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Prezzi: anno nero per luce e gas.

Prezzi: anno nero per luce e gas.

19 Dicembre 2024 0 Di Nunzio Ingiusto

Prezzi dell’energia elettrica e del gas in continuo rialzo. Attilio Piattelli, Coordinamento Free: “il problema energetico nazionale vada in cima alla lista delle priorità della politica”.

 

Un trend al rialzo mai visto, con famiglie e imprese a pagarne le conseguenze. L’anno si chiude in maniera amara per la costante salita all’insù dei prezzi di luce e gas. Una sollecitazione forte alla politica è arrivata dal Coordinamento Free delle imprese delle energie rinnovabili. In un incontro,  organizzato insieme all’Associazione Ecofuturo  il presidente  Attilio Piattelli ha chiesto alla politica di non trascurare quello che sta accadendo. “La crisi del 2022 ha dimostrato come i picchi di prezzo dell’energia abbiano innescato un’inflazione significativa, ridotto la competitività delle imprese e aggravato le difficoltà economiche dei cittadini”. Due anni dopo l’Italia fa ancora i conti con impennate insopportabili per il sistema Paese e per questo il governo che ha presentato bilanci politici positivi, deve affrontare il problema in maniera strutturale.

L’orizzonte delle rinnovabili ?  “Noi riteniamo utile, urgente e indispensabile che il problema energetico nazionale salga in cima alla lista delle priorità dell’azione politica italiana” ha detto Piattelli. Secondo il Rapporto che Mario Draghi ha presentato all’Europa poche settimane fa sulla competitività,  i prezzi dell’energia in Europa rimangono da tre a cinque volte superiori rispetto a quelli degli Stati Uniti. L’Europa deve accelerare la transizione verso fonti rinnovabili per diminuire la dipendenza dal gas naturale e favorire la stabilità dei prezzi. Perché succede ? Perché il mercato energetico europeo è tuttora legato alle fluttuazioni del gas, il cui prezzo si ripercuote su tutto e tutti, sebbene il gas rappresenti solo il 20% del mix elettrico. I numeri spiegano ancora meglio il fenomeno.

Due anni fa  la spesa per le importazioni di gas è salita a 85,4 miliardi di euro dai 12,4 miliardi del 2019 con un incremento di circa il 600%. Questi dati, secondo il Coordinamento Free testimoniano la vulnerabilità del sistema. L’Italia è tra i Paesi europei più dipendenti dal gas in un mix di energia diffusa con solo il 43,8% di rinnovabili. La conseguenza sono i prezzi al consumo più elevati rispetto a Spagna o Germania, per esempio. In entrambi questi Paesi le rinnovabili coprono oltre il 60% del fabbisogno energetico. Ora, si può discutere all’infinito della svolta green dell’Europa, dell’interesse e delle pressioni delle imprese delle rinnovabili, ma la strada è tracciata e “la transizione energetica rappresenta non solo una necessità ambientale, ma un’opportunità economica per abbassare i costi energetici e garantire stabilità” ha aggiunto Piattelli. La povertà energetica si diffonde e gli insuccessi verso traguardi ambiziosi per le tasche dei cittadini sono la cartina di tornasole della sfiducia.

Dati recenti dimostrano che l’incremento della quota di energia rinnovabile può ridurre, e di molto,  i prezzi dell’elettricità: tra maggio e settembre 2024, in Italia si è registrato un contributo delle fonti rinnovabili  superiore al 50% e oltre 1.000 ore con prezzi inferiori a 65 euro per Megawatt in alcune zone del Paese.

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