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Putin e la citazione del Vangelo. I preti si incazzano e piovono mazzate sul demonio russo

Putin e la citazione del Vangelo. I preti si incazzano e piovono mazzate sul demonio russo

20 Marzo 2022 0 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…

Ricordate Don Camillo? Se sì, saprete già che anche i Preti si incazzano. E quando lo fanno, più alto è il Grado del Prelato che si incazza e Maggiore è il conseguente Clamore.

Premesso ciò, risulta solitamente assordante l’eco delle Mazzate (ovviamente Metaforiche) dei Religiosi scaricate sui Provocatori di turno. E risulta ancora più assordante il rumore delle Bastonate soprattutto se poi ad incazzarsi sono i Teologi, ovvero Quelli Tutto Spirito che Filosofeggiano attorno alla Bontà Infinita dell’Invisibile.

Mazzate ‘e morte, direbbero a Napoli…

Il Paraustiello (giro di parole per i non napoletani ndr) per dire che non è piaciuta nelle Alte Sfere del Clero la citazione del Vangelo di Giovanni fatta – in occasione del discorso alla Nazione – da Vladimir Putin, il Tiranno Double Face “Nazista Dentro e Antinazista Fuori”.

Una scelta – questa di citare il Vangelo – probabilmente compiuta da Putin in combutta col Demonio della Chiesa Ortodossa, quel tale Kirill, il Patriarca di Tutte le Russie sostenitore della Guerra e nemico dei Gay.

Dura la Censura del Mondo Cattolico. Il Demonio del Cremlino – protestano Monsignori, Vescovi e Cardinali – non può permettersi di manipolare il Testo Sacro dei Cristiani ad usum proprium.

Ed è questo in sintesi anche il contenuto dell’anatema di Monsignor Bruno Forte, teologo di Rinomata Fama e Vescovo di Chieti.

Il Monsignore è andato fuori dai gangheri nell’apprendere la scelta del Sanguinario del Cremlino di aver voluto citare – nel discorso fatto durante l’Adunata di Prezzolate Comparse allo stadio di Mosca – il passo del Vangelo di Giovanni “Non c’è amore più grande di dare la propria vita per i propri amici”.

Una citazione indubbiamente strumentale – questa di Putin – pronunciata a giustificazione della guerra in corso.

Citazione inascoltabile per Forte.

Citazione grave, tale da spingere il Teologo ha tuonare contro le parole del Boss Russo. Per il Prelato Esse rappresentano un Atto Sacrilego, una Bestemmia, una Terribile Offesa a Dio.

Secondo il Teologo il Capo del Cremlino non riesce più a trovare argomenti per giustificare la sua Follia, per giustificare un’aggressione “ingiustificata e totalmente immorale”.

E incalza: “E’ una evidente strumentalizzazione del Vangelo finalizzata ad una autogiustificazione. Le vittime innocenti che stanno morendo per colpa di questa aggressione – frusta il Prelato – non possono essere giustificate con parole evangeliche che dicono l’opposto, l’amore per gli altri e l’amore perfino per i nemici”.

A quelle di Forte fanno eco le parole di Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica e spin doctor di Papa Francesco: “La politica non deve usurpare il linguaggio di Gesù per giustificare l’odio – ammonisce il Prelato – La retorica religiosa del potere e della violenza è blasfema”

Belle parole…

Intanto risulta finora inascoltato l’appello al Papa del sindaco di Kiev, ovvero l’invito al Pontefice a recarsi nella Capitale Ucraina nel tentativo di fermare le bombe e i missili di Putin.

In Ucraina sognano Francesco nelle vesti di Leone Magno, di quel Papa che – secondo la Leggenda – fermò Attila prima che Questi facesse terra bruciata dei Territori Conquistati. Sognano – i Disperati – un Remake in salsa Ventunesimo Secolo.

Ps. Detto tra noi… L’impressione è che l’età non abbia cambiato il Ragazzo – oggi Monsignore – che chiamavo Brunello… Reminiscenza da ex Pontaniano espulso perché bocciato in omaggio alla propria svogliatezza.

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…

20/03/2022 h.09.10

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