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Passa la Manovra, giudizio sospeso. Urla piddine e forziste elisir per Governo

Passa la Manovra, giudizio sospeso. Urla piddine e forziste elisir per Governo

23 Dicembre 2018 0 Di Marino Marquardt

Tra i sussurri e le grida delle opposizioni e con i commenti sguaiati dei Media di questa mattina il Senato ha finalmente archiviato la prima parte della lunga jacovella (“tira e molla” per i non napoletani ndr) sulla Manovra. Ma non è finita, toccherà alla Camera dopo Natale. Da verificarne le ricadute sociali, da comprendere le platee di riferimento e le  modalità di accesso previste per Reddito di cittadinanza, Quota 100 e aumento delle pensioni minime a 780 euro mensili. Lo scopriremo attraverso i decreti attuativi che saranno varati nei prossimi giorni.

Le Opposizioni ricorrono ai vecchi arnesi. Spettacolo di infinita tristezza

Giudizio dunque ancora sospeso sulla Manovra in attesa di ulteriori lumi.

Giudizio severo, invece, sulla canea alla quale hanno dato vita i rappresentanti delle opposizioni nel corso della seduta notturna. I parlamentari del Pd e di Forza Italia hanno disperatamente tentato di fornire la dimostrazione della propria esistenza a se stessi e a quanti ne seguono ancora le gesta. Lo hanno fatto ricorrendo ai vecchi arnesi del mestiere, con urla che hanno messo a dura prova le rispettive ugole e corde vocali, lo hanno fatto mostrando cartelli che hanno avuto la precipua funzione di mostrare urbi et orbi la povertà politica e intellettuale degli Autori delle sceneggiate.

E’ spettacolo di infinita tristezza vedere nel cuore della notte la versione urlante dell’ex Capo Scout in stile politicante anni ’60: è deprimente osservare il suo spelacchiato palafreniere Andrea Marcucci fare altrettanto.

Il crepuscolo della vecchia politica

Si alza sulle punte, Matteo Renzi. E i suoi toni, la sua postura, la sua gestualità, unitamente agli starnazzamenti delle Signore di Forza Italia, finiscono col rappresentare elisir di lunga vita per il Governo gialloverde nonostante gaffe, lapsus e amnesie. Fanno la scena piddini e forzisti in ossequio ai vecchi copioni della rappresentazione parlamentare. Fanno la scena illudendosi che alla fine ha ragione chi urla di più. Parole vecchie e vecchi concetti. Nonostante l’anagrafe ancora benevola nei loro riguardi, Costoro appartengono inesorabilmente al passato. Insieme a Direttori, Tromboni e Trombette Grandi Firme in piena crisi di nervi di fronte ai contributi alla stampa in via di dissolvimento. Piaccia o non piaccia, l’Italia è di fronte al crepuscolo della vecchia politica

23/12/2018  h.13.15

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