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Quanto costi? Qual è il tuo prezzo? Ecco le domande che Conte dovrebbe rivolgere a Renzi.

Quanto costi? Qual è il tuo prezzo? Ecco le domande che Conte dovrebbe rivolgere a Renzi.

07 Febbraio 2020 0 Di Marino Marquardt

Cosa vuoi? Cosa ti serve? Vuoi forse barattare la Prescrizione con qualche Nomina in più? Quanto costi? Qual è il tuo prezzo?

Detto brutalmente, sono queste le domande che pubblicamente dovrebbero rivolgere i Soci di Governo all’Azionista Fiorentino di Minoranza.

Domande da rivolgere in maniera diretta e senza peli sulla lingua;

domande alla “ccà sta ‘a pezza e ccà ‘o sapone” come da cliente a saponaro della Napoli di una volta;

domande da rivolgere a uno come Lui, Disturbatore Seriale compulsivo;

domande da rivolgere a un Mercante della Politica come Lui;

domande da rivolgere a un Mestierante come Lui;

domande da rivolgere a Uno come Lui che – alla Cicero Pro Domo Sua – parla in nome degli Italiani, del Garantismo e del Diritto;

domande da fare a Uno come Lui che pensa che la lealtà sia forse qualcosa che si mangia.

Capriole, piroette, contorsioni…

Detto papale papale, a brigante un brigante e mezzo esortava l’indimenticabile Presidente Sandro Pertini.

Fuor di metafora, i Signori della Maggioranza, se vogliono tenere in piedi Governo e Legislatura, lascino perdere Matteo Renzi e si dedichino ai facili corteggiamenti dei sempre disponibili Responsabili. Non a caso già si parla di una cinquantina di Centristi pronti a sostenere il Governo.

Bene fa, dunque, il Premier Giuseppe Conte ad accettare la sfida del Discolo di Rignano.

Un rilancio con l’aggiunta di un bel Marameo.

Ps. Ringrazio l’Editore per l’affidamento della rubrica “Sopra le Righe”, il nuovo spazio che mi offre il privilegio di potermi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale di Italia Notizie 24. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola attenzionata dalla maiuscola.

07/02/2020   h.17.15

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