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Nextdoor e Vicinimiei, sbarca in Italia l’armata dei social network di quartiere

Nextdoor e Vicinimiei, sbarca in Italia l’armata dei social network di quartiere

16 Ottobre 2018 0 Di Francesca Pierpaoli

La vita in città è sempre più frenetica? La vita sociale langue? Con Nextdoor e Vicinimiei, le nuove app di quartiere, ci si sente meno soli e ci si aiuta a vicenda. La prima a sbarcare in Italia è Nextdoor, che dopo una fase beta è stata presentata circa un mese fa. la sua mission è semplice: permettere ai vicini di casa di creare community locali per migliorare la vita dei quartieri e renderli più sicuri. Lanciata a ottobre del 2011 a San Francisco, Nextdoor è arrivata in Europa nel 2016. Ad oggi, più di 200.000 quartieri di Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Germania usano questa app. Al momento, dopo un mese in beta, più di 350 quartieri e 30.000 vicini in tutta Italia stanno già usando Nextdoor.

Si possono creare community online private e sicure, dedicate al proprio quartiere, dove fare domande, conoscersi, scambiarsi consigli e raccomandazioni. In Italia, ad esempio, i membri Nextdoor hanno già cominciato ad utilizzare l’app per cercare una babysitter o un idraulico di fiducia, farsi aiutare a trovare un animale smarrito o organizzare aperitivi per conoscere nuovi vicini.  

Vicinimiei.it, l’efficienza Made in Germany incontra la socialità tutta italiana

In questi giorni è stato presentato anche Vicinimiei.it, che conta già più di 100 quartieri attivi. Forte di un grande successo a Milano, e grazie alla fiducia degli investitori che hanno firmato un nuovo assegno di 16 milioni, la piattaforma sta crescendo nel resto dell’Italia e dell’Europa. E’ un social network di quartiere, gratuito e solo per per i vicini di casa.
La piattaforma serve ad effettuare in modo facile un primo contatto on-line, per poi
incontrarsi off-line, nella vita reale. Esiste sotto forma di App per IOS e Android, ma anche su web.

Giulia Buffa, fondatrice di vicinimiei.it

Italia Notizie24 ha intervistato la fondatrice, Giulia Buffa.

Giulia come nasce la vostra avventura?

Sono fiorentina di origine, e dopo la maturitá mi sono trasferita in molte cittá diverse in tutto il mondo dove ho sempre cercato di conoscere i miei vicini, bussando alle loro porte di casa. Ho capito cosí di voler creare uno stumento che postesse aiutare i vicini di un quartiere a diventare una comunitá. Opero da Milano e da Berlino dove sono sostenuta da una start up tedesca, che condivide i miei ideali e mi mette a disposizione alcune delle sue risorse. Sono profondamnte convinta che vivere in un quartiere dinamico e amichevole rende la vita più facile, piacevole e semplicemente più felice. Visto che mi sono trasferita spesso, sono certa che vivere in un quartiere dove ci sentiamo i benvenuti (soprattutto se siamo nuovi) e sappiamo di poter contare sull’aiuto degli altri sia fondamentale.

Quali sono i vantaggi e le finalità dell’app?

Vicinimiei.it ha principalmente due funzioni:
1) Pratico: permette di avere dei consigli locali (il migliore parrucchiere, trovare una
babysitter), di aiutarsi e di prendere in prestito degli oggetti ( una scala, cacciavite
etc…).
2) Sociale: creare dei gruppi (il gruppo del jogging della Domenica o il club di Bridge,
trovare un gruppo di persone che coltivano gli stessi interessi) o eventi
(organizzare ad esempio aperitivi per conoscere i vicini o andare al cinema o ad
una mostra etc..).

La sicurezza è garantita?

Ci impegnamo per controllare che tutte le persone che si registrano inseriscano i loro dati correttamente. Vogliamo assicurare alla comunità di vicinimiei.it che tutti gli iscritti siano veri e propri vicini, che non ci siano né profili falsi, né persone che in realtà non vivono nel quartiere in cui vogliono iscriversi. Anche per questo motivo, incitiamo sempre le persone ad avere sempre una foto profilo.

A chi vi rivolgete?

A tutti! Ogni cittá, come ogni quartiere ha le sue caratteristiche ed esigenze e l’obbiettivo di vicinimiei.it è quello di offrire uno spazio gratuito e libero dove i vicinini possano autonomamente capire quali sono le tematiche o le problematiche a loro piú care e cercare di risolverle o trovare soluzioni alternative. È uno strumento libero, che possa ridare fiducia al quartiere e dove ci sia un’atmosfera di fiducia e un senso di aiuto reciproco e di appartenenza al quartiere. Uno degli obbiettivi di vicinimiei.it è quelo di poter avvicinare giovani e anziani, gente con diversi background e di diversi livelli sociali, il tutto con trasparenza, fiducia e apertura mentale tra vicini.

Vicinimiei.it è adatta solo a chi vive nelle grandi città?

Assolutamente no! La piattaforma esiste in tutta l’Italia. Abbiamo giá ricevuto iscrizioni da parte di persone che vivono in cittá e quartieri ancora non aperti. L’idea è quella di partire con le cittá piú grandi, ma la piattaforma resta sempre in funzione delle persone che la utilizzano. Non abbiamo un ordine gerarchico prestabilito, ma ci adattiamo in funzione degli utenti. Alla fine ogni quartiere puó essere visto come una piccola cittá.

Meno di un mese fa è sbarcata in Italia anche Nextdoor, filiazione della casa madre a San Francisco, vi sentite affini o avete diverse modalità?

Dietro a vicinimiei.it si nascondo persone che conoscono bene il contesto italiano perché ci sono nate e lo hanno vissuto in prima persona. Crediamo sia importante per tutti gli iscritti potersi interfacciare con qualcuno che può capire anche la più piccola problematica perché la sente più vicina alla sua storia personale.

Il partner con cui lavoro in Germania ha giá dimostrato che possiamo costruire un social network locale e utile in Europa. In Germania la piattaforma conta giá piú di 1 milione di iscritti che partecipano attivamente ogni giorno, creando cose incredibili! E questo è il mio sogno per l’Italia: riuscire ad offrire a tutti i vicini Italiani una piattaforma libera e sicura dove poter creare nuovi eventi, incontri e chi piú ne ha piú ne metta.

A cosa si deve secondo lei il successo di queste piattaforme di quartiere?

Viviamo in una società in cui si è un po’ persa la dimensione locale e di quartiere. Parliamo con il nostro amico che vive a Londra ma non sappiamo chi abita dall’altra parte della strada. Lo scopo è quello di riuscire ad aiutare le persone a ritrovare questa dimensione locale, creando quartieri dinamici e attivi, nei quali vivere meglio, aiutarsi a vicenda e sentirsi davvero a casa con la semplicità che ci è fornita dalle nuove tecnologie.
Il successo è dovuto in primis sicuramente soprattutto proprio ai vicini. Sono loro che hanno fiducia nel nostro progetto e decidono di utilizzare la app come strumento per creare legami che si concretizzano nella vita reale.
Il quartiere e i vicini che ne fanno parte sono infatti un’incredibile risorsa: possono
sicuramente aiutare con consigli o con servizi e combattere la solitudine, tipica della societá moderna; creare iniziative ed eventi in un’Italia che si sta forse un pó perdendo.

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