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Ucraina, elicottero su un asilo: morto il ministro dell’Interno Monastyrsky

Ucraina, elicottero su un asilo: morto il ministro dell’Interno Monastyrsky

19 Gennaio 2023 0 Di Pierfrancesco Maresca

Si contano 18 vittime tra cui anche bambini ma il bilancio non è definitivo. Accertamenti in corso sulle cause, si ipotizza un incidente. Londra invia altre armi e mezzi a Kiev, il presidente russo Putin tuona: “Allungheranno la guerra”.

Ancora morti in Ucraina, questa volta probabilmente a causa di uno sfortunato incidente. Nella mattina di ieri si è schiantato un elicottero su un asilo nido: era un elicottero del servizio emergenza con a bordo il ministro dell’Interno Denis Monastyrsky ed alcuni funzionari del suo dicastero.

L’incidente ha avuto luogo – come si apprende da fonti locali – a Brovary, località distante alcuni chilometri da Kiev. Tragico il bilancio, anche se non definitivo: diciotto vittime e ventinove feriti tra cui anche bambini dell’asilo colpito dal velivolo.

Ucraina, incidente in elicottero: muore il ministro dell’Interno

A perdere la vita nella zona residenziale di Brovary oltre il ministro Monastyrsky anche altri funzionari dello Stato e membri del Corpo di Polizia che erano con lui in volo come riporta il Ministero dell’Interno ucraino. Sono il vice ministro Yevgeny Yenin, il segretario di Stato del ministero degli Affari interni Yuriy Lubkovich, il vice capo del servizio di patrocinio del ministero degli Affari interni Tetyana Shutyak, il capo del Dipartimento della protezione del Dipartimento della sicurezza interna della Npu tenente colonnello della polizia Mykhailo Pavlushko, l’ispettore capo del Dipartimento della comunicazione del ministero degli Affari interni Mykola Anatskyi, il comandante dell’aeromobile ed istruttore dello squadrone di elicotteri per scopi speciali Oleksandr Vasylenko, il pilota della squadriglia di elicotteri speciali Kostyantyn Kovalenko, il meccanico di bordo della squadriglia di elicotteri speciali guardiamarina Ivan Kasyanov del servizio di Protezione civile.

 

Il governatore Kuleba: “Prima un’esplosione e poi un incendio”

Il capo della Polizia nazionale Ihor Klymenko al momento non ritiene si sia trattato di un attacco russo in quanto in quel momento non erano in corso operazioni nell’area. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe quindi di un incidente oppure di un errore umano anche se le indagini sono ancora in corso. Il portavoce dell’Aeronautica militare ucraina Yury Ignat ha spiegato che un’apposita commissione investigativa indagherà sulle cause e che i tempi potrebbero essere lunghi, le autorità stanno procedendo ad interrogare i testimoni per avere più elementi a riguardo.

C’erano bambini e… personale nell’asilo nido al momento di questa tragedia” ha scritto su Telegram il governatore della regione di Kiev Oleksiy Kuleba. Infatti il governatore ha affermato che si è udita un’esplosione seguita da un incendio. Finora i soccorsi hanno contato 29 feriti di cui 15 bambini mentre tra le 18 vittime figurerebbero 3 bambini, anche se il bilancio resta provvisorio. Il ministro degli Affari Esteri Dimitry Kuleba ha espresso le proprie condoglianze ai familiari delle vittime in un tweet. A fargli eco anche l’Alto rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell che ha espresso la sua vicinanza al popolo ucraino per il lutto che l’ha colpito.

Il presidente russo Putin contro i rifornimenti della Nato

Nel frattempo le azioni militari nell’Est del Paese continuano e l’Occidente continua a sostenere Kiev nella resistenza. Il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace ha annunciato lunedì che il Regno Unito fornirà all’Ucraina un nuovo pacchetto di aiuti militari che prevede l’invio di veicoli per il trasporto truppe, droni e sistemi di difesa aerea Starstreak.

La dichiarazione non è stata accolta positivamente dal Cremlino ed infatti il presidente russo Vladimir Putin si è pronunciato a riguardo nel corso di un colloquio telefonico che ha avuto con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan nella medesima giornata. Il leader russo ha parlato di una “politica distruttiva del regime di Kiev che si basa sull’intensificazione delle attività militari con il sostegno dei suoi sponsor occidentali che stanno aumentando le forniture di armi e attrezzature”.

Per Mosca gli aiuti occidentali stanno soltanto “allungando il conflitto” ed allontanando dai negoziati per un cessate il fuoco. In realtà essi stanno mettendo a dura prova le Forze russe ed agevolando notevolmente l’esercito ucraino.

Nelle stesse ore un comunicato diffuso dalla Tass, agenzia di stampa russa, ha citato un servizio della Cnn in cui si riportava che “l‘Ucraina è un laboratorio di armi in tutti i sensi perché nessuna di queste apparecchiature è mai stata effettivamente utilizzata in una guerra tra due nazioni industrialmente sviluppate“. Tale tesi, ripresa dall’emittente statunitense, era stata già esposta alcune settimane fa dal New York Times in un articolo a firma Lara Jakes.

In esso si legge di come “l’Ucraina sia diventata un banco di prova per armi e sistemi di informazione all’avanguardia e nuovi modalità d’uso di sistemi esistenti, che politici e militari occidentali prevedono possano plasmare la guerra per le generazioni a venire“. Tra le nuove armi sperimentate – prosegue la giornalista – figura il Sistema di informazioni in tempo reale Delta, un software sviluppato con il coordinamento Nato, utilizzato dalle truppe ucraine per tracciare e condividere i dettagli sulle forze russe. Il “battesimo di fuoco” di questa nuova rete sarebbe avvenuto durante le battaglie di Kherson.

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