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Quinta giornata di Serie A: Milano è ancora rossonera

Quinta giornata di Serie A: Milano è ancora rossonera

05 Settembre 2022 0 Di Matteo Cefalo

Torna la Serie A, la quinta giornata: il Milan vince ancora il derby della Madonnina, l’Atalanta è capolista solitaria, crolla la Roma

Quinta giornata di Serie A, il sabato: la Fiorentina impatta contro Perin, al Milan il derby della Madonnina, Kim e Kvara ribaltano la Lazio

A neanche due giorni di distanza dal turno infrasettimanale, scende di nuovo in campo la Serie A. Le notizie principali della quinta giornata sono sostanzialmente tre. In primis il Milan batte per 3-2 l’Inter nella stracittadina meneghina. E scavalca ancora i cugini in classifica. Poi c’è il capitolo Atalanta, con i bergamaschi che sconfiggono il Monza per 2-0 e conquistano la vetta solitaria del campionato. Non accadeva dal 1964. Infine c’è da parlare del tracollo della Roma, che cade miseramente a Udine, perdendo 4-0. Tra le altre, il Napoli batte la Lazio in rimonta grazie al solito Kvara. Mentre la Juve si ferma a Firenze. Primo punto stagionale per la Cremonese. Resta a zero, invece, il Monza, con Stroppa sulla graticola.

La quinta giornata di Serie A si apre con l’anticipo delle 15:00 di sabato tra Fiorentina e Juventus. Al 9′ gli ospiti sono già avanti. Dalla destra Cuadrado pesca Kostic tutto solo sul secondo palo. Il serbo rimette in mezzo al volo. E Milik deve solo spingerla dentro con la pancia. Ma da qui in poi è un monologo viola. Al 20′ Sottil imbuca per il velocissimo Kouamé, che infila Perin per il pari. Poi Paredes tocca col braccio in area. Ed è rigore. Ma Perin devia la conclusione di Jovic quel tanto che basta per spedirla sul palo. Nel secondo tempo Allegri opta per una Juve ancor più difensiva. E le occasioni diminuiscono drasticamente. Solo nel finale i toscani sfiorano il sorpasso con una botta da fuori di Amrabat. Ma Perin è ancora salvifico. Finisce 1-1. Una Fiorentina dominatrice sbatte sul muro eretto dalla Juve. Quasi impalpabili i bianconeri.

Ma il big match della quinta giornata è alle 18:00, con il derby della Madonnina tra Milan e Inter. Al 21′ Brozovic, liberato dal filtrante di Correa, tutto solo davanti a Maignan segna lo 0-1 interista. Poi Calhanoglu perde palla. Tonali ne approfitta e serve Leao. Il portiere non può nulla. È 1-1. Nella ripresa Leao semina il panico sulla sinistra. E serve Giroud, che gira in rete per il sorpasso. Dopo soli 6 minuti il francese ricambia l’assist. E Leao manda al bar tutta la difesa nerazzurra prima di battere Handanovic per il tris. Poi Dzeko, di prima su cross di Darmian, riapre i conti. Ma Maignan compie almeno quattro interventi miracolosi e salva il risultato. Poi allo scadere Mkhitaryan va ad un soffio dal palo. E così termina 3-2. Il Milan fa festa e va di contro-controsorpasso. Seconda pesantissima sconfitta per l’Inter.

Alle 20:45 è già di nuovo di tempo di big match. È Lazio-Napoli. Al 4′ i biancocelesti passano in vantaggio. Dalla destra Anderson serve Zaccagni. E l’ex Verona trova l’unico spiraglio per infilare Meret. Ma alla lunga gli ospiti vengono fuori, specie con Kvaratskhelia. Prima il georgiano porta palla. Ma Provedel gli si oppone. Poi con una veronica si beve mezza retroguardia avversaria. Ma è il palo a dirgli di no. Però, al 38′, su corner di Zielinski, Kim trova il pareggio di testa, anche grazie alla Goal Line Technology. Nella ripresa anche Osimhen, di testa, centra il palo. Ma la rimonta si completa lo stesso, con Kvara che, servito da Anguissa, butta giù la porta laziale. Nel finale i capitolini ci provano con Anderson e Pedro. Ma finisce 1-2. Un Napoli bello e caparbio torna alla vittoria e aggancia il Milan in testa. Buona comunque la prestazione della Lazio.

Quinta giornata di Serie A, la domenica: Cremonese e Sassuolo non si fanno male, saliscendi in Spezia-Bologna, l’Hellas vince in rimonta, l’Udinese schianta la Roma

La quinta giornata di Serie A prosegue col lunch match delle 12:30 di domenica tra Cremonese e Sassuolo. La prima vera opportunità è per i grigiorossi. Dessers fa da sponda per Zanimacchia, che calcia. Ma la palla esce fuori di poco. Gli ospiti reagiscono con Kyriakopoulos, ben respinto da Radu. Nella seconda frazione tocca ancora al greco. Ma davanti al portiere si divora un gol già fatto. È poi lo stesso Radu a negare la gioia del gol a Pinamonti. E successivamente anche a Laurienté. Per i lombardi ci prova di nuovo Dessers, straripante negli scontri fisici. Ma è nulla di fatto. Al novantesimo è 0-0. In una gara dai ritmi non elevatissimi Cremonese e Sassuolo non si fanno male. Per i grigiorossi, belli ma poco incisivi, arriva il primo punto stagionale. Salgono a 6 gli emiliani.

