Orchestra di Villa Pamphilj, weekend in musica con barocco e chitarra classica
11 Dicembre 2024A Roma il 14 e 15 dicembre weekend in musica con le variazioni sul barocco dell’Orchestra Orchestra di Villa Pamphilj e Under the Trees di Stefano Scatozza.
Orchestra di Villa Pamphilj, weekend in musica con nil barocco rivisitato da Fabrizio Cardosa
Il Teatro Villa Pamphilj di Roma, sabato 14 e domenica 15 dicembre, ospita un doppio appuntamento in musica.
Si parte sabato mattina, alle ore 11, in compagnia dell’Orchestra di Villa Pamphilj, diretta dal Maestro Fabrizio Cardosa, con la lezione concerto “Variazioni sul Barocco”.
Un singolare e avventuroso viaggio divulgativo attraverso la musica del periodo barocco in Italia ed Europa. Una serie di capolavori reinterpretati e strumentati per un organico che contamina il suono delle viole da gamba appartenenti alla nobiltà del barocco con quello dei sassofoni e delle tastiere elettroniche.
L’ensemble è composto da: Direzione, e arrangiamenti e viola da gamba: Fabrizio Cardosa; Francesco Belfiore, Barbara Pozzi: flauti; Marina Laurenzana, Raffaela Brambilla, Emiliano Cozzi, Antonio Settimo: sassofoni; Paola Senni, Silvana Poroli: viole da gamba; Riccardo Marini: pianoforte; David Maria Jacuzzo: tastiere.
Una speciale occasione per parlare dei grandi compositori e delle società dei secoli XVII e XVIII.
L’evento è curato dalla Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia. L’ingresso è di 5 euro.
“Il primo progetto che la in parte rinnovata Orchestra di Villa Pamphilj propone in questa stagione è singolare – spiega Fabrizio Cardoso – : è imperniato infatti sulla musica del periodo barocco in Italia ed Europa. Al pubblico verranno presentati brani orchestrali e da camera di alcuni dei compositori più significativi dei sec. XVII e XVIII. La particolarità sta nel fatto che questi capolavori verranno reinterpretati e strumentati per la nostra orchestra che, com’è noto, comprende anche strumenti moderni che Bach e Monteverdi non conobbero mai. Per cui si cercherà di sposare il suono delle viole da gamba, queste sì appartenenti alla nobiltà del barocco, ai sassofoni e alle tastiere elettroniche nel tentativo, consueto per l’OVP, di personalizzare i più disparati repertori senza tradirne la profonda essenza. Del resto oggigiorno non mancano nel mondo progetti analoghi di “contaminazione” tra musiche etniche o antiche col jazz o col rock in cui si sommano odierne creatività a quelle dei grandi compositori dell’altrove. Fermo restando, s’intende, il rispetto per il prezioso lavoro filologico di chi affronta la musica antica col rigore di restituire oggi l’esatta sonorità pensata dai creatori del passato così come risuonò nei teatri o nelle chiese di 400 anni or sono. Il concerto sarà anche l’occasione, nel presentare i vari brani, per parlare un po’ dei grandi compositori e delle società del barocco europeo.
Domenica chitarra classica con Stefano Scatozza e la sua Under the trees
Domenica 15 dicembre, alle ore 11, Stefano Scatozza, virtuoso della chitarra classica, presenterà dal vivo il suo ultimo lavoro discografico “Under the trees”.
Il concerto unisce l’esecuzione delle sue composizioni al racconto del processo creativo che le ha generate. Il concerto diventa anche così una chiacchierata sull’esperienza personale di compositore.
Scatozza cerca di raccontare come questa dimensione creativa si colleghi al quotidiano vivere, agli affetti, alle relazioni, al lavoro, alla società intorno. Per esempio alcuni brani sono stati ispirati dall’esperienza del lockdown e delle trasformazioni psicologiche individuali e collettive che ne sono scaturite, altri sono ispirate agli affetti familiari, altri ad immagini e luoghi particolari.
Senza voler condizionare troppo il pubblico, una “guida all’ascolto” consente di entrare nella musica con una diversa disposizione e consapevolezza. Ingresso: 10 euro.
“Presenterò brani per sola chitarra con corde in nylon, quella che tutti chiamiamo “chitarra classica”, anche quando il repertorio che ci si suona non è propriamente classico. – spiega Scatozza – I brani di questo primo esperimento solista sono ispirati dalla musica dei popoli e dal jazz. Il titolo “Under the trees” è dedicato agli alberi, fonte di energia e bellezza, che continuano a vivere nella vibrazione di molti strumenti musicali”.