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Serie A, il Napoli vice ad Udine con un treno chiamato Neres

Serie A, il Napoli vice ad Udine con un treno chiamato Neres

14 Dicembre 2024 0 Di Claudio Greco

UDINESE (3-4-2-1): Sava; Kristensen, Bijol, Giannetti (38′ s.t. Bravo); Ehizibue (25′ s.t. Kamara), Karlstrom, Lovric (34′ p.t. Atta), Zemura (39′ s.t. Modesto); Thauvin, Ekkelenkamp (38′ s.t. Abankwah); Lucca. All. Runjaic.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka (44′ s.t. Gilmour), McTominay; Politano (40′ s.t. Ngonge), Lukaku (35′ s.t. Simeone), Neres (40′ s.t. Raspadori). All. Conte

Arbitro: Doveri di Roma.
Ammoniti: 39′ p.t. Atta (U), 22′ s.t. Politano (N). Espulsi

Marcatori: 22′ p.t. Thauvin (U), 5′ s.t. Lukaku (N), 31′ s.t. aut. Giannetti (U), 36′ s.t. Anguissa (N).

I bianconeri erano reduci dalla vittoria corsara di Monza che ha posto fine alla striscia negativa di un solo punto in cinque gare; gli azzurri invece sono incappati domenica scorsa, nella seconda sconfitta consecutiva sempre al cospetto della Lazio, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia quattro giorni prima all’olimpico.

Runjaic ritrovava Touré per la panchina e conferma il tandem offensivo Lucca-Thauvin; corsie laterali affidate a Ehizibue e Zemura. Antonio Conte invece ha perso Kvaratskhelia, rimpiazzato da Neres a completare il tridente d’attacco con Lukaku e Politano.

Dunque parte e la gara che vede, subito al al 3′ un cross di Politano prontamente intercettato dalla difesa di casa, che però non spazza totalmente: Olivera si fionda di testa sul rinvio ma non riesce a inquadrare il bersaglio. Il Napoli continua a premere e guadagna due corner di fila: sul prosieguo del secondo Di Lorenzo crossa sul secondo palo per Neres, che da ottima posizione colpisce male e sciupa una grande chance. La risposta dell’Udinese è repentina, perché all’11’ Thauvin mette in mezzo una gran palla per Ekkelenkamp, che a sua volta non trova la porta. I bianconeri, dopo una fase di apnea, insistono e si rendono pericolosi proprio con Thauvin, che stavolta prova a fare tutto da solo: la preparazione al tiro però è infelice e la palla sorvola la traversa di Meret. Al 17′ gli azzurri tornano pericolosi con un cross basso di Olivera, servito da Lobotka, che Ehizibue spazza via a fatica. Al 19′ Neres prova a fare tutto da solo: bene lo sfondamento con due avversari saltati, decisamente meno bene una conclusione troppo smorzata che non è neanche precisa. Al 21′ si verifica l’episodio che potenzialmente può spezzare l’equilibrio: Zemura calcia dal limite e Lobotka respinge con il braccio troppo largo per l’arbitro Doveri, che indica il dischetto. Vi si presenta Thauvin, che va alla destra di Meret: quest’ultimo respinge ma non può nulla sul successivo tap-in proprio del numero 10 locale. L’Udinese insiste e al 27′ un cross del solito Zemura su suggerimento di Ekkelenkamp crea non poco panico nella difesa ospite. Sul ribaltamento di fronte Neres va via e mette in mezzo un traversone che, deviato, diventa una minaccia serissima per Sava, che si salva di puro istinto: sul successivo corner svetta Di Lorenzo ma senza precisione. Intanto per Runjaic arriva la prima brutta notizia della serata: Lovric si ferma per un problema fisico ed è costretto a lasciare il campo appannaggio di Atta, che si presenta subito con una bella chiusura su Olivera e poi  con una fallosa su Lobotka, beccandosi pure il giallo. Al 36′ Neres si incarica della battuta di un calcio d’angolo: la palla arriva ad Anguissa, che si coordina ma deve fare i conti con i grandi riflessi di Sava. Sul ribaltamento di fronte anche i friulani guadagnano un giro dalla bandierina che si chiude con un tentativo di Thauvin, stavolta ipnotizzato da Meret. Al 43′ Bijol anticipa Lukaku, cercato da un traversone di Politano: la sfera diventa buona per Olivera, che impegna Sava con una botta troppo centrale per creare problemi. Il portiere di casa, nel primo dei 3′ di recupero, legge alla perfezione il suggerimento di Lukaku per Neres dopo una brutta palla persa da Zemura, prima di intercettare un cross tagliato di Politano, finisce il primo tempo e le squadre vanno a riposo con l’Udinese in vantaggio.

