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Sesta giornata di Serie A: caos in Juventus-Salernitana

Sesta giornata di Serie A: caos in Juventus-Salernitana

13 Settembre 2022 0 Di Matteo Cefalo

Torna la Serie A, la sesta giornata: turno da dimenticare per gli arbitri, specie in Juve-Salernitana. Comandano Milan, Napoli e Atalanta

Sesta giornata di Serie A, il sabato: Napoli e Inter vincono allo scadere, il Milan passa in dieci al Ferraris

Dopo le gioie e i dolori della Champions League, torna subito in campo la Serie A. Più che per le partite in sé per sé la sesta giornata verrà ricordata per i gravissimi errori arbitrali che l’hanno caratterizzata. Si parte dal gol irregolare di Arnautovic in Bologna-Fiorentina. Passando per tre rigori netti non fischiati in Lecce-Monza, con i brianzoli che conquistano il primo storico punto in massima serie. Fino ad arrivare a Juventus-Salernitana, in cui si registra l’errore arbitrale più clamoroso dell’epoca VAR. A comandare la classifica ci sono, invece, ben tre squadre: Milan e Napoli, che battono Samp e Spezia, e Atalanta, fermata sul pari dalla Cremonese. Tornano a vincere anche Lazio, Roma e Inter.

La sesta giornata di Serie A si apre di sabato con l’anticipo delle 15:00 tra Napoli e Spezia. In avvio il Napoli spinge maggiormente, specie con Kvaratskhelia. Ma Dragowski si oppone al georgiano in più di un’occasione. Gli ospiti, invece, reagiscono con una botta da fuori di Gyasi disinnescata da Meret. Nella ripresa Dragowski dice di no anche ad Anguissa e Zielinski. Mentre Rrahmani salva sulla linea uno scavino di Kiwior, abile nell’approfittare di una sciocchezza di Rui. Ma, proprio quando la gara sembra avviarsi verso lo 0-0 definitivo, i campani sbloccano il risultato. Lozano sfonda sulla destra. E serve Gaetano, che svirgola. Ma il pallone arriva a Raspadori, che fredda Dragowski. All’89’ è 1-0. Il Napoli vince allo scadere una partita complicatissima e vola in testa. Buonissima comunque la prestazione dello Spezia.

Alle 18:00, invece, è tempo di Inter-Torino. A farla da protagonista nel primo tempo è la noia. Da menzionare solo una splendida azione personale di Vlasic, che scarta mezza retroguardia avversaria e calcia. Ma Handanovic è attento. Nella seconda frazione si accende ancora Vlasic. Prima il croato pennella per la testa di Sanabria. Poi si mette in proprio, tirando dalla distanza. Ma il portiere nerazzurro è ancora eccezionale. Poi anche Rodriguez e Radonjic devono arrendersi allo stato di grazia di Handanovic. I meneghini reagiscono con le incornate di Skriniar e Martinez. Ma Milinkovic-Savic e la sfortuna si mettono contro a Inzaghi. All’89’, però, Barella scucchiaia deliziosamente in area per Brozovic. Che anticipa tutti di punta e decide l’incontro. È 1-0. L’Inter si aggrappa al croato e si porta a ridosso del Napoli. Il Toro lascia San Siro con qualche rimpianto.

La sesta giornata di Serie A prosegue alle 20:45 con Sampdoria-Milan. Al 6′  Leao apre per Messias sul secondo palo. Ed è 0-1. Ma i blucerchiati rispondono immediatamente con Djuricic, che svernicia la traversa. Poi il VAR annulla un gol per fuorigioco a De Ketelaere. Mentre Audero mura un tentativo di Giroud. Nella ripresa i rossoneri restano in dieci per un’espulsione di Leao. E la Samp ne approfitta subito, pareggiando con un colpo di testa di Djuricic. Però, proprio quando l’inerzia sembra essere tutta a favore dei genovesi, Villar tocca con la mano in area. E Giroud non fallisce il conseguente rigore. Poi Maignan e il palo salvano per ben tre volte gli ospiti in una sola azione. E così finisce 1-2. Il Milan stringe i denti e aggancia il Napoli in vetta. La Samp naviga in acque cattivissime.

