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Papa Francesco allarga il Conclave: in arrivo cinque nuovi cardinali

Papa Francesco allarga il Conclave: in arrivo cinque nuovi cardinali

21 Maggio 2017 0 Di Redazione In24

Annuncio a sorpresa di Papa Francesco: il 28 giugno cinque prelati saranno nominati cardinali. Salgono a 50 i grandi elettori scelti da Bergoglio nel Conclave.

Vaticano, cinque nuovi cardinali

Cinque nuovi cardinali saranno elevati alla porpora ed entreranno così nel Conclave che elegge il Pontefice. A dare l’inaspettato annuncio è stato oggi Papa Francesco.

I nuovi Principi della Chiesa vengono dal Mali, dalla Spagna, dalla Svezia, dal Laos e dal Salvador e saranno investiti nel Concistoro in programma il 28 giugno a Roma.

I prescelti per la porpora sono Jean Zerbo, di 73 anni, arcivescovo di Bamako nel Mali, Juan José Omella, 71, Arcivescovo di Barcellona, Anders Arborelius, 67 anni vescovo di Stoccolma, Mons. Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, 73, di Pakse in Laos e Gregorio Rosa Chávez, 74 anni, vescovo di San Salvador. Sul sito dell’agenzia di stampa vaticana sono stati pubblicati i profili biografici dei cinque nuovi cardinali.

 

Sono 50 i grandi elettori nominati dal Papa

Tutti, dunque, sotto gli ottanta anni, limite di età oltre il quale i cardinali non sono ammessi nel Conclave che elegge il Pontefice. Nell’ottobre scorso, Papa Bergoglio ha dato la porpora ad altri 17 cardinali. E con gli ultimi prescelti, sale a 50 il numero dei grandi elettori nominati da Papa Francesco sui 121 presenti nel Conclave.

Con la loro nomina, dunque, in qualche modo Papa Francesco continua ad “incidere” e mette la sua firma sul Conclave che eleggerà il prossimo Pontefice.

Inoltre, non c’è nessun italiano tra i nuovi cardinali, e nessuno che venga dalla Curia romana. Il che confermerebbe che Papa Francesco ha una visione piuttosto globale e poco romano-centrica della Chiesa.

E le sue scelte possono anche essere lette come conferme del sostengo che il Papa cerca di dare alle Chiese che sono “minoranze” nei rispettivi Paesi, come è il caso di Svezia, Mali e Laos.

Nel caso della Svezia, poi, la nomina del vescovo Arborelius potrebbe dare particolare vigore ed entusiasmo alla piccolissima chiesa cattolica locale, e potrebbe essere carica di ulteriori significati. Infatti, egli è stato il primo vescovo cattolico di Svezia nominato dopo la Riforma luterana. E la Svezia, che peraltro è anche uno dei Paesi più laici e secolarizzati del mondo, dal 1947 è sede della Federazione Mondiale Luterana. E proprio quest’anno cade il 500esimo anniversario della Riforma protestante di Martin Lutero.

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