Serie A, l’Atalanta vince al Maradona ma Conte non fa drammi
03 Novembre 20249’, 31’ Lookman, 90+2′ Retegui
NAPOLI (4-3-3):
Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera (76’ Spinazzola); Anguissa, Gilmour (61’ Raspadori), McTominay; Politano (61’ Ngonge), Lukaku (76’ Simeone), Kvaratskhelia (70’ Neres).
A disp. Caprile, Contini, Juan Jesus, Mazzocchi, Marin, Zerbin.
All. Conte
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac (70’ Kossounou); Zappacosta (82’ Bellanova), de Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic (82’ Brescianini); De Ketelaere (76’ Retegui), Lookman (76’ Samardzic).
A disp. Rui Patricio, Rossi, Palestra, Godfrey, Toloi, Cuadrado, Sulemana, Zaniolo
All. Gasperini
Arbitro: Daniele Doveri di Roma 1
Assistenti Marco Scatragli di Arezzo e Davide Moro di Schio
IV ufficiale Livio Marinelli di Tivoli
V.A.R. Michael Fabbri di Ravenna
A.V.A.R. Davide Massa di Imperia
NOTE: Ammoniti: Kolasinac (A), Retegui (A), Mazzocchi (N), Djimsiti (A)
Recupero: 1′; 4′
Non era di certo uno scontro scudetto, ma al Maradona si giocava una sfida importante per il prosieguo della stagione. Il Napoli capolista vuoleva proseguire la propria marcia in testa alla classifica, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini aveva invece un solo obiettivo preciso, quello di inanellare la quinta vittoria consecutiva e dare continuità a un buon periodo. Diverse sorprese in casa nerazzurra, Mate Retegui – autore di 10 reti in 10 gare -, non era tra i titolari ma e’ partito dalla panchina: De Ketelaere e Lookman si sono posizionati in attacco con Pasalic sulla trequarti. Confermato invece Zappacosta sulla destra che ha vinto il ballottaggio con Bellanova. Solito 4-3-3 per Antonio Conte, Romelu Lukaku supportato da Politano e Kvaratskhelia. Assente invece Florunsho a causa di un risentimento muscolare. Rrahmani e Buongiorno davanti a Meret, in mezzo al campo Anguissa, Gilmour e McTominay che hanno tentato di dirigere le operazioni, ma andiamo alla gara che vede subito tanta intensità al ‘Maradona’, dove l’Atalanta prova a fare la partita, dovendo però fare i conti con l’attenta organizzazione di gioco del Napoli che contiene gli attacchi orobici e prova a pungere in ripartenza. La prima occasione è proprio di marca azzurra: all’ottavo minuto cross morbido dalla trequarti di Di Lorenzo che trova Lukaku, il belga ci prova di testa ma Carnesecchi blocca senza problemi. Un minuto dopo si affaccia in attacco l’Atalanta che alla prima occasione passa in vantaggio: cross dalla sinistra, Olivera allontana ma l’azione viene alimentata da De Ketelaere che di testa trova Lookman, bravo a battere Meret da posizione leggermente defilata.
Il Napoli non si disunisce e va subito vicino al pari: ci prova Scott McTominay che dal limite dell’area calcia verso la porta, ma la sua conclusione si stampa sul palo alla sinistra di Carnesecchi. Al 23′ Atalanta di nuovo pericolosa, partendo sempre dalla sinistra con un’azione personale di Lookman che passa tra le maglie della difesa azzurra e serve al centro Pasalic, il cui tiro strozzato (con leggera deviazione di Buongiorno non segnalata dall’arbitro) termina sul fondo. Lookman è autentico protagonista della partita e al 31′ trova il gol del raddoppio: l’attaccante nigeriano batte Meret dalla distanza con un destro potente e angolato dopo una bella giocata di De Ketelaere.
Due minuti dopo ci prova anche De Ketelaere di controbalzo dopo una azione insistita, ma la sfera termina oltre la traversa. Al 40′ il Napoli avrebbe l’occasione per riaprirla dopo un errore di de Roon, ma Lukaku viene murato nuovamente da Hien. Prima dell’intervallo l’Atalanta sfiora addirittura il tris, ancora con una giocata di De Ketelaere che crossa dal limite dell’area e trova Pasalic che sguscia alle spalle di Rrahmani e ci arriva di testa, spedendo però sul fondo, dunque squadre al riposo sul punteggio di 2-0 per gli ospiti.
