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Serie A, un Napoli a due volti perde al Maradona contro la Lazio.

Serie A, un Napoli a due volti perde al Maradona contro la Lazio.

03 Settembre 2023 0 Di Claudio Greco

Formazione NAPOLI (4-3-3): Meret – Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera – Anguissa, Lobotka, Zielinski – Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. In Panchina Contini, Idasiak, Zanoli, Natan, Ostigard, Mario Rui, Cajuste, Elmas, Gaetano, Zerbin, Raspadori, Simeone, Lindstrom. All. R. Garsia

Formazione LAZIO (4-3-3): Provedel – Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj – Kamada, Cataldi, Luis Alberto – Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. In Panchina Sepe, Mandas, Patric, Gila, Pellegrini, Lazzari, Rovella, Vecino, Guendouzi, Basic, Isaksen, Pedro, Castellanos All. M. Sarri

Il Napoli di Garsia parte in avanti con il tridente composto da Osimhen, Kvaratskhelia e Politano. Lobotka davanti alla difesa, Anguissa e Zielinski ai suoi lati. In panchina il nuovo arrivato Lindstrom, la Lazio invece schiera Immobile,Felipe Anderson,Zaccagni in attacco, Cataldi in regia, Hysaj e Marusic i terzini, confermato Kamada mentre Guendouzi parte dalla panchina.

Parte la Gara, e al minuto 3′ prima occasione Napoli con  Kvaratskhelia che entra in area e conclude di destro, tiro deviato, con il pallone fuori di poco.

Il Napoli cerca di avere il pallino del gioco, creando 2 buone occasioni, con Zielinski e Kvaratskelia, ma a sbloccare il risultato sono però gli ospiti, che al 15′con uno  splendido colpo di tacco di Luis Alberto su assist di Felipe Anderson per lo 0-1 biancoceleste.

Il Napoli reagisce e trova subito il pari al 17′con un  tiro di Zielinski deviato che beffa Provedel.

Nella ripresa la Lazio prende il controllo del gioco e al 60′ torna avanti con un gran sinistro da fuori di Kamada, ma a dire il vero la squadra di Sarri va più volte vicina al 3 a 0.

Per i biancocelesti anche due gol annullati nel secondo tempo a Zaccagni e il neoacquisto Guandouzi. Rudi Garcia fallisce il primo importante test in campionato e i campioni d’Italia non riescono ad agganciare il Milan a punteggio pieno. Sarri invece trova i primi tre punti e lo fa su un campo molto pesante.

La Lazio vince per la seconda volta in sei mesi al ‘Maradona’ e impone al Napoli campione d’Italia in carica il primo stop stagionale. I biancocelesti vincono 2-1 e conquistano i primi tre punti del loro campionato. Alla mezz’ora sblocca Luis Alberto di tacco, immediato arriva il pareggio grazie a un tiro deviato di Zielinski. A inizio ripresa Kamada riporta avanti i biancocelesti su un’altra giocata d’alta scuola del ‘mago’ spagnolo. A segno anche Zaccagni e Guendouzi ma il Var li annulla entrambi per fuorigioco. Nel finale la squadra di Sarri soffre ma sbanca ancora il ‘Maradona’. In avvio si lascia preferire il Napoli. Come preannunciato da Garcia in conferenza stampa, la Lazio è più attendista, pur rimanendo fedele al suo Dna di palleggio e costruzione dal basso. La formazione azzurra fa la partita, limitando i capitolini nelle ripartenze. Kvaratskhelia, Zielinski, Osimhen: sono almeno tre i rischi corsi da Provedel nel primo quarto di partita, ma il portiere se la cava sempre bene. E alla fine a passare in vantaggio è la Lazio. Alla mezz’ora ci pensa Luis Alberto con una magia, di tacco, su cross basso di Felipe Anderson. E’ un vantaggio che dura poco, pochissimo. Appena due minuti. Perché dall’altro lato è un’altra mezzala a fare la differenza, Zielinski, con un tiro da fuori che s’insacca all’angolino alle spalle di Provedel. Prima dell’intervallo da segnalare uno slalom di Felipe Anderson, un tiro al volo di Olivera alto.