Squadre di nuovo in campo, ed al 50′ il Napoli pareggia grazie a Lukaku, che va via di potenza tra Bijol Giannetti sul suggerimento in profondità di McTominay e davanti a Sava non sbaglia. Comincia di fatto un’altra partita, che al 55′ vede Politano chiudere troppo la conclusione dal limite e l’Udinese in generale chiudersi troppo dietro. Al 60′ un cross tagliato del solito Politano viene sfiorato prima da Lukaku e poi da McTominay: dall’altro lato mette in mezzo Neres Giannetti si rifugia in corner, non senza brividi. Al 66′ Neres penetra in area e prova a servire Lukaku, anticipato all’ultimo da BijolEhizibue, saltato di netto anche nella precedente occasione, sta soffrendo molto il brasiliano e così Runjaic decide di sostituirlo con Kamara. In realtà, cambia poco, perché il Napoli continua a spingere e sfondare spesso da quella corsia: l’ennesimo cross di Neres frutta l’ennesimo corner grazie a una deviazione di Giannetti, che poi al 76′ tocca ancora la palla ma la manda alle spalle di Sava dopo un’azione tambureggiante proprio di NeresConte cambia: fuori Lukaku e dentro Simeone. A cambiare è anche il tabellino, perché all’81’ Anguissa cala il tris con una penetrazioe per vie centrali su spizzata proprio del Cholito, a sua volta cercato da un lancio dalle retrovie di LobotkaRunjaic si gioca il tutto per tutto togliendo GiannettiEkkelenkamp Zemura e inserendo BravoAbankwah Modesto, mentre dalla panchina azzurra si alzano Raspadori, Gilmour Ngonge, che rimpiazzano NeresLobotka PolitanoDoveri assegna 4′ di recupero che diventano pure garbage time per una partita che ha già detto quello che doveva dire: l’Udinese si illude ma poi nella ripresa crolla sotto i colpi di un Napoli che rialza così la testa dopo le due battute d’arresto di fila contro la Lazio.

Insomma è stata un settimana difficile per Antonio Conte, trovatosi sotto attacco dopo aver perso la vetta forse immeritatamente: il suo è un laboratorio in pieno work in progress, su una squadra che ne è uscita distrutta dalla passata stagione ma proprio per questo argilla fresca da plasmare a piacimento del tecnico. Un lavoro che va fatto per step, lavorando prima sulle certezze e sulla sicurezze da ritrovare e poi costruirci sopra sofisticatezze tattiche utili in fase offensiva. I risultati però sono sovrani, per cui ecco che Udine diventa un crocevia fondamentale;

Ma altrettanto fondamentale  lo è stato David Neres: un calciatore che rappresenta l’unico vero appunto da muovere al tecnico salentino, reo si averlo utilizzato meno di quanto avrebbe meritato, ma che stavolta rilancia la sua candidatura ad un posto stabile negli undici azzurri. Una gara in cui il brasiliano ha messo un mostra il suo repertorio di finte ed accelerazioni, ma soprattutto una caparbietà inscalfibile premiata dalla sfortunata deviazione di Giannetti che è valsa il sorpasso, ma che rappresenta la ciliegina sulla torta di una prestazione solida e brillante, che avrebbe meritato il gol.

