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Rivoluzione a idrogeno: tocca ai treni della Lombardia

25 Giugno 2021 0 Di Nunzio Ingiusto

Le Ferrovie Nord vogliono far viaggiare i treni a idrogeno sulla linea Brescia-Iseo-Edolo. 300 milioni di investimenti con l’occhio al PNRR.

Rivoluzione a idrogeno: tocca ai treni della Lombardia

Ci credono le major energetiche italiane. I progetti legati all’uso dell’idrogeno le vedono impegnate sia sul fronte dell’innovazione che degli investimenti. Eni, Snam, A2a, Enel Green Power, Sapio partecipano al progetto delle Ferrovie Nord di Milano per una Hydrogen Valley italiana. Hanno tutte l’interesse a destrutturare la mobilità pubblica e privata nei prossimi anni sperimentando soluzioni che non le pongano fuori dal mercato.

La società lombarda dei trasporti ha presentato un piano alla Commissione Attività Produttive della Camera per riorganizzare la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. Obiettivo: viaggiare abbassando i danni ambientali a tutta la Valcamonica.

L’Italia avanza, dunque, sulla strada per la mobilità spinta dall’energia pulita oggi all’attenzione del mondo.

Dopo i bus a idrogeno di Bolzano di cui abbiamo dato notizia in questo articolo, in Valcamonica entro il 2023 saranno acquistati 6 nuovi treni per la linea non elettrificata. Il progetto prevede la costruzione di centrali di produzione di idrogeno in loco con una spesa di circa 300 milioni di euro.

Chi lo ha concepito, con la partnership delle grandi aziende italiane, prevede effetti industriali a beneficio del territorio in vista di quella decarbonizzazione, asse portante della transizione verde del governo Draghi.  Perché tutto scorra veloce, secondo i manager dei Ferrovie Nord, c’è bisogno di un quadro stabile di regole tecniche ed economiche e la definizione delle modalità di accesso ai finanziamenti che il Pnrr riconosce al progetto.

Ferrovie Nord Milano, il direttore Marco Piuri (foto FNM).

Ferrovie Nord Milano, il direttore Marco Piuri (foto FNM).

 

Su larga scala  gli obiettivi sono “lo sviluppo di una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, l’avvio della conversione energetica di un territorio e la completa decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale”, ha detto ala Camera Marco Piuri direttore generale  di Ferrovie Nord.

Tutti i progetti innovativi si muovono dentro il quadro europeo del passaggio a sistemi non inquinanti. Circa la produzione di idrogeno verde non mancano qua e là osservazioni sui costi mediante l’elettrolisi, ancora piuttosto alti. Gli ammortamenti sarebbero ancora lenti rispetto all’implementazione di impianti e filiere.

Ferrovie Nord ha comunicato che il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno, alimentato a biogas, sarà realizzato entro i prossimi due anni a Iseo.

Poi ce ne vorranno altri due per vedere transitare sulla linea i nuovi treni prodotti dalla Alstom. Il gruppo Alstom è ritenuto all’avanguardia nella sperimentazione dei treni a idrogeno.

I primi prototipi sono usciti nel 2018 in Germania con celle a combustibile che trasformano l’idrogeno e l’aria catturati dal treno nell’elettricità necessaria a muoversi.

Ma nella Hydrogen Valley si prevede anche la conversione di 40 mezzi di trasporto pubblico con la possibilità di accordi industriali con i privati.

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