Oggi elezioni in Germania, attesa la vittoria della Merkel
24 Settembre 2017Non dovrebbe sorprendere il voto di oggi in Germania: la Merkel data per favorita. Ma l’ascesa di sinistra e destra inciderà sulla governabilità.
Germania al voto, Merkel scontata
Non ci dovrebbero essere sorprese al voto di oggi per le elezioni politiche in Germania. Tutti gli osservatori danno per scontata la sconfitta del candidato socialdemocratico Martin Schultz e la vittoria di Angela Merkel, che si appresta a governare per la quarta volta. Ma la probabile ascesa dell’estrema sinistra nella ex Germania est e soprattutto dell’estrema destra renderanno difficile alla cancelliera la formazione di un governo.
E’ chiaro che Schultz, che oggi è andato a votare piuttosto presto con sua moglie Inge in un seggio di Wuerselen, si è giocato il tutto per tutto per tentare di salvare i Socialdemocratici dalla crisi profonda in cui sono caduti. Ma per una serie di motivi, inclusa la sua personale ed indiscutibile abilità politica, la figlia del vecchio pastore si appresta a vincere e diventare cancelliera per la quarta volta.
Al momento, soprattutto il quadro economico sembra darle una mano, con una Germania pressoché priva di debito pubblico, con una produzione che cresce a ritmi che gli altri Paesi europei nemmeno si sognano, e una evidente posizione di forza nello scenario politico internazionale.
Anche perché, nel frattempo, l’anno scorso la Gran Bretagna ha votato l’uscita dall’euro e si è infilata in uno stranissimo e tortuoso sentiero da cui non sembra nemmeno saper uscire. E Donald Trump, che ha vinto le elezioni americane, non gode di molto credito in tanti salotti politici internazionali. Per questo, in tanti sperano nella vittoria della Merkel, vista come l’unica che possa portare un po’ d’ordine in Europa.
61 milioni di tedeschi sono chiamati a votare fino alle 18, a suffragio universale, per eleggere i 598 componenti del Bundestag, la nostra Camera dei Deputati, che è l’unica a dare la fiducia al premier. L’altra Camera, il Bundesrat, è invece composta dai rappresentanti dei Land.
Il voto è proporzionale, ma il cittadino indica sia i voti di preferenza per eleggere 299 candidati legati ai collegi elettorali, sia il voto di lista necessario a conteggiare le maggioranze.
Lo spoglio inizierà alla chiusura dei seggi. E sarà come di consueto molto seguito per l’incertezza che spesso contraddistingue gli esiti del voto.
Infatti, per poter governare chi vince è costretto a trovare delle coalizioni. Con partiti affini, a volte, e spesso e volentieri con partiti di altro schieramento, dando vita alle cosiddette “grosse koalition” tra Cdu e Socialisti.
Ma i sondaggi danno in calo entrambi i componenti attuali della Grosse Koalition, la Cdu della Merkel e l’Spd di Schultz. A tutto vantaggio, invece, dei piccoli partiti, dei neocomunisti in crescita nei Land dell’est, e soprattutto dell’AfD, il partito di estrema destra che sta registrando crescita continua da diversi anni e che questa volta dovrebbe agevolmente superare lo sbarramento del 5 per cento ed entrare in Parlamento.
Estrema destra in crescita, governabilità incerta
Secondo il sondaggio Insa pubblicato dal quotidiano Bild di sabato, i conservatori della Merkel avrebbero perso addirittura due punti percentuali, scendendo al 34 per cento, mentre l’Spd è scivolato fino al 21 per cento. A sua volta, l’Afd, partito populista che alcuni indicano di ispirazione neonazista, viene dato ad oltre il 13 per cento, cioè la terza forza politica.
Di fronte a questa prospettiva, alla Merkel non resterebbe altro che scegliere, in base ai numeri usciti dalle urne, se tentare la Grosse Koalition con l’Spd o una del tutto inedita alleanza con la destra liberale dell’Fdp e i Verdi di sinistra. Ed è probabile che ci vorranno mesi di estenuanti trattative, che solo una donna meticolosa e paziente come la Merkel può affrontare e sperare di vincere.