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Serie A, Juventus-Napoli è pari a Torino, solido Napoli ma steccano gli attaccanti

Serie A, Juventus-Napoli è pari a Torino, solido Napoli ma steccano gli attaccanti

22 Settembre 2024 0 Di Claudio Greco

JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Kalulu, Bremer (C), Cambiaso; Locatelli, McKennie (79′ Thuram); Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic (45′ Weah). All. Thiago Motta. A disp. Perin, Pinsoglio, Gatti, Danilo, Adzic, Fagioli, Douglas Luiz, Cabal, Rouhi, Mbangula

NAPOLI (4-3-3): Meret (35′ Caprile); Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano (71′ Folorunsho), Anguissa, Lobotka (86′ Gilmour), McTominay, Olivera; Kvaratskhelia (71′ Neres), Lukaku (71′ Simeone). All. Conte. A disp. Contini, Juan Jesus, Marin, Zerbin, Ngonge, Mazzocchi, Spinazzola, Raspadori.

Arbitro: Doveri

Assistenti: Scatragli – Moro; Quarto ufficiale: Giua; VAR: Marini; AVAR: La Penna

Motta sceglie Savona, visto che Gatti non è al meglio, e sposta Kalulu al centro. Confermati McKennie e Locatelli. Conte invece cambia e inizialmente prova un 4-2-3-1 con il neo acquisto McTominay da mezz’ala. Dopo una fase iniziale di studio reciproco, prima la Juventus va al tiro con McKennie (deviato in corner) e al 28′ il Napoli si rende pericoloso con McTominay: percussione centrale e tiro, ben respinto da Di Gregorio. La Juventus fatica ad innescare il suo tridente, la partita rimane equilibrata e nel recupero del primo tempo, il Napoli va ancora vicino al gol: punizione da destra tagliata col mancino da Politano, non tocca nessuno e Di Gregorio compie un gran intervento, salvando i bianconeri, finisce in buona sostanza il primo tempo e squadre al riposo sullo 0-0.

Dopo lo 0-0 della prima frazione di gioco, nella ripresa Motta compie la prima scelta coraggiosa, toglie Vlahovic e inserisce Weah, Ma la prima chance della ripresa è di Politano, che si allarga da destra e calcia alto col mancino. I minuti scorrono, l’equilibrio rimane immutato, i bianconeri non riescono a rendersi pericolosi e il Napoli non trova modo di mettere in moto Lukaku. Al 70′ grande discesa di Cambiaso, che salta due uomini e serve Koopmeiners, che col destro calcia alto. Conte cambia tutto il tridente al 73′, Motta a 10 dalla fine inserisce Thuram per McKennie. Ma nonostante tutto la partita rimane bloccata, con pochi rischi, poche occasioni e pochi brividi. Non accade più nulla, termina 0-0 a Torino e la Juventus ottiene il terzo pareggio consecutivo.

Dunque un Napoli difensivista? no, non diremo ma di certo, il Napoli stesso ha dimostrato grande compattezza in campo, un elemento essenziale per affrontare una squadra forte come la JUVENTUS. La prestazione difensiva, sia a livello di individualità che di collettivo, ha giocato un ruolo fondamentale nel corso dell’intero incontro. La capacità di mantenere la calma e organizzarsi bene in fase difensiva è considerata una delle chiavi del successo nel calcio di questi tempi e questo, Conte lo sa bene.

