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Abolizione delle pensioni dei parlamentari, il Movimento 5 stelle sfida i partiti

Abolizione delle pensioni dei parlamentari, il Movimento 5 stelle sfida i partiti

27 Febbraio 2017 0 Di Marino Marquardt

Il Movimento 5 stelle chiede ai partiti di adottare una delibera di venti righe per abolire la pensione dei parlamentarie lancia l’hashtag #PensionicomeTutti.

Pensioni dei parlamentari, la sfida dei 5 stelle

Una delibera di venti righe da fare approvare immediatamente da trenta Parlamentari distribuiti tra Camera e Senato. E’ la via breve del Movimento 5 stelle per l’abolizione dei privilegi di eletti e nominati.

Già, privilegi… Si ricorda infatti che con le vigenti disposizioni i parlamentari eletti per la prima volta nel febbraio 2013 – se le Camere non verranno sciolte prima di metà settembre (cioè se la legislatura dura almeno 4 anni 6 mesi e un giorno) – a 65 anni incasseranno una pensione di circa mille euro netti al mese con meno di cinque anni di contributi versati.

Chi invece avrà fatto due mandati, con 10 o 9 anni di contributi, intascherà un assegno maggiore addirittura a 60 anni.

Un pugno allo stomaco per i cittadini comuni per i quali dal 2018 l’età pensionabile minima salirà a 66 anni e 7 mesi.

Nessun disegno di legge, nessun rischio di insabbiamento in Commissione, nessun coinvolgimento di tutti i novecentotrenta tra deputati e senatori, nessun interminabile e pretestuoso dibattito in Aula.

Dovranno essere soltanto i presidenti di Camera e Senato ad avviare l’iter e saranno i trenta componenti degli Uffici di Presidenza delle rispettive Camere a doversi pronunciare sull’abolizione della disparità di trattamento sulle pensioni dei parlamentari.

Saranno pochi e perciò facilmente identificabili e sputtanabili urbi et orbi.

Una mossa astuta che spiazza quanti si riempiono la bocca di vani bla bla bla a difesa degli interessi di Casta.

Nessuna risposta da parte di Matteo Renzi alla sollecitazione di Alessandro Di Battista a far votare la proposta pentastellata. Ci pensa Matteo Richetti a controbattere al 5 stelle:

Richetti (Pd): “C’è già una proposta di legge, vota la mia”.

Ma il piddino sorvola sulla differenza tra i tempi lunghi dell’iter di una proposta di legge e quelli rapidi dell’esecutività di un decreto dell’Ufficio di Presidenza.

I castaioli sono nell’angolo, vedremo se riusciranno ad uscirne…

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