Sesta giornata di Serie A, la domenica: la Cremonese ferma l’Atalanta nel derby lombardo, Bologna e Udinese ribaltano Fiorentina e Sassuolo, primo punto in A per il Monza

La domenica della sesta giornata di Serie A si apre alle 12:30 col derby lombardo tra Atalanta e Cremonese. Muriel impegna per primo gli ospiti, chiamando Radu alla parata. Ma i grigiorossi rispondono. Prima con Dessers, respinto dalla difesa. Poi con Escalante. Ma Musso vola e gli nega la gioia del gol. Analogamente fa la sua controparte avversaria su una sberla da fuori di Koopmeiners. Nella ripresa lo stesso olandese porta in vantaggio i suoi da punizione. Ma Okoli devia la palla con la mano in area. E quindi il VAR annulla. Ma poi il gol arriva lo stesso, con Koopmeiners che pennella per l’incornata perfetta di Demiral. Al 78′, però, Musso non trattiene una conclusione di Ascacibar. E sulla ribattuta Valeri fissa il risultato sull’1-1. L’Atalanta spreca, ma resta comunque in testa con Milan e Napoli. Secondo risultato utile consecutivo per la Cremonese.

La sesta giornata di Serie A continua alle 15:00 con Bologna-Fiorentina. Esonerato Mihajlovic, sulla panchina dei felsinei si siede l’allenatore ad interim Vigiani, prima dell’insediamento di Thiago Motta. Ma sul campo è la viola a pungere per prima, con Quarta che chiama Skorupski al grande intervento. E nella ripresa, al 54′, lo stesso Quarta porta in vantaggio i suoi, capitalizzando un cross di Saponara dalla sinistra. Ma in 3 minuti, dal 59′ al 62′, cambia tutto. Prima Igor buca su un campanile di Arnautovic. E Barrow infila Terracciano in contropiede. Poi Kasius, con un fallo evidente non sanzionato dalla squadra arbitrale, si libera di Quarta. E serve ad Arnautovic il pallone del sorpasso. Nel finale gli ospiti perdono anche Igor per doppia ammonizione. Finisce 2-1. Il Bologna centra la prima vittoria stagionale e aggancia proprio gli avversari a quota 6. Avvio di campionato molto complicato per la Fiorentina.

In contemporanea il Sassuolo ospita l’Udinese a Reggio Emilia. Al 33′ i neroverdi passano avanti. Laurienté imbuca per Frattesi, che batte sul primo palo un disattento Silvestri. Poi l’ex Monza ricambia l’assist al compagno. Ma stavolta il portiere friulano para. Poi Tressoldi lascia i suoi in inferiorità numerica, commettendo fallo da ultimo uomo su Success. Nella ripresa resistono gli emiliani. Fino al 75′. Pereyra, dalla destra, trova la testa di Beto, che pareggia. Lo stesso portoghese, oltre a Samardzic, mettono ancora spavento ai ragazzi di Dionisi. Che capitolano al 90′ su una palla a giro del tedesco, imparabile per Silvestri. Nel finale la doppietta personale di Beto, in contropiede, vale l’1-3 definitivo. Continua a sorprendere l’Udinese, quarta ad un solo punto dal trittico di testa. Sfortunato un Sassuolo comunque in ottima forma.

L’ultima partita delle 15:00 vede scontrarsi due neopromosse, Lecce e Monza. Prima con Baschirotto, poi due volte con Banda, i salentini mettono paura agli avversari. Ma sono proprio i brianzoli a sbloccare il punteggio con eurogol di Sensi direttamente da calcio di punizione. Nella seconda frazione, però, i giallorossi pareggiano. Ceesay scappa sulla fascia mancina e crossa al centro. Dove Gonzalez, appena entrato in campo, non fallisce l’opportunità di segnare. Poi è l’arbitro Pairetto, uno dei peggiori degli ultimi anni, assieme alla squadra VAR, a decidere le sorti della partita, negando ai padroni di casa due rigori nettissimi. Gli ospiti ringraziano anche Di Gregorio, che salva nel recupero sia su Gonzalez che su Colombo. E così è 1-1. Primo storico punto in A per i brianzoli. Ma l’ultimo posto e la prestazione non brillantissima non fanno ben sperare. Ha da recriminare il Lecce.

