Contenuto Pubblicitario
Nucleare: il perché di nuovi lavori alla centrale del Garigliano

Nucleare: il perché di nuovi lavori alla centrale del Garigliano

29 Novembre 2024 0 Di Nunzio Ingiusto

La  società A.C.R. del Gruppo Hera si è aggiudicata i lavori per la nuova fase di smantellamento del sito. Una nuova tappa verso la chiusura di un capitolo.

Delle vecchie centrali nucleari italiane nel giro di qualche anno non resterà più nulla. Al loro posto sono stati progettati parchi tecnologici e ludici per il tempo libero. Si sta lavorando (lentamente) per realizzarli e segneranno un passaggio storico nel sistema di produzione e distribuzione di energia in Italia. In una di queste– al Garigliano a pochi chilometri da Caserta- si rimuovono componenti importanti. La centrale ha rappresentato il tentativo di produzione di energia in una Regione del Sud. Un idea forte e avveniristica che doveva far cadere molti preconcetti sulla capacità del Sud di essere parte dell’innovazione in campo energetico. La centrale, però, non ha mai avuto vita facile, per gli impatti ambientali, per le proteste di comitati ed enti locali, fino a quando la sua esistenza non ha coinciso con il NO al nucleare degli italiani attraverso due referendum. La centrale è gestita dalla Società pubblica SOGIN (come le altre quattro, tutte chiuse) che ora ha affidato i lavori di rimozione dei componenti pericolosi nel “cuore” dell’impianto alla A.C.R. di Reggiani Albertino, società del Gruppo Hera.

L’aggiudicazione della gara è una buona notizia, indice dell’impegno di Sogin verso lo smantellamento dell sito che, ci auguriamo, non subisca rallentamenti. Dimentichiamo i precedenti e i cambi di management. Del resto la chiusura delle vecchie centrali si sovrappone al dibattito sul nucleare di terza e quarta generazione come uno dei pilastri della transizione energetica. A.C.R. deve fornire robot di ultima generazione per rimuovere pezzi all’interno della centrale. In particolare le nuove attrezzature lavoreranno sul recipiente in pressione che delimita il vecchio reattore.

Al Garigliano i lavori  in capo alla Sogin vanno avanti da tempo e anche per questo ogni tanto i comitati fanno sentire la propria voce. Ma la società di Hera si è impegnata a portare a termine le operazioni secondo un piano di lavoro preciso. “Con questa aggiudicazione, contribuiremo con il nostro know-how pluridecennale alle operazioni di bonifica dell’impianto del Garigliano in corso già da qualche anno da parte di Sogin”, dice Claudio Reggiani, Amministratore Delegato di A.C.R. L’operazione rafforza il ruolo della società come partner strategico di grandi aziende ed è di buon auspicio. Alla gara sono stati invitati dodici operatori nazionali e internazionali, ma il Gruppo Hera ha avuto la meglio su tutte le altre.  “La nostra è un’attività ingegneristico-operativa che ci vede impegnati con una estrema attenzione a tutti gli aspetti di sicurezza, nel pieno rispetto del quadro normativo internazionale e nazionale” aggiunge Reggiani. Qualcosa più di una prova.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82