Contenuto Pubblicitario
Serie A, il Napoli non si ferma e batte il Verona in casa

Serie A, il Napoli non si ferma e batte il Verona in casa

13 Gennaio 2025 0 Di Claudio Greco

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Spinazzola (dall’83’ Mazzocchi); McTominay (dal 77′ Raspadori), Lobotka, Zambo Anguissa; Politano (dal 77′ Ngonge), Lukaku (dal 77′ Simeone), Neres (dal 90′ Zerbin). A disposizione: Contini, Scuffet, Gilmour, Marin, Hasa
Allenatore: Antonio Conte

HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò; Magnani, Coppola, Dawidowicz; Faraoni (dal 76′ Daniliuc), Duda, Belahyane (dall’84’ Mosquera), Lazovic (dal 69′ Bradaric); Suslov; Tengstedt (dal 76′ Kastanos), Sarr (dal 69′ Livramento). A disposizione: Berardi, Perilli, Lambourde, Okou, Sishuba, Dani Silva, Alidou, Ajayi, Cisse, Corradi
Allenatore: Paolo Zanetti

Arbitro: Luca Zufferli (Sez. AIA di Udine)
Assistenti: Dario Cecconi (Sez. AIA di Empoli), Domenico Fontemurato (Sez. AIA di Roma 2)

Finisce 2-0 allo stadio Maradona tra Napoli e Verona. Solo bei voti nella squadra di Conte: il migliore è Anguissa, autore del secondo gol, bene anche Di Lorenzo, Rrahmani, Spinazzola e Neres. Nella squadra di Zanetti il migliore è Duda, sufficienti anche Coppola, Lazovic e Tengstedt. I peggiori Montipò, Magnani e Faraoni. Tutti i voti del telecronista di Sky Sport per questa partita: le pagelle di Federico Botti

Il Napoli ha consolidato la sua posizione di leader in Serie A con una vittoria per 2-0 contro l’Hellas Verona allo stadio Diego Armando Maradona.Ma veniamo alla gara che vede il Napoli partire subito con il piede sull’acceleratore e al 5′ sblocca il risultato: Di Lorenzo e Lukaku combinano alla perfezione in area scaligera, il capitano azzurro colpisce il palo ma la ribattuta viene fortunatamente premiata dalla schiena di Montipò. Autorete del portiere del Verona, che mette in discesa (senza colpe) la gara per gli avversari.

Sessanta secondi dopo, il Napoli avrebbe addirittura l’occasione del raddoppio con Anguissa, in seguito ad una brutta palla persa da Belahyane. Al 9′ Lukaku sfiora il +3, grazie ad uno schema su calcio piazzato che per centimetri non lo premia. Nel momento migliore del Napoli, però, il Verona squilla: Tengstedt stacca quasi indisturbato in area e per poco non trova il pareggio al 14′.

È sulla sinistra che il Napoli torna pericoloso: Spinazzola e Neres strappano in maniera dominante, poi il brasiliano serve la palla del 2-0 a McTominay, che però spara in curva al momento del tap in ravvicinato. Il Verona, tuttavia, non è mai domo ed in contropiede prova a pungere per ben due volte: eccellente Rrahmani nel metterci una pezza prima su Tengstedt e poi su Sarr entro la fine del primo tempo.

Il secondo tempo parte con il colpo di testa di Rrahmani a millimetri dal 2-0, ma è bravo Faraoni a salvare sulla linea. Lo stesso centrale del Napoli va nuovamente vicino al +3 sul corner successivo. Al 60′ Anguissa formalizza il dominio offensivo dei padroni di casa: ancora una sponda di Lukaku ad ispirare la rete degli azzurri, con l’ex Fulham che fulmina Montipò con un mancino irresistibile dal limite dell’area.

Il Napoli va in gestione del risultato e amministra il possesso. Al 73′ il retropassaggio di Rrahmani complica la vita di Meret e per poco non diventa un assist inatteso per Tengstedt. Perentorio l’intervento del portiere, che allontana. All’82’ Kastanos prova a sorprendere il Napoli dalla distanza, ma Meret è attento nella parata. Gli azzurri assorbono le ultime iniziative del Verona e conducono in porto la vittoria. Al triplice fischio, il risultato recita 2-0 per la formazione di Conte.