Vogliamo insomma dire che è la partita di Neres? si indubbiamente, ma anche di Lukaku: il centravanti belga, tra i più chiacchierati dopo la sconfitta di domenica, anche oggi è sembrato a tratti eclissarsi tra le maglie bianconere degli avversari, irraggiungibile sia per i cross di Neres che per la manovra centrale. Poi però arriva il filtrante coi giri giusti di McTominay e te lo ritrovi lì, magari privo dell’agilità dei tempi migliori ma ineluttabile come allora, che procede con falcate pesanti verso la porta a ricaricarsi sulle spalle un Napoli bisognoso della scossa che avrebbe cambiato la partita. Il belga è così, prendere o lasciare.

Il tecnico azzurro Conte, ai microfoni del dopo-partita, non ha nascosto la soddisfazione per una vittoria pesantissima, ed ha cosi commentato: “Il risultato può confondere, ma la verità è che noi abbiamo dominato dal primo minuto. Quindi, non è successo nulla di che tra primo e secondo tempo, perché la gara l’abbiamo disputata con personalità dall’inizio, battendo sempre la strada giusta pur dopo aver subito un gol casuale”. Merito anche di un Neres che ha risposto subito presente alla prima gara da supplente di Kvaratskhelia, che potrebbe averne fino a fine anno. “Si allena da tanto tempo e bene e quindi ero tranquillo del suo apporto in entrambe le fasi. Per noi oggi è un giocatore importante, ma è ancora più importante il collettivo. Stiamo lavorando tanto – continua Conte – e io ho la fortuna di avere a disposizione ragazzi molto applicati. Abbiamo iniziato mesi fa un percorso lungo e complesso che solo tramite la fatica possiamo provare ad accorciare, andando avanti per la nostra strada, senza pensare agli altri. L’esempio è la partita di oggi: nessuno ti regala nulla e quello che vuoi devi andartelo a prendere”.

Le pagelle:

UDINESE

Sava 6 – Prova attenta, reattiva e decisa. Esce con convinzione e tra i pali è un gatto. Incolpevole sui tre gol subiti.

Kristensen 5 – Soffre parecchio la rapidità di Neres. Non era una gara facile per lui oggi.

Bijol 6 – Annulla letteralmente Lukaku nell’uno contro uno. Nella ripresa il Napoli alza la qualità e i suoi compagni fanno fatica a stargli dietro.

Giannetti 4 – Una prova attenta nei primi 45 minuti, poi la disattenzione difensiva e l’autorete che costano carissimo all’Udinese. Errori determinanti per il risultato finale. Iker Bravo (dall’83’) s.v. – Entra a gara chiusa.

Ehizibue 5 – Neres lo vede poco, offensivamente accompagna poco e male. Kamara (dal 69′) 5,5 – Non si è notato il suo ingresso in campo.

Lovric 6 – In marcatura su McTominay si comporta bene, sfortunatissimo ad avere un problema muscolare. Atta (dal 34′) 6 – Prova importante in mezzo al campo, più di quantità che di qualità

Karlstrom 6 – Ordine e regia. Solita prestazione nell’ombra ma fondamentale.

Ekkelenkamp 6,5 – Tuttocampista. Svaria in entrambe le fasi e porta qualità nel possesso bianconero. Sempre più in crescita l’ex Ajax. Abankwah (dall’83’) 6 – Mette quantità in poco tempo.

Zemura 6,5 – Il miglior esterno dell’Udinese a disposizione di Runjaic. Difensivamente deve migliorare ancora tanto ma in fase offensiva sta cominciando a diventare un fattore. Determinante il suo cross che ha causato il calcio di rigore in favore dei friulani. Rui Modesto (dall’83’) s.v. – Entra a gara chiusa.

Thauvin 7 – Ritrova il gol e fiducia. Chiave nel permettere l’uscita palla all’Udinese e di difficile lettura per la difesa del Napoli visti i suoi continui movimenti tra le linee.

