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Olio esausto, a Perugia spunta Olly

Olio esausto, a Perugia spunta Olly

22 Aprile 2016 0 Di Pietro Nigro
Al via la raccolta dell’’olio esausto da cucina a Perugia: da oggi a disposizione la prima casina Olly. I cittadini lasciano il bidone con l’olio da smaltire e ritirano quello vuoto.

Olio esausto, a Perugia al via la raccolta con Olly

È stata inaugurata oggi a Perugia la prima casina Olly®, la struttura dedicata alla raccolta degli oli alimentari esausti prodotti da aziende e privati cittadini. Olly è stata installata al centro commerciale di via Fiesole e permette a tutti i cittadini forniti di tessera Amicard di depositare l’olio usato e di ritirare un bidone vuoto e pulito.
Il primo punto Olly è stato inaugurato oggi da Urbano Barelli, vice sindaco e assessore all’’Ambiente del Comune di Perugia, Eva Basile, responsabile comunicazione e sviluppo di Olly®, Dante De Paolis, amministratore delegato di Gesenu spa, e Claudio Martinelli, responsabile marketing di Gmf spa.

Come funziona Olly

Olly è un sistema di raccolta distribuito in Italia da Eco.Energia. Tutti i 23mila cittadini che hanno già ricevuto la carta Amicard da Gesenu, la società d igiene urbana che opera a Perugia, possono recarsi presso il punto Olly e ritirare l’apposito contenitore da utilizzare per raccogliere gli oli usati.
Si tratta di tutti gli oli prodotti in casa o nelle utenze commerciali, oli rancidi, oli di frittura, e anche gli oli provenienti dalle conserve alimentari.
Una volta riempito, il contenitore può essere riportato al punto Olly. Il bidoncino viene svuotato, lavato e rimesso a disposizione dei cittadini, in modo da non produrre rifiuto. L’olio invece viene avviato ai centri di smaltimento, dove subisce i trattamenti idonei ad evitare che venga disperso ed inquini l’ambiente.
Uno dei punti di forza del sistema Olly, oltre alla procedura di recupero e smaltimento, è nel bidoncino, che ha una capacità di tre litri, cioè sufficiente alle esigenze di una famiglia o di un’attività commerciale, è comodo, pulito e poco ingombrante.
Nei comuni in cui è già presente Olly, che è un sistema brevettato, vengono recuperati più di 2mila kg di olio ogni mese, che altrimenti finirebbero nel sistema fognario dove contaminando l’acqua e soprattutto aggravando i costi di depurazione sostenuti dalle amministrazioni locali.

Olio esausto, perché è necessario il recupero

L’olio esausto, anche quello prodotto con una qualsiasi frittura domestica, è estremamente inquinante. Ogni anno le cucine italiane “producono” circa 280mila tonnellate di oli esausti, di cui oltre il 50% da utenze domestiche. In pratica, ognuno di noi consuma circa 2.3 kg di olio all’’anno.
Purtroppo, gran parte dell’olio che usiamo in casa viene gettato con molta superficialità nel lavandino o nel gabinetto e finisce direttamente nelle fognature, provocando danni potenzialmente enormi all’ambiente. Basti pensare che 1 kg di olio vegetale è sufficiente a coprire mille metri quadrati di uno specchio d’acqua.
Inoltre, l’olio presente nelle fognature impone alle amministrazioni locali onerosi costi per la manutenzione degli impianti fognari e per la depurazione delle acque reflue.
Invece, con un corretto sistema di recupero, l’amministrazione locale ottiene un risparmio economico e l’olio viene trasformato in bio carburante, può essere utilizzato per la cogenerazione, con lo sfruttamento dell’’energia termica prodotta dal sistema, e in futuro potrà essere perfino utilizzato per produrre bio asfalto, quando entrerà a regime un sistema brevettato negli Stati Uniti per sostituire il petrolio greggio con l’’olio vegetale esausto come matrice per la copertura del manto stradale.
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