Il goal di Anguissa, ha dunque suggellato la quinta vittoria consecutiva per la squadra di Antonio Conte, che ora guida la classifica con 47 punti, quattro in più dell’Inter, che ha due partite in meno, e cinque sull’Atalanta.
Nonostante l’assenza della stella Khvicha Kvaratskhelia, vicino al trasferimento al Paris Saint-Germain, il Napoli ha mostrato solidità e determinazione. David Neres, schierato al posto di Kvaratskhelia, ha offerto una prestazione convincente, mentre Lukaku ha dimostrato di essere in ottima forma, contribuendo significativamente alle azioni offensive.
Il Verona, dal canto suo, ha creato alcune occasioni, in particolare con Tengstedt, ma non è riuscito a concretizzare. La squadra di Paolo Zanetti rimane a un solo punto dalla zona retrocessione, evidenziando la necessità di migliorare per evitare di essere risucchiata nelle posizioni pericolose della classifica.
Da segnalare un momento toccante: Anguissa ha dedicato il suo gol a Daniele, un giovane tifoso di 13 anni recentemente scomparso a causa di un cancro. La squadra ha indossato fasce nere in suo onore, mostrando il lato umano e solidale del calcio.
Con questa vittoria, il Napoli rafforza le sue ambizioni nella corsa allo scudetto, dimostrando di poter superare le avversità e mantenere un alto livello di prestazioni, indipendentemente dalle assenze.

Intanto a Fine Gara ecco le dichiarazioni di Anguissa:VITTORIA PER DANIELE – “È sempre stato un ragazzo coraggioso, dovevamo farlo per lui. Abbiamo giocato e vinto per lui, ci ha scosso molto la sua perdita”. 

CONTE – “Conte mi ha aiutato tanto, in tutti gli ambiti”. 

SCUDETTO – “Non pensiamo allo Scudetto, noi vogliamo vincere perché siamo una grande squadra e quando sei al Napoli devi pensare solo a vincere, ma tireremo la linea a fine anno quando sarà il momento e vedremo”.

Mentre Lukaku dice:

GRUPPO – “Stiamo crescendo, lavoriamo molto sull’aspetto tattico durante la settimana. Siamo un gruppo unito, facciamo tanto anche fuori dal campo e questo ci aiuta anche all’interno del campo”. 

CALCIOMERCATO – “Situazione Kvaratskhelia? Durante il mese di gennaio ci sono tanti rumors, noi però siamo sempre concentrato sul campo e su ciò che si deve fare per il Napoli e i nostri obiettivi”. 

CONTE – “Conte è un martello, tutti i giorni. Ti dà continui stimoli, ma solo perché voglia che tu continui a crescere e migliorare ogni giorno di più”. 

Mentre il Mister Antonio Conte, ha cosi replicato sulla gara e su Kvaratschelia:

“Da quando siamo partiti questa estate c’è stato un cambiamento. Fino a pochissimi giorni dalla fine del mercato eravamo senza tre giocatori che sono stati presi l’ultima settimana ed eravamo improntati verso un 3-4-2-1. Poi con l’arrivo di McTominay e Lukaku e Neres sono cambiate un po’ le situazioni, soprattutto con Scott. Prima di arrivare a questo 4-3-3 per diverse partite facevamo un 4-2-2-2. Ci siamo vestiti con diversi abiti fino ad arrivare a questa soluzione che è quasi quella ottimale. La cosa che mi rende più felice in assoluto è che tutta la rosa è coinvolta, anche quando ci sono defezioni importanti”.

Su Kvaratskhelia:

“Io parlo italiano. Ho parlato di delusione non nei confronti del giocatore o del club. Ma delusione mia perché non sono riuscire a incidere e a fargli cambiare decisione. Pensavo di poter incidere in maniera diversa, ma mi sono reso conto che eravamo punto e accapo”.

Le pagelle

NAPOLI

Meret 6: impreciso nel primo tempo, quando rischia di perdere il pallone su un cross innocuo ed esce male sul tiro di Sarr, poi si riscatta con una bella risposta su Kastanos.

Di Lorenzo 7: sul tabellino ci finisce la sfortunata autorete di Montipò, ma lo stadio urla il suo nome e fa bene, dopo lo splendido uno-due e il gran tiro dal limite che ricorda i tempi lontani in cui giocava da punta e lo chiamavano Bati. Onnipresente, capitano rinato e ritrovato, dopo essere stato a un passo dall’addio. Merito di Conte.