Nella ripresa, come nel primo tempo, pare fare meglio il Napoli all’inizio, con un gran tiro da fuori di Zielinski su cui si supera Provedel. Al 7′ però è di nuovo la Lazio a passare, riportandosi avanti con la prima rete in Serie A di Kamada. Invenzione di Luis Alberto, il giapponese ne beneficia e incrocia un mancino che non dà scampo a Meret. Un gol che manda in bambola il Napoli, che da questo momento fa fatica a riorganizzarsi e a rendersi pericoloso. Garcia prova a inventarsi qualcosa, manda in campo forze fresche, più avanti proverà anche la doppia punta di peso Osimhen-Simeone, ma non riesce mai più a scardinare il muro biancoceleste. Anzi, sono gli uomini di Sarri a farsi preferire e a trovare altri due gol, entrambi annullati: prima Zaccagni, che però è in fuorigioco; poi Guendouzi, ma in un’azione viziata da offside proprio di Zaccagni. Il Napoli non trova soluzioni, non basta neanche l’esordio dell’ultimo arrivato Lindstrom a cambiare le cose. E così, dopo due vittorie su due, Garcia incassa il primo ko dal suo ritorno in Serie A.

Mentre sulla sponda biancoceleste la Lazio strappa come detto, una vittoria corsara, arrivata dopo aver resistito ai colpi iniziali del Napoli e conquistata grazie alla qualità e all’abilità dei propri uomini di punta, che hanno trovato il modo d’infiltrarsi e colpire la marina azzurra. In attesa di vedere la vera Lazio, quella che domina gli avversari con le proprie trame di gioco, Sarri dal canto suo per una volta può godersi e tenersi stretto il pragmatismo per abbandonare l’ultimo posto in classifica. In attesa di preparare la risalita della sua squadra verso posizioni che più le competono.

Per il Napoli invece, come ricordato dopo 5 mesi, i campioni d’Italia cadono nuovamente in casa. Stavolta, rispetto al 4-0 incassato contro il Milan ad aprile, si tratta di una sconfitta con rammarico, vista la dominante prima mezz’ora di gioco e la reazione ineccepibile al primo svantaggio . Nella ripresa invece il Napoli non è riuscito a dominare psicologicamente la partita e a spaventare la Lazio come nel primo tempo, dandole la sensazione di poter colpire in qualsiasi momento con temibile ferocia. La gestione della concentrazione e della mentalità per tutti i 90 minuti può essere la sfida che Garcia dovrà affrontare e su cui dovrà lavorare con i suoi ragazzi, soprattutto quando di fronte ci sono grandi avversarie.

Ricordiamo poi, i due casi da moviola nella ripresa della gara, entrambi nel giro di quattro minuti dove vengono annullate due reti ai biancocelesti, entrambe per fuorigioco ed entrambe dopo una segnalazione del VAR. Pochi dubbi al 67′ quando Guendouzi, all’inizio dell’azione offensiva, è oltre la linea di difesa del Napoli prima del passaggio a Zaccagni: il gol dell’italiano viene dunque immediatamente annullato. Al 71′ invece le parti si invertono, la rete del francese non viene convalidata perché l’arbitro Andrea Colombo, tornato a vedere l’azione al monitor del VAR, decide che la posizione di Zaccagni – che è oltre la linea difensiva azzurra – nell’azione è attiva. Zaccagni viene considerato così poiché Di Lorenzo, che poi spazzerà verso l’interno dell’area poco prima che il pallone arrivi a Guendouzi, interviene proprio perché stava inseguendo l’esterno laziale nell’incursione in area.

