Nucleare, Cazeneuve e Li Keqiang firmano l’accordo Cina-Francia
22 Febbraio 2017Nucleare, il primo ministro francese Cazeneuve e il premier cinese Li Keqiang hanno firmato ieri a Pechino un accodo di collaborazione scientifica tra la Francia e la Cina.
Intesa Cina – Francia sul nucleare
Francia e Cina avviano una stretta collaborazione sull’energia nucleare, di cui la prima ha e la seconda vuole ottenere il know how, e stringono un accordo con contenuti tecnici e scientifici che coinvolgerebbe l’intera filiera dell’industria nucleare cinese.
A firmarlo, ieri a Pechino, il primo ministro francese Bernard Cazeneuve, nel corso del suo incontro con il primo ministro cinese Li Keqiang.
Francia e Cina, che siedono nel Consiglio di sicurezza dell’Onu, hanno da tempo strette relazioni, ed anzi la Francia, come ha ricordato il premier cinese, è sempre stato uno degli interlocutori privilegiati in Occidente.
Con l’accordo di collaborazione con la Francia, la Cina spera soprattutto di portare a termine il suo programma nucleare interno, ma intende in futuro anche sviluppare le possibilità commerciali offerte dai mercati internazionali.
La collaborazione che si avvia con questo accordo, secondo la stampa cinese, potrebbe coinvolgere sia il settore dell’aviazione civile che quello delle esplorazioni spaziali, su cui la Cina sta investendo moltissime risorse.
Inoltre, i programmi franco cinesi sul nucleare potrebbero avere ricadute anche sugli sforzi congiunti che si mettono in campo per mitigare i cambiamenti climatici in atto.
Epicentro del programma, poi, è il progetto di ecocittà che la Cina sta sviluppando a Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei nella Cina centrale.
Durante l’incontro con il suo collega francese, il primo ministro cinese Li ha anche auspicato di poter rafforzare ed approfondire la collaborazione con la Francia lungo tutta la filiera dell’industria nucleare, coinvolgendo anche agricoltura, la medicina e la salute di una società che invecchia sempre più.
E tra i contenuti della collaborazione rientra anche lo scambio bilaterale di risorse umane, di personale qualificato, che negli auspici di Li Keqiang coinvolgerebbe 1000 stagisti.
Cina e Francia hanno già firmato, lo scorso mese di ottobre, un accordo di collaborazione in materia di sicurezza sociale, che dovrebbe entrare in vigore al più presto e che esenta i dipendenti dell’azienda inviati a lavorare nei rispettivi Paesi dai contributi previdenziali obbligatori.
La Cina, come ha dichiarato il premier Li, vede con gorn favore il processo di integrazione europea, che è considerato utile e favorevole non solo alle relazioni dirette franco cinesi, ma anche più in generale ai rapporti della Cina con l’intera Europa ed anche ai rapporti internazionali multilaterali e della globalizzazione.
L’interesse della Cina è che l’Unione europea possa procedere sollecitamente agli adempimenti di sua competenza per l’adesione della Cina all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc). adesione che è fondamentale per migliorare la cooperazione economica tra Cina ed Europa.
Ma al centro dei colloqui ha fatto capolino un altro tema di stringente attualità nell’agenda politica internazionale, quello del protezionismo che si rischia di innescare a catena e che ostacolerebbe le relazioni commerciali internazionali.
Sia Li che Cazeneuve hanno dichiarato congiuntamente di riconoscere i principi di apertura, inclusione, cooperazione e libertà degli scambi, e di voler mantenere l’impegno dei rispettivi Paesi a contrastare il protezionismo. Cazeneuve si è detto pronto a lavorare con la Cina per rafforzare la cooperazione nei settori della politica, dell’economia e del commercio. La Francia, ha detto, è disposta a fare sforzi con la Cina per mantenere la liberalizzazione del commercio e disinnescare la minaccia del protezionismo.