Vacanze: Italia addio. Meglio il deserto
06 Settembre 2023Anno non buono per le presenze degli italiani. Gli stranieri sono arrivati, ma….
L’estate turistica italiana non è stata un granché. I primi dati disponibili indicano una caduta delle presenze dei nostri connazionali nelle località di mare e di montagna.
Il mare piace ancora tanto, ma i giorni di vacanza si sono ridotti a 9. Un calo inaspettato ad inizio anno, ma poi è successo di tutto: il caro prezzi, il clima, l’alluvione in Emilia Romagna ( ovvero la riviera romagnola) gli incendi.
La campagna pubblicitaria del governo con la Venere promoter, chissà se ha colpito qualcuno. Gli stranieri, per fortuna, con il + 3,5% hanno evitato numeri ancora peggiori. Cosa dire ? Gli italiani non sono sfiduciati. Mediamente amano il proprio Paese, ma non sopportano che i servizi turistici abbiano prezzi alle stelle, che il contesto ambientale spesso delude, che non si riesca a pianificare il turismo a vantaggio di molti e non di pochi.
Chi non fa vacanza in Italia, appena può va all’estero. L’industria delle crociere, per esempio, non conosce crisi. I numeri sono in crescita e le compagnie non stanno a guardare. MSC, la più grande compagnia, ha appena comunicato nuovi porti di scalo. Si va in Medio Oriente, a Sharm El – Sheik, Abu Dhabi, Dubai ed altri luoghi da “mille e una notte”. Nessun dualismo: vedere uno skyline degli sceicchi è più suggestivo di Ischia, della Sardegna, delle Dolomiti o di altre mille bellezze di casa nostra ?
Non fraintendiamo.Ci sono crociere con prezzi competitivi rispetto a soggiorni in alberghi di media categoria. MSC ha programmato decine di itinerari. “Anche per la prossima stagione abbiamo deciso di posizionare in medio oriente ben 3 navi.Le mete e le esperienze di viaggio che abbiamo deciso di offrire per la prossima stagione invernale sono davvero entusiasmanti” ha detto Leonardo Massa manager di MSC. Capito ? Si salpa d’inverno. Una grande impresa non mette in campo nuovi scali e nuove città da scoprire se non ci sono clienti. Clienti da tutto il mondo, ci mancherebbe altro nel mercato delle vacanze. Tutti in fila, allora. Italiani inclusi, chiaramente.