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Terrorismo: è ancora strage, 84 morti a Nizza

Terrorismo: è ancora strage, 84 morti a Nizza

15 Luglio 2016 2 Di Claudia Svampa

Il terrorismo torna a insanguinare la Francia nel giorno della festa della repubblica: 84 le vittime accertate e 18 i feriti in condizioni gravissime. I corpi straziati dalla folle corsa di un camion sul lungomare di Nizza al termine dei fuochi d’artificio. 

Terrorismo Nizza attentato

Identificato l’autore dell’atto di terrorismo ucciso al termine dell’attacco: si tratta di un 31enne di nazionalità tunisina, residente con regolare permesso di soggiorno a Nizza, con un impiego come autista e noto alle forze di polizia per reati di criminalità comune ma senza apparenti legami con la jihad islamica.

Giovedì sera, passeggiata estiva sulla Promenade des Anglais, il lungomare di Nizza. Di fronte il blu notturno del mediterraneo nella Baie des Anges, la Baia degli Angeli.  Tanti i turisti, le famiglie, i bambini incantati a guardare i fuochi d’artificio che illuminano il cielo e festeggiano il 14 luglio, festa nazionale della repubblica. In un attimo l’orrore. L’orrore che si chiama ancora terrorismo e che irrompe improvvisamente con la sagoma in lontananza di un  camion bianco,  che forza il posto di blocco dell’area pedonale e percorre un chilometro e settecento metri in una folle corsa mortale fra la gente. Semina cadaveri e accompagna la carneficina umana scaricando proiettili sulla folla in fuga. Il bilancio, drammaticamente provvisorio, é di 84 morti sull’asfalto, 18 feriti in condizioni gravissime. La notte di festa diventa la notte di sangue per mano di un solo uomo, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, trentunenne tunisino, residente in Francia e domiciliato a Nizza, con regolare permesso di soggiorno. Freddato, solo a fine corsa, dalla polizia che nel suo camion ha ritrovato, oltre i documenti di identità, un cellulare e la carta di credito, anche armi ed esplosivi. Il terrorismo questa volta ha il volto di un uomo solo in azione ma probabilmente supportato da chi può averlo aiutato a compiere la strage jihadista, di certo premeditata con certezza almeno un giorno prima. Quando Mohamed Lahouaij Bouhlel, che di lavoro faceva l’autista, ha noleggiato il camion nel vicino comune di Provence-Alpes Côte d’Azur.

La notte insanguinata dal terrorismo a Nizza inizia la sua conta dei morti e le rispettive nazionalità. Si teme anche per molti italiani residenti o in vacanza nella cittadina della Costa Azzurra. Sui social é immediatamente partita la straziante ricerca attraverso gli hashtag di twitter di almeno sei connazionali dei quali non si hanno notizie. Una coppia di Voghera in vacanza, Angelo D’Agostino 71 anni e la moglie Gianna Muset 68 anni, i coniugi Andrea Anagnina 53 anni e Marinella Ravotti 55 anni di San Michele Mondovì, e i fidanzati Marco Billi ed Elena Gallamini in vacanza in Costa Azzurra e con cui i familiari non riescono a mettersi in contatto. Il console italiano a Nizza Serena Lippi ha vissuto in diretta l’attacco essendo uscita pochi minuti prima da un ricevimento in prossimità della Promenade des Anglais. Ha visto i corpi straziati sotto la sua abitazione. Intanto dalla Farnesina si sta verificando se tra le vittime dell’atto di terrorismo possano esserci anche connazionali italiani. Il capo dell’Unità di Crisi Claudio Taffuri ha dichiarato di non poter escludere “la presenza di italiani data la gravità e l’entità del fenomeno” sottolineando che a Nizza, oltre ai turisti in vacanza, risiedono stabilmente oltre 30 mila italiani.

La carneficina e l’orrore hanno anche il volto e i nomi dei più piccoli. Nell’ospedale pediatrico Lenval di Nizza i bambini ricoverati sono cinquantaquattro. Due sono morti subito dopo il ricovero, altri si trovano in condizioni critiche, ancora una decina sembrano essere tra le vittime rimaste sull’asfalto. Molti dei bimbi ricoverati sono senza genitori, forse dispersi o forse vittime di questo ennesimo e straziante atto di terrorismo. Un bimbo di otto mesi, originario del Madagascar, é stato invece ritrovato salvo dai familiari dopo essersi smarrito fra la folla durante l’attentato. Un piccolo miracolo di gioia nel dolore straziante su questo lungomare nizzardo che da oggi non potrà non attribuire un senso evocativo alla baia su cui affaccia: la Baie des Anges, la Baia degli Angeli.

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