E nel post-partita l’allenatore dei biancocelesti M.Sarri su questi episodi Var ha commentato “I due gol annullati dal VAR potevano crearci delle difficoltà. Abbiamo concesso poco al Napoli, soprattutto nel secondo tempo. Ora serve mantenere questa mentalità con costanza, che è stato un po’ un nostro problema”.

Sulla sponda azzurra invece nel post-gara Mister Garsia ha cosi commentato, “Non buttiamo tutto perché oggi abbiamo perso, odio perdere ma adesso ripartiamo sperando che i miei stiano bene dopo la sosta per le Nazionali. Quando si gioca ogni tre giorni c’è più spazio per tutti, come per Mario Rui e Lindstrom che sono entrati nella ripresa, e così si può migliorare. Difficoltà in fase difensiva? Non è solo una questione dei centrali, ma si difende in undici, dovevamo essere più aggressivi e abbiamo perso alcuni duelli decisivi come sul secondo gol”.

le Pagelle:

Alex MERET 6 – Poche colpe sui gol subiti. Tempismo perfetto invece nell’intervento su Immobile a inizio secondo tempo. Ma impedisce solo per pochi minuti che la Lazio torni, definitivamente, in vantaggio.
Giovanni DI LORENZO 6 – Ha pochi spazi e i partenopei ne risentono, ma ripiega decentemente in fase difensiva salvando il proprio giudizio.
Amir RRAHMANI 5,5 – Il gol di Luis Alberto è frutto di una scarsa intesa col compagno di reparto. Rischia di smarrirsi nei tris annullati.
Juan JESUS 5 – Nell’azione del gol va in raddoppio su Felipe Anderson, lasciando così scoperto Luis Alberto che, spalle alla porta, realizza una magia. Si fa parzialmente perdonare meno di dieci minuti dopo con una deviazione provvidenziale. In pieno recupero fa cilecca a pochi passi dalla porta.
Mathias OLIVERA 5 – Avrebbe una grande occasione a inizio match ma viene imbeccato sorpreso. Non resiste all’arrembante Felipe Anderson.
Dal 66’ Mario RUI 6 – Corregge il tiro in difesa e porta forze fresche davanti, ma inutilmente.
Frank ANGUISSA 5,5 – Inizio grandioso in fase di recupero e di smistamento, ma dopo la ripresa cala vistosamente.
Stanislav LOBOTKA 6 – Ha una delle occasioni potenzialmente più pericolose per portare i partenopei in vantaggio a fine primo tempo, ma esagera con l’altruismo. Per il resto come al solito è pulsante in cabina di regia.
Piotr ZIELINSKI 6 – Con un po’ di fortuna trova la rete e non è l’unica volta in tutto il match cui può essere deleterio dalla media distanza. Ma si porta addosso una grossa croce: perde il contrasto con Felipe Anderson che propizia il secondo e definitivo vantaggio biancoceleste.
Dall’84’ Giovanni SIMEONE 5,5 – Chiamato a entrare da subito in un match agli sgoccioli, una mossa disperata che non funziona.
Matteo POLITANO 5,5 – Tanta presenza sulla destra ma poca sostanza. Impreciso nei cross.
Dal 75’ Jesper LINDSTROM 5,5 – Il neoacquisto dei campioni d’Italia viene gettato nella mischia in una situazione molto poco tranquilla. Pesa troppo il pallone del possibile pareggio calciato da lui in area nel recupero: lo sparacchia alto.
Victor OSIMHEN 5 – Poco preciso nei primi 45 minuti nonostante le numerose opportunità. Si perde nella ripresa, non vede praticamente mai lo specchio. Chiude la partita con cinque tiri e zero in porta. Nervi a fior di pelle a fine partita.