Volendo analizzare invece, il duello che era il più atteso, ovvero quello tra Lukaku e Vlhaovic possiamo dire alla fine, che sia l’uno che l’altro escono bocciati dal big match per giunta entrambi sostituiti. Vlahovic ha giocato un bruttissimo primo tempo nel quale non è mai riuscito ad addomesticare i molteplici palloni che gli arrivavano in area, finendo per restare in spogliatoio anche dopo l’intervallo. Lukaku invece, per quanto abbia dimostrato un ottimo spirito di sacrificio supportando più volte la difesa, non ha procurato alcuno spavento verso la porta avversaria. Morale: zero tiri per entrambi, anche per questo il pareggio a reti bianche è parso inevitabile. Il serbo rimane sempre più un caso, capace di timbrare solo contro il Verona (doppietta) nelle prime sei partite in un ruolo in cui la Juve al momento non ha a disposizione sostituti “naturali” (nel secondo tempo Thiago Motta ha impiegato Weah come punta). Per il belga, in gol alle prime due con la maglia del Napoli, l’ennesima prova di quanto faccia fatica a incidere nelle partite importanti e nei momenti della verità.

Insomma archiviata questa sfida, sulla Juventus si può dire, che il terzo 0-0 consecutivo potrebbe far storcere il naso a molti tifosi, appassionati e addetti ai lavori sull’impronta iniziale di Thiago Motta dal momento del suo arrivo in estate alla Continassa, soprattutto dopo lo scintillante avvio. Ma la storia è ciclica e ci rivela che il “Mottismo” si vede anche in questo oltre agli aspetti tattici: persino con il Bologna a settembre 2023 il tecnico italo-brasiliano infilò tre pareggi a reti bianche tra la quarta e la sesta giornata (tra cui, coincidenza del caso, proprio uno 0-0 contro il Napoli alla quinta) prima del miracolo sportivo. Cosa può significare? Che il campionato è ancora molto lungo e probabilmente Thiago Motta si sia voluto concentrare principalmente sulla fase difensiva all’inizio, uno dei capisaldi del suo gioco. Le soluzioni offensive a disposizione dei bianconeri non mancano oltre a Vlahovic, ma va anche ricordato che due di queste – del calibro di Koopmeiners e Nico Gonzalez – sono arrivate solamente in chiusura di mercato.

Mentre sulla sponda Napoli, senz’altro le dichiarazioni di Antonio Conte offrono uno spaccato interessante sulle dinamiche interne di una squadra in crescita e sul come affrontare le sfide nel campionato di Serie A. Con una fase difensiva solida e nuovi innesti strategici, insomma il NAPOLI si prepara ad affrontare i prossimi incontri con maggiore determinazione, pur non perdendo di vista il fatto che questa squadra lascia intravedere un carattere in campo, determinato e grintoso a tratti, dando anche spazio a lampi improvvisi di attacco alla profondità e non solo.

Infatti tuttavia, la prestazione della squadra è stata coadiuvata da dati oggettivi, come il numero di occasioni create e la gestione del possesso palla, unque di conseguenza la composizione della squadra e le scelte tattiche del tecnico si sono dimostrate efficaci.

Lo stesso Conte poi, potrà contare anche su Folorunsho, entrato in campo il quale ha avuto un impatto positivo nel rafforzare la squadra. La presenza di Folorunsho infatti ha rappresentato un valore aggiunto per il centrocampo del NAPOLI, fornendo supporto sia in fase di costruzione che in quella di recupero palla. Dunque L’avere capacità di avere risorse fresche e motivate in organico giova al morale del gruppo e alla competitività nella lotta per il vertice della classifica.

Tra l’altro questo discorso, si può allargare anche ai nuovi acquisti di McTominay e Gilmour. La loro integrazione nel gruppo è vista come un passaggio fondamentale per garantire un ulteriore supporto a una squadra già competitiva. Questi nuovi arrivi non solo innalzano il livello tecnico e strategico della squadra, ma offrono anche diverse opzioni al tecnico, fondamentale durante una stagione intensa come quella della nostra serie A.

In buona sostanza, fino ad ora si può tranquillamente evidenziare, la continuità di risultati del Napoli, che si conferma come una squadra organizzata e ben messa in campo. L’assenza di rischi evidenti da parte della difesa azzurra è un fattore da considerare, specialmente in un match di enorme importanza come quello disputato a Torino. Thiago Motta, pur avendo tentato di imporre il gioco, non è riuscito a trovare le giuste chiavi per scardinare la compatta difesa del Napoli.

