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Scalea, bimba russa smarrita alla stazione: i genitori fermano il treno

Scalea, bimba russa smarrita alla stazione: i genitori fermano il treno

14 Agosto 2018 0 Di Redazione In24

Paura per due genitori russi ieri sera a Scalea (Cosenza): perdono la bambina russa smarrita nella stazione ferroviaria e fermano il treno. La piccola recuperata dai carabinieri.

Paura a Scalea: bambina russa smarrita alla stazione

Alla fine è stato solo un bello spavento quello provato ieri sera da due giovani russi all’inizio della loro vacanza al mare in Calabria. I due non sono riusciti a scendere dal treno prima della chiusura delle porte e si sono separati dalla figlia di nove anni, che invece  si è ritrovata sola alla stazione di Scalea, in provincia di Cosenza finché non è stata recuperata dai carabinieri del locale Nucleo operativo radiomobile e riportata dai genitori.

La brutta avventura, che ha rischiato di rovinare le vacanze di Andreij e di Olga, si è svolta ieri sera a bordo del treno regionale partito da Napoli alle 1925 e diretto a Paola.

I due giovani russi, che vivono a Mosca con la piccola figlia di lei, Vera, hanno scelto per le vacanze la località balneare calabrese in cui tanti connazionali si sono trasferiti ed hanno addirittura trasferito la loro residenza. Proprio da una connazionale, infatti, hanno preso in affitto un residence in collina, a poca distanza dal mare.

Giunti alla stazione di Scalea, dove era ad attenderli un minibus del residence, i due hanno fatto scendere prina la bambina, di nove anni, ma le porte del treno si sono chiuse prima che i due riuscissero a scendere a loro volta con le valigie.

Dev’essere stato un vero e proprio shock, per la donna, rendersi conto di aver perso la figlia, che non parla in italiano e si è ritrovata sola in una stazione rapidamente svuotatasi da vacanzieri e viaggiatori.

I due russi fermano il treno con il freno di emergenza

Andreij, invece, l’uomo che viaggiava con lei e con cui ha una relazione, ha avuto la prontezza di riflessi di tirare il freno di emergenza, bloccando il treno che si è fermato per oltre venti minuti in aperta campagna.

E sono stati minuti lunghissimi, quelli vissuti da Olga e Andreij, visibilmente frastornati e disperati per la perdita della bambina russa smarrita. A complicare la situazione, il fatto che i due non parlassero né inglese né italiano.

In un modo o nell’altro, comunque, sono riusciti a spiegare l’accaduto agli altri viaggiatori, tutti per lo più turisti diretti in vacanza, e al capotreno, che ha avvertito i colleghi in stazione della presenza di una bambina russa smarrita.

Alla stazione di Scalea sono così rapidamente arrivati i carabinieri del locale Nucleo Radiomobile, che hanno recuperato la piccola rimasta sola e spaventata sulla banchina ormai deserta.

Nel ftrattempo, mentre il treno ha ripreso il suo viaggio, un viaggiatore è riuscito a telefonare ai carabinieri, che hanno ritrasmesso la telefonata alla radio pattuglia ed hanno permesso così alla giovane donna russa di riascoltare la voce della figlioletta e di tranquillizzarsi almeno un po’.

Il capotreno, su indicazione dei carabinieri, ha fatto scendere la coppia di russi alla stazione successiva, quella di Diamante.

Qui, sempre lo stesso viaggiatore, un napoletano che lavora a Roma ma diretto proprio a Diamante per le vacanze, li ha guidati fino all’ingresso della stazione, dove è rimasto con loro per aiutarli a tenere i contatti telefonici con il 112 in attesa che la pattuglia li raggiungesse con la bambina russa smarrita e recuperata a Scalea.

Dopo una lunga attesa, dovuta al traffico incontrato dai carabinieri nelle strade affollate di turisti giunti per il Ferragosto, l’autopattuglia è finalmente arrivata alla stazione di Diamante.

E dopo i controlli dei documenti dei due russi, grande è stata la gioia della donna quando ha potuto finalmente riabbracciare la figllia che per alcune drammatiche ore aveva temuto di aver perso.

Tra l’altro, il viaggiatore napoletano che li ha aiutati si è dato da fare anche per contattare lo staff del residence, a cui ha spiegato l’accaduto e che ha convinto a mandare del personale fino a Diamante per recuperare la famigliola, finalmente riunitasi.

E solo quanto li ha visti andar via, nella macchina diretta a Scalea, si è poi diretto con le sue valigie verso casa e verso le sue vacanze.

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