Alle 15:00 al Picco va in scena Spezia-Bologna. I liguri pungono per primi, con Skorupski che si oppone a Gyasi. E così a sbloccarla sono i felsinei. Direttamente dalla difesa Medel trova un delizioso lancio lungo per Arnautovic. E l’austriaco, scartato Dragowski, porta in vantaggio i suoi. Ma nel recupero i bianconeri pareggiano. Bastoni, superato Lykogiannis con un rimpallo, calcia da 20 metri per l’1-1. E addirittura nel secondo tempo si completa la rimonta. Ancora Bastoni, da punizione, crossa al centro. Schouten di testa anticipa tutti. Ma anticipa anche Skorupski. È autogol. Al 64′, però, Soriano imbuca alla perfezione per Arnautovic. Che, di nuovo solo davanti al portiere, centra la doppietta personale. E così finisce 2-2. Le due squadre giocano a viso aperto. E conquistano un punto tutto sommato giusto. Ma l’assenza di vittorie per il Bologna comincia a pesare.

La quinta giornata di Serie A continua alle 18:00 con Hellas Verona-Sampdoria. Al Bentegodi succede tutto in 8 minuti. Al 40′ Caputo, servito da Rincon al limite dell’area, si gira e batte Montipò senza neanche guardare la porta. Ma al 44′ è di nuovo parità. Henry colpisce la traversa di testa. Ma il pallone carambola sul corpo di Audero. E finisce in rete. Poi nel recupero arriva addirittura il gol del sorpasso, con Doig che non fallisce il tap-in su un’uscita avventata del portiere. Nella seconda frazione l’Hellas legittima il risultato. Che anzi gli va un po’ stretto con Audero che si supera in ben cinque occasioni. Mentre la sua squadra si sveglia solo nel finale. Ma senza incidere. È 2-1. Il Verona centra il primo successo stagionale e si scolla dalle zone basse della classifica. Ci resta, invece, una Sampdoria confusionaria.

Alle 20:45 l’Udinese ospita la Roma capolista alla Dacia Arena. A sorpresa, al 5′ i bianconeri sbloccano il risultato. Scelleratamente Karsdorp cerca di appoggiare di petto al proprio portiere. Ma Udogie è furtivo, anticipa tutti e fa 1-0. La lupa prova a reagire col possesso palla. Che però si rivela sterile. E così al 56′ l’Udinese la punisce. Dai 30 metri Samardzic ha tutto lo spazio per esplodere il destro. Rui Patricio c’è. Ma il rimbalzo lo inganna. Ed è 2-0. I giallorossi rispondono col palo colpito dall’incornata di Mancini. Ma la spuntano ancora i friulani con Pereyra che, assistito da Makengo, trova un giro imprendibile per il portiere. Addirittura all’82’ i ragazzi di Sottil calano il poker. In contropiede, infatti, Pereyra serve Lovric, che chiude i conti sul 4-0. Un’Udinese in forma smagliante aggancia proprio i giallorossi a quota 10. Torna con i piedi per terra la Roma.

Il lunedì: l’Atalanta è capolista solitaria, l’Empoli riprende la Salernitana, Vlasic piega il Lecce

La quinta giornata di Serie A prosegue alle 18:30 di lunedì col secondo derby lombardo di turno, quello tra Monza ed Atalanta. Partono fortissimo i biancorossi. Ma Musso è bravo a respingere Mota. Poi il portiere argentino si ripete, deviando in angolo una staffilata di Sensi. Ma alla lunga gli ospiti si impongono. Nella ripresa, infatti, Di Gregorio si oppone ad un bel tentativo di Koopmeiners. Mentre il palo dice di no a Hojlund. Ma la rete arriva comunque, con Lookman che scappa sulla sinistra. E che regala a Hojlund il facile tap-in dello 0-1. Lo stesso Lookman, poi, si lancia sul fondo per rimettere al centro un pallone vagabondo. Che, deviato da Marlon, carambola in rete per l’autogol dello 0-2 definitivo. Un’Atalanta straripante conquista la testa solitaria della classifica. Ancora a zero il Monza, con Stroppa indiziato principale.

In contemporanea l’Empoli fa visita alla Salernitana all’Arechi. Al 31′, alla prima vera opportunità, gli ospiti concretizzano. È Satriano che, di testa su assist di Henderson, fa gioire i suoi. Ma i granata rispondono immediatamente con Mazzocchi che salta tre avversari. E fulmina Vicario col destro. All’ora di gioco i campani definiscono la rimonta. Da corner battuto corto, Vilhena crossa per Dia. E il senegalese infila il portiere colpendo la palla con il basso ventre. I ragazzi di Nicola sembrano avere il match in pugno. Ma la conclusione di Lammers deviata da Fazio gela lo stadio. È 2-2. E il risultato non varierà più. In una partita molto chiusa le due squadre finalizzano le poche occasioni disponibili. Il pareggio è giusto. E spedisce Empoli e Salernitana a quota 4 e 6.

Alle 20:45 il Torino ospita il Lecce per l’ultima sfida della quinta giornata di Serie A. Nelle prime battute si scaldano gli estremi difensori. Da un lato Falcone ribatte un bel tiro di Pellegri. Dall’altro Milinkovic-Savic mura i tentativi di Bistrovic, Banda e soprattutto Tuia. Ma al 40′ i piemontesi sbloccano il risultato. Vojvoda indovina una verticalizzazione sublime per Vlasic. Che non si fa pregare e brucia il portiere. Nel secondo tempo il Toro addormenta lentamente la partita. E così le occasioni per il Lecce sono davvero pochissime. Anzi, sono più i padroni di casa a tentare la via del gol. Prima tocca a Lazaro. Poi a Pellegri, la cui rete viene annullata dal VAR. Infine a Vojvoda. Ma finisce 1-0. Un Torino cinico e solido si porta nelle zone nobili della classifica con la terza vittoria stagionale. Un Lecce discontinuo resta a quota 2.

 

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