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Religioni & Morte, quando il fanatismo per l’Invisibile avvelena le coscienze

Religioni & Morte, quando il fanatismo per l’Invisibile avvelena le coscienze

25 Maggio 2017 0 Di Marino Marquardt

Religioni & Morte, quando il fanatismo per l’Invisibile avvelena le coscienze. La strage di Manchester riaccende il riflettori sul rapporto perverso tra Fede e patologia.

Religioni e Morte, quando il fanatismo per l’Invisibile avvelena le coscienze

Cristo è bontà infinita… No, Allah è meglio… Ma per favore, il Messia dove lo mettiamo? Bombe, kalasnikov, sangue e morte. Ancora una volta l’Invisibile fa da paravento ai sordidi interessi del Visibile.

Ancora una volta i mostri figli del fanatismo uccidono, si uccidono e si azzuffano in nome dell’Invisibile mentre i burattinai del mondo fanno affari d’oro sul sangue versato.

Vedesi l’ultimo affare del presidente Usa Donald Trump con i ricchi sauditi amici dei terroristi islamisti. Armi in cambio di una montagna soldi. Poi il ricco Cavernicolo va dal Papa travestendosi da bravo ragazzo.

Il tutto mentre tace l’Intellighentia mondiale in tutt’altre faccende affaccendata. Roba da matti.

L’invisibile che prevarica il Visibile, soltanto menti malate o fin troppo raffinate nel gestire il Potere potevano arrivare a tanto. Inutile dire che qualche buon testo di psicologia in materia potrebbe essere illuminante.

Eppure, per non litigare, potrebbe essere sufficiente considerare che Poteri temporali e Invisibile (o Invisibili) storicamente sono andati sempre a braccetto.

Basti ricordare che i potenti dei tempi lontani – in assenza di leggi scritte, “costituzionali” (ma la parola ovviamente è grossa) – per dar libero sfogo a propri capricci e prepotenze facevano sponda col mondo dell’Invisibile attraverso sempre proni profeti e sacerdoti.

E accadde così che le religioni finirono con l’avere sempre più una funzione normativa in grado di garantire quel minimo di convivenza tra uomini di ogni cultura e religione sottoposti al Potere. Una lunga storia di morte, violenze e sopraffazioni in nome di dio o degli dei.

In questo contesto superfluo dire che la scelta di questa o quell’altra fede non erano figlie di illuminazioni divine ma figlie della cultura religiosa del luogo di nascita. Accadeva in tempi lontani, continua ad accadere oggi.

Per liberarsi del paganesimo greco-romano agli uomini occorsero circa 1500 anni; per mettere in soffitta le religioni monoteiste occorrerà qualche secolo in più e avverrà quando la scienza sarà in grado di trovare risposte ai grandi interrogativi ancora irrisolti.

E quando avverrà potremmo anche iniziare a considerare Gesù Cristo come uomo nato da Giuseppe e Maria e primo grande rivoluzionario socialista della storia.

E la Dea Ragione ci sorriderà e ci bacerà. Nell’attesa si piangono i morti per mano dei drogati da Allah

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