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Vacanze a 4 ruote, una Lombardia da scoprire con tre auto storiche

27 Agosto 2020 0 Di Carlo Carugati

In Lombardia, partendo da Brescia, un tour di tre giorni con tre auto storiche, Alfetta 1.8, Fiat 1.100 e VolksWagen Typ 11 tra Val Trompia, Desenzano, Salò, Lago d’Iseo e di Endine.

Vacanze a 4 ruote, una Lombardia da scoprire con tre auto storiche

Se vivete in Lombardia, magari a Brescia, vi proponiamo un tour di tre giorni con tre auto storiche, ma soprattutto con piacevoli ed interessanti luoghi da visitare o rivedere.

Fiat 1100, per girare la Val Trompia partendo da Brescia

Per il primo giorno, lunedì, vi proponiamo un viaggetto in Val Trompia, nella provincia di Brescia. La Val Trompia è nota per essere una Valle dove il lavoro è sempre stato al primo posto. Qui, infatti, si producono: armi, pentole, posate, tubazioni, rubinetti, pompe e tante piccole aziende costituiscono un indotto che lavora non solo per l’Italia, ma anche per l’export. Oggi, grazie alla nostra Fiat 1100 R del 1968 andiamo alla ricerca di un piccolo laghetto artificiale: Il Laghetto di Bongi.

Piccolissimo e dalle acque color smeraldo il laghetto di Bongi è un lago artificiale creato da una diga sul torrente Tovere, che si trova nel comune di Pertica Alta, proprio al confine delle due valli (Valle Trompia e Valle Sabbia).

Circondato da un bellissimo prato, è il luogo ideale dove trascorrere una giornata in famiglia. Chi ha la passione per la pesca può portare con sé la propria canna.

Chi, invece, desidera esplorare i dintorni, da qui parte un sentiero ombreggiato in mezzo al bosco lungo circa 9 chilometri che, come un anello, fa il giro del lago e tocca alcuni luoghi molto interessanti. E soprattutto inaspettati.

Come il forno fusorio, dove fino all’arrivo degli austriaci veniva prodotto il ferro, la Grotta dei partigiani e l’albero delle farfalle, che svolazzano a migliaia. Si può pranzare nei fine settimana nell’unico bar estivo che sorge sulle sponde del lago.

L’alternativa, come abbiamo fatto noi, durante la settimana, è quella di fare come si faceva ai tempi del Fiat 1100 R, ossia il classico pic nic. Per chi è più organizzato ci sono anche dei barbecue disponibili.

Naturalmente per salire in questo bel posto, si raccomanda di avere vetture con impianto di raffreddamento efficiente, buona compressione e buoni freni per il ritorno.

Desenzano del Garda, in Maggiolone al mercato sul lungolago

Per il secondo giorno, martedì, vi proponiamo il Lago di Garda ed in particolare Desenzano, ove il martedì è giorno di mercato sul lungolago.

Un mercato importante, con merce di qualità dove mogli e/o compagne troveranno sicuramente qualcosa da acquistare.

Per questo secondo giorno abbiamo scelto la Volkswagen Typ 11 mod 113 del 1964 my 65, dai più conosciuta come uno dei Maggiolino 6 Volt.

Vi suggeriamo di parcheggiare al primo Parcheggio scendendo verso il lago, che è coperto e che quindi vi consente di riprendere la vostra auto storica fresca.

Per il lunch, lasciate la vettura al coperto e fate due passi sul Lungolago Cesare Battisti in senso contrario al mercato, dove al n° 1 trovate il ristorante/pizzeria Desenzanino (chiuso il mercoledì) che saprà soddisfare al meglio le vostre esigenze.

A questo punto siete pronti per riprendere la vostra vettura storica e costeggiando il Lago potete direzionarvi verso Salò, magari con una sosta a Moniga, per scendere al porticciolo o scattare una foto davanti all’omonimo Castello.

Infine, quando arrivate a Salò anche lì puntate verso il parcheggio coperto che ha anche l’accesso con il Telepass. Messa quindi nuovamente la vettura al coperto, potete scendere nel centro di Salò, dove sul lungolago, bar barettini, gelaterie possono senza dubbio soddisfare la vostra voglia di fresco.