Rrhamani 7: provvidenziale in due occasioni che potevano rimettere in discussione la partita, entrambe su Sarr. Nel secondo tempo va due volte vicino al raddoppio di testa. Un altro che sembra tornato quello dello scudetto.

Juan Jesus 6: meno preciso e puntuale del compagno, disputa comunque una prova senza troppe sbavature.

Spinazzola 6: sembra essere finalmente a posto dal punto di vista fisico e si vede, dato che svaria molto e prova a pungere come ai vecchi tempi. (dall’83’ Mazzocchi sv)

McTominay 6,5: recupera palloni, riparte ed e sempre presente nelle occasioni da gol, anche se questa volta se ne mangia uno clamoroso. Centrocampista completo, fondamentale dal punto di vista tattico e sotto rete. Acquisto top, ma si sapeva. (dal 77′ Raspadori sv)

Lobotka 6: partita di gestione e gran pulizia tecnica, situazioni in cui è maestro.

Zambo Anguissa 8: si divora il gol del raddoppio e ha un’altra occasione, prima della bordata che vale il due a zero, di rara bellezza e potenza. Rigenerato dal punto di vista fisico

Politano 6: fondamentale nella rete del vantaggio, poi si eclissa un po’. (dal 77′ Ngonge 6: sfiora il tris nel finale)

Lukaku 7: un altro assist e mezzo, con quello per Di Lorenzo che non finirà nelle statistiche solo per un caso. Spesso criticato, è entrato in 21 gol del Napoli finora. Sempre coinvolto nelle azioni offensive, sta dimostrando che Conte aveva ragione anche stavolta. (dal 77′ Simeone sv)

Neres 7,5: sicuri che sia un downgrade di Kvaratskhelia? Il brasiliano è tarantolato, corre come un matto, dribbla, semina gli avversari, crossa e tira: fondamentale nel gol che sblocca il match, ricorda sì il georgiano, ma quello del primo anno, e le statistiche da primato lo confermano. Basilare nel gol e nell’occasione fallita da McTominay. (dal 90′ Zerbin sv)

All. Conte 7: 47 punti in 20 partite, duello scudetto apertissimo, mentalità da top club. Ha rimesso la chiesa al centro del villaggio e non era facile, visto che il Napoli arriva da un decimo posto. 12 clean sheet su 20.

HELLAS VERONA: 

Montipò 5,5: sfortunato nell’occasione del gol di Di Lorenzo, non può nulla sulla bordata di Anguissa ma non appare sicuro come in altre occasioni.

Magnani 5,5: soffre il corpo a corpo con Lukaku.

Coppola 6: si fa valere dal punto di vista fisico, prova spesso ad anticipare gli avversari.

Dawidowicz 5,5: patisce il dislivello di rapidità con le frecce del Napoli.

Faraoni 6: torna a giocare dal primo minuto, si distingue per un bel lancio per Sarr e tanto contenimento. (dal 77′ Daniliuc sv)

Duda 6: grande legna e un bel tiro da fuori, poi una bella verticalizzazione per Livramento.

Belahyane 6,5: lotta a centrocampo e recupera molti palloni, anche con le maniere forti. (dall’84’ Mosquera sv)

Lazovic 5: non si vede mai, sembra aver perso lo smalto dei giorni migliori (dal 69′ Bradaric 5,5: si limita a coprire)

Suslov 5,5: poco preciso nelle poche ripartenze che gli vengono concesse.

Tengstedt 6,5: sempre vivo, sempre in agguato, spaventa il Napoli nel primo tempo e in generale dà la sensazione di poter segnare in qualsiasi momento (dal 76′ Kastanos 6: entra bene e sfiora la rete)

Sarr 6: ama la profondità, si completa bene col compagno di reparto, ma a volte è un po’ troppo timido. (dal 69′ Livramento 6: mette velocità e dribbling nella partita, sfiora il gol nel finale)

All. Zanetti 6: il Verona non sfigura al Maradona ma paga la differenza tecnica, dopo il periodo no sembra essere tornato pieno padrone della squadra. Oggi sarebbe salvo.
Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82