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Salvini non conosce la vergogna. E parla della guerra arrampicandosi sugli specchi. E’ la sua specialità

Salvini non conosce la vergogna. E parla della guerra arrampicandosi sugli specchi. E’ la sua specialità

26 Febbraio 2022 0 Di Marino Marquardt

Gli mancano i fondamentali della Filosofia ed è a digiuno della indispensabile Cultura Umanistica. Elementi – questi – che gli avrebbero consentito di sviluppare quel Senso Autocritico che gli manca del tutto.

Parole da Bar dello Sport, le sue; Parole da Piazzista rivolte alla Incolta Clientela.

Buonsenso e buon gusto – visti i trascorsi da Aficionado di Vladimir Putin – gli avrebbero infatti consigliato di tacere. Ma Lui – come detto – non ha gli strumenti culturali per riconoscere buonsenso e buon gusto. Ed è finita che ancora una volta – come su vaccino e green pass – il Capo Politico e Religioso della Lega ha evitato affermazioni dirette, chiare, e ha puntato sull’equivoco lessicale, sulle giravolte semantiche,

Guardandosi bene dal pronunciare il nome del Sanguinario Moscovita – Vladimir Putin – e della Nazione aggreditrice – la Russia – ha sentenziato che le Guerre sono sempre da condannare da qualunque parte vengano provocate. Il trionfo della Banalità che si fa Verbo, insomma…

Ma non è tutto. Sollecitato a rispondere se si sia pentito della frase pronunciata nel 2015 “Cedo due Mattarella per mezzo Putin”, il Capo della Lega, Matteo Salvini, liquida così la faccenda: “Parliamo di guerra, siamo nel 2022, e stiamo lavorando per bloccarla. I pentimenti si fanno in Chiesa”.

Salvini quindi ripropone il volto buonista pro Putin: “Romano Prodi dice che bisogna dialogare con la Russia, ha ragione, la guerra si ferma col dialogo. Se poi qualcuno vuole buttarla in polemica politica è libero di farlo. Io sto portando il mio piccolo contributo per cercare di fermare un conflitto folle che nessuno si aspettava e che nessuno vuole. Stiamo uscendo da una Pandemia, e siamo finiti in una guerra vera. Ciascuno faccia il suo. Io non vado a chiedere conto agli altri di quello che hanno detto 5 anni fa, oggi siamo nel 2022”.

Al Pover’Uomo che si crede Statista non resta che arrampicarsi sugli specchi della Banalità allo stato puro. Spettacolo di immensa tristezza!

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca,,,

26/02/2022 h.16.45

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