E come detto prima, in questo contesto, spiccano le prestazioni individuali di McTominay, noto per la sua capacità di spezzare le partite, lo Scozzese ha dimostrato di essere un elemento di spessore, capace di scompaginare le difese avversarie. Allo stesso modo, l’entrata in campo di Neres ha cambiato l’andamento della gara; il suo impatto è stato paragonato a una “rivoluzione” per l’atteggiamento di Cambiaso, enfatizzando l’importanza delle sostituzioni e delle letture tattiche durante la partita.

Le Pagelle:

Di Gregorio 7 – Attento tra i pali e sicuro con la palla tra i piedi. Nel primo tempo disinnesca un destro pericoloso di Mctominay e una punizione velenosa di Politano

Savona 6 – Dalla sua parte c’è Kvara da marcare e nel primo tempo sceglie di rimanere basso a protezione della corsia. Spinge poco, d’accordo, ma non rischia nemmeno. Più coraggioso e intraprendente nella ripresa quando guadagna metri e si propone andando al cross in un paio di occasioni

Kalulu 6,5 – Con Gatti acciaccato, Motta lo preferisce a Danilo al centro della difesa e lui risponde ancora presente dopo la buona prova in Champions da terzino destro. Un jolly prezioso dal rendimento assicurato. Attento in marcatura, nelle chiusure e preciso nell’impostazione da dietro

Bremer 7,5 – si prende cura di Lukaku battagliando su ogni palla, trovando spesso l’anticipo e leggendo bene le situazioni. Domina al centro della difesa e guida il reparto con personalità e sicurezza. Buona l’intesa di Kalulu

Cambiaso 6,5 – Parte a sinistra, ma in fase di costruzione taglia il campo e si accentra cercando di dare imprevedibilità alla manovra e di creare spazio per Koopmeiners. Nel primo tempo è il più attivo dei bianconeri, poi abbassa i giri ma resta sempre nel vivo del gioco e lucido

Locatelli 6 – Come da copione si posiziona davanti alla difesa per dare ordine ed equilibrio. In fase di impostazione arretra a cercar palla per avviare la manovra, ma non verticalizza e il gioco bianconero è troppo lento e prevedibile. In fase di non possesso deve fare i conti con Mctominay e a volte va in affanno nell’uno contro uno. Mezzo voto in più per la bella chiusura su Politano nella ripresa e per l’atteggiamento da “battaglia” fino all’ultimo

Gonzalez 5 – Poco ispirato e un po’ disordinato, fatica a spingere e a fare la differenza nell’uno contro uno con Olivera. Aiuta Savona nei raddoppi su Kvara, ma non brilla quando c’è da attaccare lo spazio

McKennie 6 – Lavora sporco sulla linea a quattro alle spalle di Vlahovic cercando di schermare Lobotka e di attaccare la profondità sui cross e sulle verticalizzazioni. Nel primo tempo si fa trovare in area in un paio di occasioni, ma non trova il guizzo vincente. Nella ripresa si vede meno (34′ st Thuram – entra nel finale per dare fisicità in mediana)

Koopmeiners 6 – Staziona sulla parte sinistra del campo cercando la posizione giusta tra le linee per farsi trovare dai compagni. Si propone molto, ma non riesce a far saltare il banco con le sue giocate. Nel primo tempo ci prova di testa, nella ripresa poi non inquadra la porta da buona posizione

Yildiz  5,5 – Si piazza a sinistra cercando di allargare le maglie della difesa azzurra con le sue incursioni palla al piede. Nel primo tempo Di Lorenzo in prima battuta e Anguissa e Politano in raddoppio però sono complicati da saltare ed è costretto a concentrarsi sui cross dalla trequarti. Un po’ meglio nella ripresa, ma comunque poco incisivo. Nel finale spara alle stelle di destro da buona posizione

