Tra i Nostalgici Larussiani, i Leghisti Salviniani e i Forzisti in cerca di futuro, Meloni si ritrova a dirigere una Banda di Musici…

Alla luce delle più recenti performances dialettiche degli Uomini di Governo e della Maggioranza, non c’è dubbio: ha ragione l’ex Presidente del Senato Marcello Pera quando sottolinea la distanza che corre tra Giorgia Meloni e la Sua Claque Parlamentare. Alleati e Sodali di Partito non appaiono infatti in grado di tenere il passo con la Evoluzione Politica e Culturale del Paese e della Premier.

Un solco di almeno due-tre anni divide l’Inquilina di Palazzo Chigi da Tutti Quelli che stanno dalla Sua Parte. E ciò nonostante gli Scivolo9ni Lessicali, gli Scomposti Toni usati dalla Stessa durante la partecipazione ai Comizi dell’Estrema Destra Iberica. E ciò nonostante la versione Double Face che propone di Sé, da scalmanata e poco istituzionale Leader di Fratelli d’Italia a Roma e da compassata e corretta Premier a Bruxelles. Una sorta di doppia personalità, comportamenti degni dell’attenzione degli Allievi di Sigmund Freud…

Detto Sopra le Righe, ad alimentare il Gap che divide la Premier dalla Sua Truppa concorre anche l’azione nefasta di certi Magafoni Mediatici di Destra-Destra. Nient’altro che Attivisti Politici travestiti da Giornalisti, Costoro. Megafoni che Fungono da Difensori di Ufficio nei quotidiani Zoo Televisivi. Dall’Esagitato Pietro Senaldi, al Saputello Francesco Borgonovo, alla Tifosa della Destra Laura Tecce, al Saccente Radicale pentito Daniele Capezzone, agli Altri della Compagnia. Sono i signori dei Ma e dei Però, congiunzioni lessicali a cui ricorrono quando sono in imbarazzo. Troppo schierati, non rendono un buon servizio alla Donna. Imparino dal furbo e misurato Augusto Minzolini, Berlusconiano doc con la patente di equilibrato Opinionista…

Riepilogando, il vero Guaio di Giorgia Meloni è nel fatto di essere circondata da Personaggi inadeguati al Ruolo assegnato. Un Coro Stonato che intona parole altrettanto stonate. La Premier si ritrova così a dover gestire una Maggioranza Ciarliera composta da una sorta di Armata Brancaleone della Politica. O – fate Voi – di una Banda di Musici. L’espressione è in voga grazie alla dotta esternazione di Ignazio La Russa sull’attentato Via Rasella. Nient’altro che uUa Folla di Improvvisati. Una Moltitudine che spesso dà l’impressione di poter fare più danni dei Greemlins, i Mostriciattoli del noto Film. E deve districarsi – Madre Giorgia – tra le surreali disquisizioni di Federico Mollicone, assurto al ruolo di Intellettuale in seguito alle dotte dissertazioni sul sesso di Peppa Pig, tra i Toni fuori controllo del solitamente sovraeccitato Ragazzo con la Frangetta Giovanni Donzelli, tra le Nostalgie e le Sciocchezze di Ignazio La Russa e relativo Seguito di Nostalgici, tra gli Agguati e gli Sgambetti degli Alleati.

Il Tutto mentre il vento a favore del suo Partito – Fratelli d’Italia – sembra soffiare in maniera meno forte. E’ quanto starebbero ad indicare i Sondaggi e il recente responso del Voto in Friuli. L’ultima rilevazione di Alessandra Ghisleri indica un calo del 3 per cento. Accade nei giorni in cui una consistente parte del Pnrr – sotto la spinta della Lega – rischia di finire a buone donne

Il risultato del recente Test Regionale – secondo molti osservatori – non è da prendere sottogamba. Rappresentasse veramente – come affermano – una Spia del raffreddato sentiment dell’Elettorato, Meloni farebbe bene a guardarsi dal Capo Politico e Religioso della Lega. E farebbe bene a ricordarsi che chi abbraccia Matteo Salvini finisce male. Finisce come Luigi Di Maio al tempo del Governo Gialloverde. L’allora Capo Politico del M5si in pochi mesi fu vampirizzato dal Leghista attraverso l’ignobile propaganda sui Porti Chiusi. Ora il Leghista ci sta riprovando con un nuovo registro. Propone il copione del Codice Salvini sugli Appalti. Una nuova Normativa sui Lavori Pubblici che ha già risvegliato gli appetiti di ambienti poco raccomandabili; è un Dispositivo che di fatto può favorire una nuova Tangentopoli. Stia attenta – dunque – Meloni. Il Capo Politico e Religioso della Lega è un Personaggio che nel Ciclismo definirebbero un Succhiaruote. A Buon Intenditor…

Senza dire dell’incerto Futuro di Forza Italia. Le precarie condizioni di salute di Silvio Berlusconi ripropongono gli scenari già immaginati in passato, Copioni che vanno dal dissolvimento a una nuova aggregazione centrista all’assorbimento parziale in Fratelli d’Italia, nella Lega e in Azione. Ipotesi – queste – tutte da verificare.

Per Salvini comunque non è tutto oro ciò che riluce. Il netto successo in Friuli di Massimiliano Fedriga, il compassato riconfermato Governatore dai modi e dai toni democristiani in un non lontano futuro potrebbe creare qualche problema alla leadership all’attuale vicepremier e Ministro delle Infrastrutture. Ed è ciò che teme l’attuale Capo del Carroccio…

“Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca… My Way, a Modo mio, insomma. Come cantava Frank Sinatra…

10/04/2023 h.08.15

Tra i Nostalgici Larussiani, i Leghisti Salviniani e i Forzisti in cerca di futuro, Meloni si ritrova a dirigere una Banda di Musici…