Lucca 6,5 – Solo contro due si comporta egregiamente pulendo diversi palloni per i compagni e facendo salire la squadra. Gli è mancato solo il gol ma non ha avuto grandi occasioni a disposizione.

All. Runjaic 6,5 – In emergenza piena (alla quale si aggiunge lo stop di Lovric) mette in campo un’Udinese attenta, aggressiva e che mostra tanto carattere. Solo gli errori individuali di Giannetti negano la vittoria ai friulani ma la strada è quella giusta.

NAPOLI

Alex MERET 7 – Bravo a intuire la direzione del rigore. Non può nulla sulla successiva respinta.
Giovanni DI LORENZO 6,5 – Il Napoli ci prova più a sinistra con Neres che dal suo lato con Politano. Quando vanno a destra, però, Di Lorenzo conferma di essere una costante del Napoli in questa stagione.
Amir RRAHMANI 6 – Fa il suo al centro della difesa, contenendo bene un cliente dalla grande fisicità come Lucca.
Alessandro BUONGIORNO 6 – Qualche sbavatura di troppo rispetto ai soliti standard. Su tutte una palla persa che Thauvin calcia malissimo in 3 contro 2. Si sono viste sue giornate più ‘precise’, al di là del risultato finale.
Mathias OLIVERA 6,5 – Ci prova con qualche galoppata, dando una mano a Neres. La sua partita però non brilla clamorosamente, così come non è condizionata da errori.
Frank ZAMBO-ANGUISSA 7 – Uno dei migliori del Napoli, anche in un primo tempo complicato dal punto di vista del punteggio. Sfiora il gol nei primi 45, aggiunge la solita intensità in mezzo al campo e conclude con il sigillo che regala ai suoi l’ufficialità dei 3 punti.
Stanislav LOBOTKA 7,5 – Paga la tassa ‘braccio leggermente largo’ che gli centra in pieno il buon Zemura. Al di là di questo, comunque, una partita sicuramente positiva in mezzo al campo. Dall’89’ Billy GILMOUR – sv.
Scott McTOMINAY 6,5 – Lo scozzese fatica a lungo per trovare il varco tra le maglie strette della difesa dell’Udinese, soprattutto nel primo tempo. Poi però manda in porta Lukaku con un pallone delizioso che, di fatto, cambia la partita.
Matteo POLITANO 6,5 – Dal punto di vista offensivo combina poco, ma la partita è davvero molto generosa. Fino alla fine, infatti, si rivede in ogni ripiegamento dietro che Conte gli chiede. Dall’85’ Cyril NGONGE – sv.
Romelu LUKAKU 7,5 – A lungo è una partita complicatissima, con la difesa dell’Udinese che gli prende le misure e non gli dà spazio. Ha però il grande merito di lanciarsi nel varco giusto e rimettere sui binari un Napoli che rischiava di sbandare ancora. Fisicità strabordante su cui Giannetti fa una figuraccia. Dall’80’ Giovanni SIMEONE 6,5 – Entra e mette lì l’assist per Anguissa che mette in ghiaccio la gara.
David NERES 8 – Si mangia una ghiotta occasione, la prima della gara, sullo 0-0, mettendo fuori da posizione comoda un pallone colpito di polpaccio. Poi, però, non si perde d’animo, restando a lungo l’unico faro nel Napoli anche in un primo tempo complicato dove è stato l’unico a provare a creare qualcosa. Il gol finale – fortunoso – è solo un premio alla dedizione. Dall’85’ Giacomo RASPADORI – sv.
All. Antonio CONTE 7,5 – È un Napoli che vince ma non convince del tutto. Nel primo tempo sbatte su un’Udinese ordinata. Nella ripresa attende a lungo prima di cambiare qualcosa; ed è solo un guizzo anche un po’ fortunoso di Neres che lo rimette in piedi. Insomma, resta la sensazione di una squadra che potrebbe giocare un po’ meglio e fare qualcosa in più. Per il momento però vince. E finché vince, lo sappiamo, per Conte, tutte queste parole sono solo rumore.
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