Vlahovic 5 – Rrahmani gli sta addosso e perde quasi tutti i duelli. Solite difficoltà nel primo controllo e quando c’è da far valere la tecnica nello stretto. Spesso dietro il difensore sui cross, non brilla nemmeno nel gioco aereo. A metà del primo tempo innesca pericolosamente Mctominay con un passaggio in orizzontale completamente sbagliato. Chiude i primi 45′ senza tiri verso la porta e Motta lo leva nell’intervallo (1′ st Weah 5,5 – Entra al posto di Vlahovic e si posiziona al centro dell’attacco. Più dinamico di Dusan, ma con gli spazi intasati davanti la musica non cambia)

A disp.: Perin, Pinsoglio, Gatti, Danilo, Adzic, Fagioli, Douglas Luiz, Cabal, Rouhi, Mbangula

Thiago Motta 5,5 – Conferma il 4-1-4-1 di Champions cercando di dare continuità tattica alla squadra, ma il Napoli concede pochi spazi e a ritmo basso i bianconeri faticano a verticalizzare e a sfondare. Coraggioso a cambiare Vlahovic nell’intervallo, ma manca ancora un piano B da usare contro le squadre chiuse

Napoli:

Meret 6 – Esce dalla gara per un fastidio muscolare. Dal 36’ Caprile 6 – Mai impegnato.

Di Lorenzo 7 – Due belle chiusure su traversoni arrivati dalla destra. Ammirevole nella sfida col talento turco Yildiz. Prova da capitano.

Rrrahmani 7 – Gioca una gara di grande pulizia, compiendo tanti interventi anche molto importanti. In grande ripresa.

Buongiorno 7 – Sempre attento, con fisicità e lucidità nel gestire le situazioni delicate. Molto solido e con una crescente intesa con i compagni di reparto.

Olivera 5,5 – Da una bella chiusura su Nico Gonzalez parte la prima occasione interessante per il Napoli. Bravo e reattivo anche su un cross velenoso di Yildiz. Sbaglia qualche appoggio di troppo nel secondo tempo.

Lobotka 6 – Inizia in sordina ma cresce col passare dei minuti, senza però riuscire a trovare la giusta continuità. Gilmour sv

Anguissa 6,5 – Guida la pressione del Napoli, con applicazione ed ordine. Fino alla fine a dirigere le operazioni da leader ritrovato.

McTominay 7 – Si piazza in mediana e fa valere il suo passo. Recupera palloni interessanti e va vicino al gol al 29’ con un destro da fuori.

Kvaratskhelia 6 – Gioca tanti palloni, cercando sempre lo spazio per andare alla conclusione. Viene tenuto a bada e alla fine Conte lo sostituisce. Dal 71’ Folorunsho 5,5 Perde un pallino sanguinoso nel finale e sbaglia alcune scelte in fase offensiva.

Politano 7 – Si sacrifica molto, senza risparmiare anche interventi ruvidi. Nel finale del primo tempo sfiora il gol con una punizione velenosa. Grande giocata ad inizio ripresa con un Coast to Coast che avrebbe meritato maggiore fortuna. Esemplare per il sacrificio in fase di non possesso. Dal 71’ David Neres 6,5 Mette vivacità alla squadra nel finale.

Lukaku 5 – Poco lucido nel gestire un bel pallone che gli arriva in area Juve da McTominay. Lotta con Bremer, che gli lascia davvero poco spazio. Non difetta nell’impegno, ma perde il duello col centrale brasiliano della Juve. Dal 71’ Simeone 5,5 Fatica anche lui con Bremer e sbaglia nel non servire Neres, in profondità su un’azione di contropiede del Napoli

Conte 7 – Spiazza tutti, e pure Motta, col cambio modulo che non dà riferimenti alla Juve. Nella ripresa la Juve cresce, ma il suo Napoli sa lottare.

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