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TIM e l’assegno da 1 miliardo per l’ICT in Italia. Tre anni a passo svelto

TIM e l’assegno da 1 miliardo per l’ICT in Italia. Tre anni a passo svelto

04 Ottobre 2025 Off Di Nunzio Ingiusto

TIM Enterprise ha presentato alla comunità finanziaria un ambizioso piano ICT per i prossimi tre anni. Elio Schiavo “costruiamo un’infrastruttura solida e sicura, capace di sostenere la trasformazione tecnologica del Paese”.

 

TIM Enterprise, la più grande piattaforma ICT in Italia, accelera sulla trasformazione digitale del Paese e presenta alla comunità finanziaria la sua strategia per i prossimi anni. Pietro Labriola, Amministratore Delegato TIM,  Adrian Calaza, Chief Financial Officer e Elio Schiavo, Chief Enterprise &Innovative Solutions Officer TIM TIM hanno dettagliato tutto quello che  l’azienda farà nel prossimo triennio. È stato soprattutto quest’ultimo a parlare di  una strategia per garantire autonomia, resilienza e competitività all’Italia nel contesto europeo e globale. Quindi di traguardi a vantaggio del Paese. Cominciamo dalla base dove c’è un piano di investimenti 2025-2027 con 1 miliardo di euro. Nonostante alcune stime parlano di investimenti necessari al Paese  vicino ai  23 miliardi di euro complessivi. L’azienda vuole consolidare il ruolo di motore tecnologico del Gruppo TIM e punto di riferimento per oltre 30mila clienti fra imprese e pubbliche amministrazioni. È chiaro che sono sempre più esigenti in un mondo che cambia alla velocità della luce. L’azienda intende dimostrare che è capace di offrire soluzioni digitali end-to-end sempre più spinte. Il piano triennale prevede investimenti significativi, che hanno già fruttato alcuni milioni di euro. Il management ha fiducia in se stessi e ci mancherebbe. Ma abbiamo bisogno di un passo svelto.Di Data Center sempre più potenti e performanti per non restare indietro. Devono aumentare  e i managher hanno spiegato che con il piano industriale raggiungeranno una capacità di 125 MW. Il network di 17 Data Center dell’azienda oggi rappresenta il 50% di tutti i Data Center di questa categoria presenti in Italia ed è una garanzia. Ce ne saranno altri due. Una rete diffusa di cui si avvantaggiano i clienti reali che sono quelli che segnano il battito dell’inevitabile sviluppo delle piattaforme ICT. “TIM Enterprise non è solo una realtà industriale, ma la vera fabbrica tecnologica del Paese” ha detto Schiavo con evidente orgoglio e, numeri alla mano, difficile andargli contro. Nella sostanza il piano include anche una nuova struttura ‘AI ready’. 105 milioni di euro saranno, invece, dedicati all’espansione dell’edge cloud, la tecnologia necessaria  per abilitare servizi digitali a bassa latenza e ad alta resilienza. Sul mercato ci sono richieste enormi e guai a non approfittarne. Alle spalle di questo ambizioso piano c’è un portafoglio ordini di 4 miliardi di euro con contratti già firmati con clienti Top Corporate e Pubbliche Amministrazioni. Ancora una volta è  Schiavo a spiegare come TIM Enterprise vuole andare avanti. “Attraverso applicazioni proprietarie, competenze verticali e soluzioni digitali all’avanguardia, accompagniamo ogni giorno la crescita di imprese e pubbliche amministrazioni” dice. “Stiamo costruendo un’infrastruttura solida, sicura e tutta italiana, capace di sostenere la trasformazione tecnologica in atto e stiamo lavorando per costruire un ecosistemaeuropeo realmente indipendente e sostenibile”. Una strada lungo la quale si vuole mettere al servizio di aziende, istituzioni ed enti locali una piattaforma sovrana, scalabile e affidabile. In tutto il mondo ci si domanda chi controlla chi. E in Italia ? “ Il nostro punto di forza- risponde Schiavo – è la capacità di garantire sovranità digitale reale grazie al controllo diretto delle infrastrutture di calcolo, alla gestione di chiavi crittografiche proprietarie e al know-how maturato nella gestione di servizi cloud: un mix unico sul mercato italiano”. Dovremmo stare tranquilli.Dopo tutto TIM Enterprise può fare affidamento su una squadra di oltre 6.400 persone, su una rete vendita molto capillare e sui Data Center di  cui si è detto.Non sono pretoriani, evidentemente, ma un esercito vero con mezzi potenti “in casa”.  Le casse dell’azienda sono in ottimo stato dato che nel 2024 i ricavi sono saliti a 3,3 miliardi di euro, con un margine lordo di 1,2 miliardi. E con queste premesse la corsa del piano non dovrà mancare il traguardo. Che è fuori dalla struttura aziendale. Si chiama Italia.

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