ne segnaliamo alcuni.

Roma, Palazzo della Consulta e Palazzo della Rovere

Solitamente chiuso, il Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale dal 1955, edificato nella prima metà del Settecento e importante luogo istituzionale nella storia d’Italia.

In via eccezionale si accederà anche a Palazzo della Rovere, costruito tra il 1475 e il 1490. Oggi sede dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, custodisce al piano nobile il Soffitto dei Semidei, capolavoro del Pinturicchio.

E ancora, la Chiesa di San Silvestro al Quirinale, risalente al X secolo circa e ricostruita nel Cinquecento per volere dei Domenicani della Congregazione di San Marco, scrigno di tesori come la Cappella Bandini.

Milano, Torino, Matera, La Spezia

A Melegnano (Milano) si potrà visitare il castello cinquecentesco di fondazione medioevale, di proprietà dei Medici di Marignano. Oltre agli ambienti della parte recuperata solitamente visitabili, sarà accessibile
straordinariamente l’ala est non restaurata che conserva eccezionali affreschi.

A Torino, la Passeggiata del Re a Torino è un percorso all’interno di Palazzo Reale, di solito non accessibile per intero, attraverso appartamenti dorati, severi uffici, luoghi sacri e di loisir.

A Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, si svelerà attraverso percorsi insoliti: dai luoghi della
tradizione, come la Fabbrica del carro trionfale della festa della Bruna, a quelli dell’innovazione, come il Centro di Geodesia Spaziale, inaugurato nel 1983 e dedicato all’osservazione della Terra e agli studi geologici del bacino del Mediterraneo.

A La Spezia eccezionali le visite alla Nave Italia, brigantino di 61 metri, simbolo dell’impegno sociale della Marina Militare, e alla Nave Carlo Bergamini, varata nel 2011 e utilizzata nell’operazione Mare Nostrum.

Di grande interesse anche l’apertura del Palazzo Ducale di Modena, tra le più grandi e prestigiose residenze della famiglia d’Este e oggi sede dell’Accademia Militare.

A Catania tra i tanti luoghi visitabili il porto con le opere di Street Art Silos, progetto del 2015 che ha
coinvolto artisti internazionali per reinterpretare i miti della tradizione avendo come supporti i silos dello scalo.

A Pontremoli (MS) cinque aperture eccezionali per raccontare il Barocco pontremolese, tra le quali Villa
Dosi Delfini, riccamente decorata, e Palazzo Negri Dosi, dimora costruita a metà Seicento e considerata dagli artisti dell’epoca la più bella tra le case dei signori locali per la sua magnificenza.

Il 50% circa dei beni aperti durante le Giornate FAI di Primavera 2019 saranno fruibili anche da persone
con disabilità fisica.

Per l’elenco completo delle 1.100 aperture sarà possibile consultare il sito www.giornatefai.it o telefonare al numero 02/467615399.

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