Immobile e Luis Alberto piegano il Verona, che baraonda in Juve-Salernitana, la Roma sbanca il Castellani nel monday night

La sesta giornata di Serie A prosegue alle 18:00 con Lazio-Hellas Verona. La prima vera opportunità capita sui piedi di Basic, che esplode un siluro su invito di Immobile. Ma Montipò vola a deviarla sul palo. I veneti rispondono con Henry. Ma anche il tentativo del francese si conclude con un legno. Al 68′ i biancocelesti trovano la via del gol. Dalla destra Milinkovic-Savic inventa un cross millimetrico per Immobile, accorrente sul secondo palo. E Ciro non sbaglia. Lo stesso Immobile si divora, però, la rete del raddoppio, ipnotizzato dal portiere. Poi è Cancellieri ad andare vicino al gol. Ma prima Montipò e poi il fuorigioco gli si oppongono. Al 95′, però, Zaccagni serve Luis Alberto. E lo spagnolo ha tutto il tempo di spiazzare il portiere. Finisce 2-0. Una Lazio divertente torna a vincere in campionato. Opacissima la gara dell’Hellas.

Alle 20:45 la Juventus attende la Salernitana allo Stadium. I bianconeri partono forte con Miretti, ben ribattuto da Sepe. Ma al 18′ Cuadrado buca, Mazzocchi ne approfitta e mette al centro. E Candreva segna. Poi Bremer devia col braccio un tiro di Piatek. È rigore. E il polacco realizza. Ma al 51′ i padroni di casa riaprono il match con Bremer, che di testa finalizza un cross di Kostic. Poi nel finale succede di tutto. Prima Milik scheggia la traversa. Poi al 93′ Cuadrado si procura un rigore. Bonucci sbaglia. Ma sulla ribattuta si riscatta. Al 94′ Milik di testa completa una rimonta incredibile. Ma il VAR richiama l’arbitro Marcenaro per una posizione irregolare di Bonucci. E il direttore di gara annulla la rete. Finisce 2-2. Brutta la Juve, inconsistente e a tratti irritante. Bella la Salernitana, quasi superiore agli avversari. Ma il 2-2 è un risultato falsato.

Merita dei paragrafi a parte, infatti, la direzione arbitrale della partita. Se l’espulsione di Milik per doppia ammonizione per essersi tolto la maglia dopo il gol, sebbene poi annullato, appare inoppugnabile, tutto ciò che accade dopo ha del clamoroso. Il richiamo del VAR all’on field review sembra eccessivamente zelante. Ma non totalmente errato. Bonucci, però, pur essendo in “posizione irregolare”, non impatta minimamente su alcun avversario. E quindi il gol sembra oggettivamente regolare.

Ma inspiegabilmente Marcenaro, dopo pochi secondi di consulto, annulla la rete di Milik. Ne segue una ressa incredibile. Di cui ne fanno le spese Cuadrado e Fazio, oltre che Allegri, tutti espulsi. Ma nel post-partita emerge una realtà sconfortante. Il VAR, infatti, non ravvisa la posizione di Candreva che, nei pressi della bandierina, tiene in gioco tutti, Bonucci compreso. È il più grande errore arbitrale nell’epoca VAR. Nella giornata di lunedì l’AIA, gettando ancor più tutti nello sconforto, scagiona gli arbitri in sala VAR, asserendo come non avessero a disposizione le immagini in grado di individuare la posizione di Candreva.

Chiude la sesta giornata di Serie A il monday night tra Empoli e Roma. Al 7′ Dybala, da pochi passi, spedisce la palla sul palo. Ma dopo 10 minuti l’argentino si rifà immediatamente, battendo Vicario con un mancino a giro delizioso. I toscani, però, sono vivissimi e colpiscono un palo con un colpo di testa di Satriano. Dall’altro lato Vicario salva su Pellegrini e Celik. E al 43′ l’Empoli pareggia, con una precisissima incornata di Bandinelli, perso dallo stesso Celik. Ma nella ripresa gli ospiti tornano avanti, con Abraham che trasforma in oro un assist al bacio di Dybala. Poi Pellegrini fallisce un rigore per fallo di Cacace su Ibanez, spedendolo sulla traversa. Mentre Akpa Akpro prima colpisce il palo e poi si fa espellere. Finisce 1-2. Dopo le sconfitte con Udinese e Ludogorets, la Roma torna a vincere e aggancia proprio i friulani. Bene comunque l’Empoli.

 

 

 

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