Tra Giorgia e Silvio è rottura. Si riaprono i giochi, al via le stagioni dello scouting e delle aste. Ricordate Razzi e Scilipoti?
15 Ottobre 2022Scrivendo Sopra le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai propri Pensieri Sgarrupati.
“Non sono ricattabile”. Tre parole – queste pronunciate da Giorgia Meloni – che aprono scenari inquietanti sui contenuti inconfessabili del colloquio di giovedì mattina tra la Premier in pectore e Silvio Berlusconi.
“Ha dimenticato di aggiungere che non sono ricattabile”, parole liquidatorie – queste della Meloni – in risposta agli sprezzanti aggettivi qualificativi “Supponente, Prepotente Arrogante e Offensiva, è una con cui non si può andare d’accordo” a Lei rivolti e vergati di proprio pugno dall’Incazzatissimo Cavaliere. Silvio da parte sua tace e di fatto conferma il duro giudizio nei riguardi della sua ex Ragazza di Bottega promossa giovanissima Ministro della Gioventù quando Berta filava… A questo punto la guerra contro la Leader di Fratelli d’Italia per l’Anfitrione delle Cene Eleganti si arricchisce anche con forti sfumature Freudiane. Dura minga insomma – verrebbe da dire…
“Non sono ricattabile”, tre parole che potrebbero finire col tradursi in un prematuro avviso di sfratto da Palazzo Chigi per Lei, la Bionda Small che in quel Palazzo ancora non ha messo piede;
“Non sono ricattabile”, tre parole che potrebbero far finire nel frullatore il Centrodestra; tre parole che potrebbero dare il via a un rimescolamento generale delle Alleanze;
“Non sono ricattabile”, tre parole che aprono la stagione dello scouting nelle Aule Parlamentari dopo il preludio registrato in occasione dell’elezione del Presidente del Senato, tre parole che possono dare via alla campagna acquisti di deputati e senatori sensibili al profumo dei soldi, tre parole che possono inaugurare la stagione delle Aste a Chi offre di più. Il Padrone di Forza Italia figura come quello con maggiori chances. Per il semplice sfizio di fregare Giorgia Meloni e Matteo Salvini e frustrarne le ambizioni, Berlusconi potrebbe mettere in gioco una cinquantina di milioni, quanto potrebbe essere sufficiente per arruolare una ventina di peones. Gli sfizi del resto si pagano…
Ricordate gli ormai mitici “Responsabili” Antonio Razzi e Antonio Scilipoti? I Due da Italia dei Valori passarono a Forza Italia per votare la fiducia al Governo Berlusconi il 14 dicembre 2010. Il fenomeno – su più vasta scala – potrebbe ripetersi anche ora. A favorirne la replica il Centrodestra a pezzi, le Opposizioni senza bussola e allo sbando, i componenti dei Cespugli Moderati sempre pronti ad approfittare delle occasioni…
Inutile dire che in questo scenario si profilano giorni veramente difficili e delicati per il Presidente Sergio Mattarella.
Il Paese è alla canna del gas e la Politica è impegnata a spartirsi le poltrone.
Una vergogna!
E da più parti già si intravede l’ombra di nuove elezioni anticipate. “La Festa appena cominciata è già finita”, avrebbe cantato l’indimenticabile Sergio Endrigo…
Qualcuno – per favore – avverta Mario Dragghi. E lo inviti a mettersi a disposizione per portar fuori l’Italia da questo Casino!
P,S. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…
NOTA per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca… My Way, a Modo mio, insomma. Come cantava Frank Sinatra…
15/10/2022 h.05.45
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