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Superbonus 110%: proroga si/no? E l’edilizia va.

Superbonus 110%: proroga si/no? E l’edilizia va.

04 Novembre 2021 0 Di Nunzio Ingiusto

Gli ultimi dati di Unioncamere riconoscono agli incentivi statali il ruolo di

spinta della crescita delle imprese impegnate nella sostenibilità ambientale.

La politica a volte è bizzarra. E le decisioni che le spettano spesso non sono comprese dai cittadini. E’ il caso di questi giorni: mentre l’attenzione mondiale è concentrata sulla lotta al cambiamento climatico con la necessità di immettere nell’aria meno CO2,  in Italia si discute di come prorogare i benefici fiscali per chi passa alle fonti rinnovabili.  In sostanza bonus e Superbonus che aiutano a ristrutturare abitazioni singole e condomini. E’ una discussione che andrebbe smontata subito secondo  quello che dice  l’ultima analisi di Movimprese. Gli incentivi statali- in particolare quello del 110% – in due anni hanno fatto nascere 30 mila imprese in più . 6 mila solo negli ultimi 3 mesi, avvicinandosi la scadenza del 110% a giugno 2022 .Le costruzioni hanno fatto la parte del leone con un +0,95% su giugno 2021.

I dati.

I dati elaborati sono quelli di Unioncamere e InfoCamere, quindi altamente attendibili.  E’ cresciuta evidentemente anche l’occupazione diretta e indotta, nonostante la carenza di qualche profilo professionale specifico. La crescita, in fondo molto ambientalista, ha premiato il Sud. Ed anche questa è una buona notizia a dispetto di tanti altri problemi.  L’edilizia, dicevamo, è andata benissimo con “ il numero di imprese a + 7%,  ”. Ma se il Lazio tiene il primato di 5.103 unità nella classifica generale, subito dopo ci sono Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna . Altro dato interessante riguarda la forma delle imprese impegnate in questo circolo virtuoso dell’economia. Le società di persone e le cooperative calano, ma crescono le società di capitali e quelle di imprenditoria individuale.

La discussione e gli emendamenti.

Crisi di governo -Presidente Giuseppe Conte in Parlamento ©governo.it

Dinanzi a questi dati, forieri di altra crescita, le forze politiche discutono le modalità di proroga del Superbonus al 2023. E dibattendo rischiano di bloccare il vero motore di questo exploit. Le pressioni sul governo per eliminare i paletti che ha inserito nella manovra di Bilancio sono numerose. Vengono da tutti partiti che sostengono Draghi e nella discussione in Parlamento arriveranno decine di emendamenti. E’ auspicabile a questo punto che i dati di Unioncamere siano presi per il loro reale valore. Non solo economico, ma anche energetico, ambientale e di consapevolezza da parte dei cittadini che non comprenderebbero limitazioni al proprio slancio green.

 

 

 

 

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