Riprende la gara, che si apre con un tentativo di Kvaratskhelia che calcia da fuori, provando a replicare il gol di Milano, ma Carnesecchi blocca a terra senza affanni. L’Atalanta risponde al 56′ quando Ederson ruba palla a Anguissa e fa partire l’Atalanta che si distende sulla destra. La palla arriva a Zappacosta che ci prova col diagonale, deviato in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina a calciare è Ederson che trova la risposta ravvicinata di Meret. Poco dopo il portiere azzurro viene trafitto da Kolasinac, partito in evidente posizione di fuorigioco alle spalle di Olivera.
Ci prova da corner anche il Napoli che al 60′ si rende pericoloso con una incornata di Rrahmani che da posizione laterale spedisce la sfera sul fondo. Superata l’ora di gioco, Conte prova a cambiare la partita puntando sul 4-2-4, con Ngonge e Raspadori a sostituire Gilmour e Politano. Proprio da un calcio di punizione procurato da Ngonge il Napoli sfiora il gol con il colpo di testa di Buongiorno, ma Carnesecchi è attento e salva il risultato. Atalanta a un passo dal 3-0 al 75′, al termine di una ripartenza guidata da Kossounou che arriva al limite dell’area, tocca per Pasalic che apre verso Lookman il quale calcia di potenza sfiorando l’incrocio.
Nuova chance per il Napoli all’80’ con l’imbucata di Di Lorenzo per Ngonge che sterza e calcia, ma il suo tiro viene sporcato da De Roon e poi bloccato da Carnesecchi. L’ex Verona ci prova anche di testa su un cross di Spinazzola all’86’, ma la sfera termina oltre la traversa. In pieno recupero, però, arriva il tris dell’Atalanta: a calarlo è Retegui che da subentrato gira in porta un pallone delizioso servitogli da Bellanova.
Dunque finisce la gara ed e’ l’Atalanta ad aggiudicarsi il lunch match del ‘Maradona‘ dove la squadra di Gasperini si impone sul Napoli di Conte. Decisivo Ademola Lookman, autore di una doppietta e di una prestazione sontuosa. Sugli scudi anche De Ketelaere, protagonista con due assist per l’attaccante nigeriano. Nel finale gioia anche per Retegui che da subentrato realizza la rete del 3-0.
Nel frattempo a fine Gara, Antonio Conte infatti ha chiarito di non aver nulla da rimproverare ai suoi per una sconfitta arrivata con una squadra che in questo momento è molto più avanti nel percorso rispetto al suo Napoli.
“Penso che la squadra abbia performato nella giusta maniera, ci sono situazioni, episodi che hanno fatto la differenza in cui possiamo fare di più. Però niente da dire dal punto di vista dell’impegno. Abbiamo dovuto fare gara in cui abbiamo giocato alti, di pressione, abbiamo speso tanto a livello di energie, c’è poco da rimproverare ai ragazzi – ha difatti detto il leccese nel post-gara –. Finora abbiamo fatto non bene ma benissimo. L’Atalanta è una squadra che in questo momento è più forte rispetto a noi, non lo dicevo per mettere le mani avanti, ma solo perché analizzo e valuto le situazioni, una squadra che da tanta anni sta facendo un percorso, gioca sempre in Champions, ha vinto l’Europa League battendo l’imbattuto Leverkusen, ha una rosa strutturata in maniera tale che deve far paura a tutti, con un ottimo allenatore – ha quindi proseguito il tecnico dei partenopei.
Dobbiamo prendere questo tipo di partite, prenderle, valutarle, fanno parte di un percorso. Loro in Champions, noi decimi, sono già strutturati in tutto e per tutto. Con un allenatore che è lì da tanti anni, ogni anno mettono sempre mattoni. Non ci dobbiamo vergognare se pensiamo che in questo momento possono essere un punto di riferimento per noi” ha quindi chiosato Antonio Conte cercando di mantenere quell’equilibrio nelle considerazioni mostrato anche nel momento in cui il suo Napoli sembrava essere in grado di ammazzare il campionato.
Insomma il Napoli si fa fregare dall’Atalanta la chiave dell’Escape Rom, tanto tuonò che piovve, e i momenti bui paventati da mister Conte, alla fine sono arrivati, anche, se la giornata era di una luce accecante.
Le Pagelle:
Alex MERET 5 – Ha colpe marginali su tutti i gol: il primo lo prende sul suo palo, sul secondo spinge poco con le gambe e si muove tardi in occasione del tiro di Lookman. Infine, l’azione che si conclude con la rete di Retegui nasce da un suo rinvio errato.
ATALANTA (3-4-2-1):