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Pay the Ghost, una fiaba dark nel cuore di Manhattan

Pay the Ghost, una fiaba dark nel cuore di Manhattan

19 Ottobre 2016 0 Di Emilia Parisi

Pay the Ghost: l’horror soprannaturale diretto da Uli Edel con Nicolas Cage e Sarah Wayne Callies. Al cinema dal 20 Ottobre.

Pay the Ghost, “Papà puoi pagare il fantasma?”

Annie Sawquin è una donna di origini celtiche che vive in America con i suoi tre bambini. Tacciata di stregoneria, Annie è bruciata viva sul rogo insieme ai suoi figli, ma prima di morire lancia una potente maledizione: tornerà ogni anno la notte di Halloween per impadronirsi delle anime di tre fanciulli e trascinarli insieme a lei nel mondo dei morti.

Pay the Ghost (qui la scheda completa) è il nuovo film del cineasta tedesco Uli Edel (Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, 1981; Ultima fermata Brooklyn, 1989; Body of Evidence – Il corpo del reato, 1993; Il mio amico vampiro, 2000). Scritto da Dan Kay, Pay the Ghost è interpretato da Nicolas Cage, Sarah Wayne Callies, Lauren Beatty, Jack Fulton, Elizabeth Jeannie le Roux, Erin Boyes, Alex Mallari Jr., Lyriq Bent, Veronica Ferres e Juan Carlos Velis.

Nicolas Cage è Mike Lawford, professore universitario che smarrisce il figlioletto durante la parata di Halloween. Prima di sparire il bambino pronuncia una frase enigmatica, una domanda senza senso a proposito di un fantasma, che sarà poi usata dal padre come punto di partenza per compiere le sue ricerche.

Per le strade di una New York lugubre e spettrale, Mike Lawford s’improvvisa detective e cerca disperatamente di fare luce sull’inspiegabile sparizione del figlio. Non è la prima volta che vediamo Cage nelle vesti di investigatore affannato e scrupoloso, alla ricerca di un infante scomparso, come accade ne Il Prescelto (2006) di Neil LaBute, thriller ecologista remake del film The Wicker Man diretto da Robin Hardy nel 1973.

Pay the Ghost, il plot

New York, Greenwich Village. Mike Lawford (Nicolas Cage) accompagna il figlioletto Charlie (Jack Fulton) alla parata annuale di Halloween. Improvvisamente, il bambino scompare nel nulla: Mike, disperato, comincia a cercarlo dappertutto, affigge volantini su ogni muro di New York, si reca quotidianamente alla stazione di polizia per aggiornamenti sulle indagini e trasforma la sua abitazione in una sorta di quartier generale per le ricerche.

La moglie Kristen (Sarah Wayne Callies), distrutta dal dolore, decide di separarsi dal marito, incapace di accettare la scomparsa di quel bambino tanto amato. Un anno dopo il terribile accadimento, Mike e Kristen cominciano ad essere tormentati da misteriose visioni: Charlie appare ad entrambi in sogno, gli oggetti si muovono inspiegabilmente e un’ombra minacciosa perseguita i due genitori.

Mentre le indagini degli inquirenti non producono i risultati sperati, Mike nota la frase “Pay the Ghost” campaggiare a caratteri cubitali su un muro scrostato della Grande Mela. Dopo essersi intrufolato in un vicolo malfamato della città, Mike scende in un sotterraneo e chiede spiegazioni ad un gruppo di senzatetto.

Nelle viscere di New York, Mike si trova di fronte alla “donna che piange”, il fantasma di una strega seicentesca rancorosa e vendicativa che tiene prigioniero il piccolo Charlie. L’integerrimo professore universitario ingaggia così una corsa contro il tempo per salvare il figlioletto dalla furia della megera durante la notte di Halloween

Pay the Ghost, ambientazione e personaggi

Uli Edel, con la sua cinepresa, segue Mike Lawford per i vicoli bui e maleodoranti della Grande Mela: una corsa contro il tempo giù fino agli abissi, nei recessi più oscuri della città. New York, grazie alla fotografia di Sharone Meir (Mean Creek, 2004; Coach Carter, 2005; L’ultima casa a sinistra, 2009; Whiplash, 2014), si trasforma per l’occasione in un luogo ostile e minaccioso, appare tenebrosa e spettrale, virata di blu e di ghiaccio.

Nei sotterranei di Manhattan si nasconde il male: un portale che separa il mondo dei vivi da quello dei morti, un ponte traballante che Mike dovrà percorrere per salvare il suo bambino. L’ingresso del professore nell’Aldilà, l’apparizione del fantasma alle sue spalle, la ricerca di Charlie tra le nebbie e i vapori di una campagna desolata ricalcano molto le suggestioni e le atmosfere della saga di Insidious di James Wan (tre film dal 2010 al 2015).

Sarah Wayne Callies, reduce dalle superstizioni esotiche di The Other Side of the Door (2016) di Johannes Roberts, presta il volto a Kristen Lawford, una madre affranta dal dolore per la scomparsa improvvisa e inspiegabile del figlioletto.

La tematica della strega che lancia una terribile maledizione dal trespolo mortuario è di chiara derivazione nostrana, basti pensare a La maschera del demonio (1960) di Mario Bava e a I lunghi capelli della morte (1964) di Anthony Dawson alias Antonio Margheriti.

Pur di scoprire la verità, i due coniugi si buttano a capofitto nelle indagini, immergendosi in una Manhattan oscura e misteriosa, tra riti ancestrali e sacerdotesse celtiche intente a celebrare la festa di Samhain, quando le porte degli inferi si spalancano e gli spiriti dei morti tornano a vagare nel mondo terreno.

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