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Per il Parlamento Ue la Russia Stato sponsor del terrorismo, il Cremlino: “Un’idiozia”

Per il Parlamento Ue la Russia Stato sponsor del terrorismo, il Cremlino: “Un’idiozia”

25 Novembre 2022 0 Di Pierfrancesco Maresca

Il dito del Parlamento Ue puntato su crimini di guerra in Ucraina e Gruppo Wagner e ceceni, definiti terroristi. Ma Mosca replica: “La Nato è terroristica” .

Mentre l’Ucraina si ritrova ad affrontare un gelido inverno, a causa delle infrastrutture energetiche distrutte dai russi, dall’Ue giunge una nuova azione di condanna rappresentata da una risoluzione che definisce la Russia uno Stato che “sponsorizza” il terrorismo. In breve che lo compie attraverso criminidocumentati da Amnesty international – ed organizzazioni responsabili di tali atti.

Per Strasburgo Russia Stato “sponsor del terrorismo”, ecco perchè

Nella giornata di mercoledì, nel Parlamento europeo è stata approvata risoluzione con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni che definisce la Russia uno Stato sponsor del terrorismo. L’invito dell’organo europeo, rivolto agli Stati membri, è quello di creare “un quadro giuridico adeguato e considerare di aggiungere la Russia a tale lista”.

Ad oggi l’Ue vanta solo un elenco di soggetti ed organizzazioni terroristiche, sottoposti a misure quali il congelamento dei beni posseduti nel territorio europeo. La risoluzione spinge quindi a dotarsi di un quadro normativo simile a quello degli Stati Uniti.

Le motivazioni che hanno spinto ad adottare tale decisione, come riportato, sono stati i crimini di guerra (stragi di civili, torture, infrastrutture colpite) commessi dalle Forze russe in Ucraina, sia regolari sia irregolari. Infatti Mosca si avvale anche di organizzazioni paramilitari.

Le forze irregolari russe, in campo anche il Gruppo Wagner

In Ucraina Mosca si avvale di altre formazioni e milizie che affiancano le Forze armate. In primis il Gruppo Wagner, una Private military company russa, ovvero un’agenzia privata di sicurezza operativa in vari teatri del globo. Unità della Wagner sono state segnalate in vari Stati africani, Siria, Venezuela e Donbass.

L’intelligence occidentale lo considera uno strumento in mano al Cremlino per condurre operazioni in cui è necessario evitare un coinvolgimento diretto, motivo per il quale opera in teatri oggetto di guerre civili. Si ipotizza che venga utilizzato anche per sovvertire i Governi di Paesi instabili.

I mercenari della Wagner sono ritenuti anche i responsabili dell’assassinio di 3 giornalisti russi nella Repubblica centrafricana. Sempre ad essi, sarebbe toccato il compito di uccidere il presidente ucraino Zelensky.

Anche siriani e ceceni in Ucraina

Vi sono poi i ceceni guidati da Ramzan Kadyrov, presidente dell’omonima repubblica della Federazione russa. Secondo una sua stessa ammissione, sarebbe a capo di circa 10mila combattenti . Egli è considerato il “cane da guardia” di Vladimir Putin oltre ad essere accusato di violazione dei diritti umani.

Da quando è iniziata l’aggressione, Kadyrov ha sempre pressato affinché Putin utilizzasse il pugno duro, in particolare l’arsenale nucleare. Appartiene quindi all’ala oltranzista in Russia.

Infine, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, in territorio ucraino potrebbero operare perfino milizie siriane fornite dall’alleato di Putin, il presidente siriano Bashar Al Assad, che ha goduto del suo sostegno militare e logistico in passato.

Le repliche di Mosca alla risoluzione del Parlamento europeo

La risoluzione dell’Europarlamento non è stata accolta calorosamente al Cremlino. Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, ha scritto su Telegram: “Propongo di riconoscere l’Europarlamento come sponsor di idiozia“.

Tutto ciò che Bruxelles ha è una definizione quadro di terrorismo, la risoluzione non avrà conseguenze giudiziarie per la Russiaha osservato Alexander Tevdoy-Burmuli, professore associato del Dipartimento dei processi di integrazione presso la Mgimo alla Tass. Tuttavia non nega che tale azione possa portare in futuro ad adottare una legislazione a riguardo e ripercussioni sui rapporti diplomatici.

Il senatore Dzhabarov: “La Nato è terroristica, non noi”

Il primo vicepresidente della commissione per gli Affari esteri del Consiglio federale russo, Vladimir Dzhabarov ha proposto alla Duma che la Russia, a sua volta, approvi un documento che riconosca i Paesi Nato come “sponsor del terrorismo” per il massacro di civili in Jugoslavia, Libia, Iraq e Afghanistan.

Ci si riferisce quindi ai bombardamenti di Belgrado nel 1999, in cui vennero colpite anche l’ambasciata cinese ed infrastrutture civili, ai raid in Libia nel 2011 e al lancio missilistico contro Baghdad alla vigilia della Seconda guerra del Golfo.

La posizione dell’Ue oggi verso la Russia

Il Parlamento europeo quindi ha rivolto l’invito ai singoli membri di limitare il più possibile i rapporti diplomatici con Mosca. Una misura atta ad isolarla nel contesto internazionale, incluso all’interno delle sedi delle Nazioni Unite. Inoltre, ci si impegnerà nel mettere a punto un nuovo pacchetto di sanzioni, il nono dall’inizio del conflitto. Dopo tale risoluzione, il sito ufficiale dell’Eurocamera è finita sotto cyberattacco . Esso è stato attribuito all’organizzazione Killnet, il gruppo di hacker filorussi.

Critiche alla risoluzione

Non sono mancate critiche alla risoluzione che, pur non avendo risvolti giuridici comporta un diverso atteggiamento politico nei confronti di Mosca. Infatti essa ostacolerebbe il processo di pace, ovvero i tentativi di giungere ad un cessate il fuoco in quanto avrebbe irrigidito il Cremlino.

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