
Orti sul tetto, a Milano l’iniziativa green di un gruppo di pensionate
26 Luglio 2016 0 Di Francesca PierpaoliDa via Tortona al popolare quartiere Barona, un gruppo di pensionate trasforma gli orti sul tetto in una fiorente attività sociale a beneficio della collettività.
Gli orti sul tetto alla Barona
Sono un gruppo di pensionate troppo attive per starsene con le mani in mano. Vivono alla Barona, quartiere popolare di Milano, e il loro piccolo paradiso lo hanno trovato sui tetti della zona dove, da qualche tempo, coltivano orti. Ebbene sì, tra pomodori, zucchine e insalata, in Zona 6 la verdura fresca non manca mai.
Abbiamo un risparmio di 30 euro a settimana – assicurano – Sappiamo quel che mangiamo e la qualità della verdura non è paragonabile a quella che trovi al supermercato.
Quello che non consumano, va alle famiglie del quartiere meno fortunate. Tutto è cominciato nell’esclusiva enclave di via Tortona, sul tetto di Superstudiopiù, con un orto di 750 metri quadri progettato da Michelangelo Pistoletto nel 2014 nell’ambito del contenitore culturale “Coltivare la Città” degli architetti Lorenza Daverio e Tiziana Monterisi, in collaborazione con l’azienda triestina Harpo, leader nei sistemi di verde pensile.
L’orto è piaciuto così tanto da diventare nel 2015, anno di Expo, una “risaia”. Chiuso Expo, il terreno verde è diventato un vero e proprio orto sociale affidato alla cura delle pensionate della zona che fanno riferimento al progetto Coltivare la città di Novacivitas.
Il successo di quella che all’inizio doveva essere un’installazione, dimostra che l’orto pensile è oggi a tutti gli effetti uno strumento di socializzazione ma anche di risparmio economico – commenta il direttore della Harpo verdepensile, Maurizio Crasso – Grazie al progresso tecnologico, oggi gli orti sul tetto si realizzano con pochi centimetri di terreno, hanno una bassissima manutenzione e costi contenuti.Non solo, sono uno strumento molto efficace di risparmio energetico.
Da via Tortona, il progetto si è esteso fino alla Barona dove si apprestano a crescere tanti altri orti sui tetti delle case popolari di proprietà dell’Aler. A curarli sarà, ovviamente, il gruppetto delle irriducibili pensionate che con successo hanno fatto fiorire il Supeortstudiopiù.
Il “Progetto Barona” – spiega Tiziana Monterisi di Novacivitas – vuole essere un’esperienza capace di riportare la natura nella periferia per rigenerare il territorio: l’area extra-cittadina diventa così la dinamo trasformatrice della società dove nascono comunità autonome in grado di relazionarsi con il vasto tessuto urbano. Natura, arte, cultura ed educazione diventano il fulcro di questo nucleo sociale, favorendo la diffusione di nuove pratiche di produzione, uso e condivisione dello spazio e del territorio.
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Info sull'autore
Giornalista professionista e grande amante dei viaggi. Dopo anni di esperienza nel settore del design, con la rivista Ottagono, diviene Caposervizio del mensile Ville&Casali, del mensile Kids e di Quattro Zampe. Nel frattempo collabora anche con la rivista Casa Naturale, occupandosi di sostenibilità, progettazione del verde, eco-hotel, turismo responsabile. Si occupa di viaggi e turismo, design, real estate, enogastronomia, architettura, infanzia, pet e animali, luxury&lifestyle, cinema e attualità. A Malta dal 2019, ha iniziato una nuova vita attratta dal fascino unico dell'isola e dal suo clima fantastico.