Khvicha KVARATSKHELIA 6,5 – Esordio stagionale da titolare e autore di un primo tempo scoppiettante. Sa come spezzare la difesa, non è cambiato nulla rispetto al Kvara della scorsa stagione. Ma non ha ancora i novanta minuti nelle gambe.
Dal 66’ Giacomo RASPADORI 5,5 – Ha una gran palla nel recupero, ma viene fermato. Non entra in partita.
All. Rudi GARCIA 5,5 – Primo stop per il tecnico francese sulla panchina dei partenopei, fallisce il primo big match. La squadra è impulsiva nel primo tempo, ma accusa il colpo e si disordina dopo aver subito il 2-1. Preoccupano i cambi non impattanti.
Ivan PROVEDEL 6,5 – Ingannato da una sfortunata deviazione di Romagnoli sul gol del momentaneo pari. Compie una prodezza a inizio ripresa su Zielinski.
Adam MARUSIC 7 – Attendista su Kvara, consapevole di non avere scampo nell’uno contro uno. Devia miracolosamente una conclusione al georgiano nei primissimi minuti e smonta Raspadori nel recupero.
Nicolò CASALE 6 – Avvio impacciato, ma recupera progressivamente. Impeccabile nella barricata finale.
Alessio ROMAGNOLI 6,5 – Sfortunato nella deviazione che regala il pareggio al Napoli. Unica sbavatura nei novanta minuti.
Elseid HYSAJ 6,5 – Contiene Di Lorenzo e Politano per tutti e ottanta i minuti in cui gioca, prima di venire richiamato in panchina.
Dall’81’ Luca PELLEGRINI s.v. – Nessun impatto sulla partita, non giudicabile.
Daichi KAMADA 6,5 – Patisce il pressing partenopeo fino all’intervallo, quando è capace di uscirne spesso ma in maniera disordinata. Dopo 170 minuti si rivela in Serie A, trovando la rete con una grandissima diagonale.
Dal 65’ Matteo GUENDOUZI 7 – Presentazione in Serie A che nemmeno i migliori casting di un talent show, una perla di destro che bacia il palo e si insacca. Ma riceve il no dell’arbitro per un fuorigioco precedente non suo, il VAR è un veto.
Danilo CATALDI 6 – Trova fiducia solo nel momento in cui i laziali acquisiscono sicurezze.
Luis ALBERTO 8 – Il Mago tira fuori dal cilindro un tacco meraviglioso nel momento peggiore della Lazio. Riaccende i biancocelesti con un gol da autore. Agita la bacchetta anche nell’azione del secondo gol.
Felipe ANDERSON 7,5 – Raddoppiato, pesca a centro area Luis Alberto regalando l’assist del momentaneo vantaggio. È la miccia che lo accende, vince un contrasto prezioso e fornisce un secondo assist.
Dall’80’ PEDRO s.v. – Scende in campo in un momento in cui la Lazio è impegnata principalmente in difesa, non si può dare una valutazione.
Ciro IMMOBILE 6,5 – Per mezz’ora è costretto a scendere a metà campo per toccare la sfera e inventarsi qualcosa offensivamente per cinquanta metri solo contro una difesa schierata. Scioglie le catene nel secondo tempo.
Dal 93’ Valentin CASTELLANOS s.v. – Entra nel recupero, non giudicabile.
Mattia ZACCAGNI 6 – Si vede solamente da inizio ripresa, ma prima serve un gran filtrante per Immobile e poi rischia di infliggere il colpo del ko agli azzurri (gol poi annullato). I suoi fuorigioco non chiudono il match e rischiano di pesare grosso.
Dal 93’ Gustav ISAKSEN s.v. – Entra nel recupero, non giudicabile.
All. Maurizio SARRI 6,5 – I biancocelesti subiscono nella prima mezz’ora, poi si risvegliano grazie al colpo di bacchetta di Luis Alberto reggendo il confronto contro i campioni d’Italia. Il sarrismo si vede maggiormente nella ripresa. Espugna il Maradona per la seconda volta di fila.
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