Sebbene molti bresciani, violinisti per professione o per diletto, abbiano sentito parlare di Gasparo da Salò, buona parte di essi non sospetta nemmeno la grandissima posizione storica occupata dal liutaio salodiese all’interno di quel tortuoso percorso storico compiuto dallo strumento che noi, cittadini del ventunesimo secolo, chiamiamo comunemente: violino.

La città di Salò avendo dato in natali a Gasparo da Salò, oltre ad avere dedicato una splendida mostra al suo eccellente cittadino nel 2009, ricorda il maestro con un’eloquente scultura realizzata nel 1908 da Angelo Zanelli, visibile lungo la passeggiata che conduce al Municipio.

Inoltre, vi segnaliamo un’altra piccola opera d’arte, la Chiesa di San Giovanni Decollato. È la chiesa più vecchia di Salò (come testimoniato dall’immagine della Vergine, dipinta dietro il portale principale, che riporta la data 770 d.C.) e che pare sia stata feudo dei Cavalieri di Malta (come testimonia la Croce simbolo dei cavalieri di Malta dipinta sopra uno dei portali d’ingresso).

Un po’ defilata rispetto la via principale, a pochi passi dalla torre dell’orologio è piccola all’esterno e ovviamente piccola anche all’interno, quasi quadrangolare. Presenta un bell’organo ligneo di fronte all’altare. A destra dell’altare si trova una cappella con varie reliquie.

Da Iseo a Endine: il tour dei due laghi in Alfetta 1.8

Per il terzo giorno vi proponiamo un tour più impegnativo, come percorso ma molto bello: Il tour dei due Laghi: Iseo ed Endine. Per questo viaggio abbiamo scelto l’Alfa Romeo Alfetta 1,8 del 1976. La scelta è stata d’obbligo anche perché la nostra Alfetta è targata Bergamo ed il Lago d’Iseo lambisce le sponde delle due provincie ed il Lago d’Endine è tutto bergamasco.

All’andata abbiamo percorso la sponda bergamasca accedendo da Clusane. Ci siamo fermati a Lovere per fare colazione, dove abbiamo trovato l’antico Bar Centrale (dal 1881) che è a vista Lago.

Per i parcheggi il comune di Lovere propone due aree, una a pagamento, dove la prima mezz’ora è gratuita, o dei parcheggi gratuiti con disco orario di due ore. Fatta quindi la prima metà del lago abbiamo fatto la prima deviazione salendo a Sovere in Val Borlezza per raggiungere il Santuario della Madonna della Torre.

La salita richiede vettura in efficienza e dimensioni compatte. Uno dei motivi di successo dell’Alfetta, oltre la meccanica sportiva è oggi di avere delle dimensioni compatte, 4,28 per 1,62, che aggiunte ad uno sterzo nel complesso leggero e con un raggio di sterzata agevole, è ottima anche per queste escursioni.

Il Santuario Madonna della Torre può ben figurare tra i più belli, oltre che tra i più antichi, della diocesi di Bergamo. Edificio a tre navate del XVII secolo, sarebbe il risultato di ampliamenti del nucleo originale edificato per ordine di Carlo Magno nell’801, quando prese possesso di Bergamo.

Presente un punto ristoro, che apre nelle solennità, è un luogo per passeggiate, per riposarsi e fare un bel pic nic. Ridiscesi al piano, abbiamo quindi puntato allo stretto e lungo lago d’Endine che abbiamo percorso in senso antiorario per quindi poi fermarci a Spinone al Lago, ove trovate un agevole parcheggio e la pasticceria Sommia (dal 1994), ottima per una pausa pomeridiana.

Dopo di che si può passeggiare attorno al Lago grazie ad un accurato lavoro delle amministrazioni locali che hanno reso questo luogo accogliente e piacevole.

È il momento di rientrare e rientrando, arrivati a Lovere, proseguire per la sponda bresciana che ci riporterà a casa.

Abbiamo viaggiato per tre giorni e circa 500 km, senza aria condizionata, senza dispositivi di ausilio elettronici, ma le nostre “macchine del tempo” ci hanno portato a vedere luoghi di storia, passione e cultura. La filosofia con la quale viviamo le nostre auto.

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