Sanità: curare il mal di testa. La Campania ci prova
13 Dicembre 2024Convegno a Napoli con esperti e dirigenti medici su un Percorso Diagnostico Regionale.
Cefalee o ma di testa: patologia seria, da tenere sotto controllo ben oltre le banalizzazioni. La Campania, nonostante le liste di attesa belle ASL, i problemi dei Pronto Soccorso e la carenza di medici e paramedici, si muove sul caso specifico delle cefalee. La Regione si è data due anni di tempo per completare un progetto per migliorare la diagnosi precoce e la corretta presa in carico delle persone affette da cefalee. Si sta mettendo a punto la piattaforma regionale per assistere i pazienti che ogni anno si ammalano di questa patologia che ha forti impatti socio-economici.
Il convegno di Napoli sul “Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) del paziente con cefalea” ha definito strategie e interventi su come gestire origini e conseguenze di un danno alla salute che condiziona la qualità della vita e spesso impedisce il normale svolgimento delle attività quotidiane. Il convegno è stato organizzato da Cencora Pharmalex con il patrocinio di Regione Campania, Alleanza Cefalalgici (Al.Ce.), Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (ANIRCEF), Federazione Italiana Medici di Famiglia (FIMMG), Società Italiana Farmacologia (SIF), Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle cure primarie (SIMG), Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC). La Campania tre anni fa aveva approvato il PDTA specifico, prevedendo tre livelli di assistenza: medici di medicina generale, Neurologo territoriale o ospedale con ambulatorio cefalee, Centro Cefalee regionale. Il progetto si completerà entro il 2025 e intende gestire sul territorio tutte le forme di cefalee presenti. I disturbi sono di diverso tipo e possono esser accompagnati da nausea, vomito sensibilità alla luce e al rumore. Quando la cefalea si presenta abitualmente per più di 15 giorni al mese per oltre 3 mesi – è stato detto- si è in presenza di una condizione neurologica cronica. Ne soffrono milioni di cittadini, ma in maggioranza sono donne. Le cefalee primarie non hanno conseguenze sulle aspettative di vita ma sono state riconosciute come malattia sociale.
Florindo D’Onofrio, Responsabile Centro Cefalee dell’ospedale Moscati di Avellino, Roberto De Simone, Professore Associato di Neurologia dell’Università Federico II, Angelo Ranieri, Dirigente di Neurologia dell’ospedale Cardarelli, Bruno Ronga, Direttore di Dipartimento dell’Azienda Ospedaliera dei Colli e Antonio Russo, Professore di Malattie del Sistema Nervoso dell’Università Luigi Vanvitelli, sono stati gli esperti a confronto durante il convegno. “La Giunta Regionale della Campania ha approvato il progetto finalizzato alla sperimentazione di metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica ” ha detto Ugo Trama, Dirigente della Regione Campania. A questo scopo si costruisce la rete regionale che permette di identificare tempestivamente le forme di cefalea e migliorare l’informazione e la comunicazione tra pazienti e professionisti. “Il paziente con emicrania molto spesso sottovaluta la propria condizione e tende a gestirla in autonomia ricorrendo a farmaci analgesici da banco” ha aggiunto Giuseppina Tommasielli, Medico di Medicina Generale. È invece opportuno rivolgersi al medico di medicina generale quando i mal di testa non migliorano per non aggravare il quadro. Insomma non bisogna sottovalutare i sintomi. “Soffrire di emicrania significa vivere con un compagno indesiderato per tutta la vita” ha aggiunto Cristina Randoli, Vicepresidente Alleanza Cefalalgici (Al.Ce.). L’implementazione del PDTA rappresenta una garanzia per chi soffre di emicrania in Campania con l’auspicio che i pazienti potranno essere tutelati e curati, soprattutto rispetto ai tempi per la presa in carico e l’accesso agli specialisti. Il Convegno è stato di alto profilo ma ha avuto come sfondo la complessa situazione sanitaria del Paese. Il caso della patologia specifica e della disponibilità di una piattaforma dedicata, possono essere un segnale di fiducia.