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Roccaraso:stop all’invasione antigreen.

Roccaraso:stop all’invasione antigreen.

01 Febbraio 2025 0 Di Nunzio Ingiusto

L’invasione di domenica scorsa non ci sarà. Ma è stata la spia dell’overturism che l’Italia non riesce a governare. Parla Alessandro Miani, Presidente della Società di Medicina Ambientale.

 

Si annuncia un fine settimana tranquillo, regolato, per la cittadina abruzzese,  rispetto ai 10 mila di domenica scorsa. Ma cosa ne può sapere dei danni che provoca all’ambiente e alla salute chi organizza escursioni di massa nei centri turistici ? Da giorni si parla della tiktoker napoletana che in una sola domenica ha spostato migliaia di persone a Roccaraso rivelando ai meno esperti una nuova (brutta) faccia dell’app più in voga nel mondo.

Il Sindaco della località turistica si è ribellato e oggi anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha invitato i suoi concittadini a moderarsi nella eventuale trafsreta verso al vicina neve. Il sindaco di Roccaraso ha chiesto l’aiuto dell’esercito e qualcuno ha parlato di affari loschi dietro la mobilitazione mediante cellulare. Sono scattate le indagini su una ipotesi di riciclaggio ed evasione fiscale.  In pochi, invece, si sono preoccupati degli effetti ambientali e alla salute provocati dalla presenza di migliaia di persone in un determinato spazio per un certo tempo. Non è solo l’episodio di Roccaraso che ci fa riparlare del fenomeno dell’overturism. La verità è che non siamo affatto pronti a governare flussi turistici organizzati che hanno la prerogativa di muovere molti soldi.

Per quello che è accaduto nella cittadina abruzzese la critica va a un’ esuberante tiktoker ( o c’è dell’altro ?) che ha arruolato 10 mila persone in un solo giorno. Ma il problema riguarda anche le escursioni dei tour operator, scollegati gli uni dagli altri nell’organizzare visite in località rinomate. Nella scia del sentimento ecologista che ci prende tutte le volte che vediamo ambienti devastati è, dunque, sbagliato ridurre ” l’invasione di Roccaraso” a un caso isolato. Smisurato si, ma non isolato. Gli affari sono affari e c’è chi gode di presenze massicce e contemporanee nel posto prescelto, ma il modo caotico con il quale si fanno affari, distrugge l’habitat.  “L’invasione di turisti altera ecosistemi e incrementa inquinamento tra pullman e tonnellate di rifiuti prodotti. Servono misure per tutelare le risorse” ha scritto la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). È un allarme ambientale che dobbiamo cominciare a recepire, anche senza aspettare il proverbiale intervento della politica.

“Quanto visto la settimana scorsa a Roccaraso, ha effetti negativi diretti sull’ambiente e sugli ecosistemi “spiega Alessandro Miani,  presidente di Sima. In particolare nelle zone di montagna, causa erosione del suolo, aumenta in maniera incontrollata il consumo di risorse naturali come acqua ed energia. Auto, pullman e persone che si muovono in maniera disordinata e incauta fanno salire le emissioni in atmosfera di  PM2.5, PM10, anidride carbonica, ossidi di azoto. Nell’esultanza vacanziera non ce ne rendiamo conto ma una parte di quelle polveri sottili, la portiamo anche a casa e continuiamo a respirarla.

E i consumi ? I trasfertisti di Roccaraso hanno raccontato anche di prezzi a bordo neve improvvisamente aumentati: pizze, snack, panini, bibite. Si è consumato di tutto, come sempre avviene, con un aumento di rifiuti inverosimile. Tonnellate lasciate sulla neve, assieme a mozziconi di sigarette, buste di plastica, lattine che hanno conseguenze per la fauna locale. ” Al di là delle questioni di ordine pubblico, aggiunge Miani, servono misure davvero efficaci per tutelare le aree montane come quelle dell’Abruzzo e salvaguardare gli ecosistemi dai pericoli insiti nel turismo di massa”. Roccaraso è una località accogliente per tutti coloro che rispettano le regole e mantengono un comportamento civile ha detto il sindaco Francesco Di Donato. Già le regole. Anche se come italiani alle regole preferiamo di più le eccezioni.

 

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