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Venezuela, se Guaidò torna in patria rischia l’arresto

Venezuela, se Guaidò torna in patria rischia l’arresto

04 Marzo 2019 0 Di Pietro Nigro

Il leader dell’opposizione a Maduro, Juan Guaidò, termina il giro di visite all’estero e torna in Venezuela: Il suo probabile arresto potrebbe infiammare di nuovo le proteste della popolazione.

Guaidò pronto a tornare in Venezuela, ma rischia l’arresto

Potrebbe essere l’ingresso nelle patrie galere la prossima tappa dello scontro tra il leadere dell’opposizione Juan Guaidò e il dittatore del Venezuela Nicolas Maduro. La notizia trapela mentre l’esponente politico, che le forze di opposizione in parlamento hanno nominato capo provvisorio dello Stato, sta concludendo il giro in vari paesi del Sudamerica per cercare nuove alleanze contro Maduro e che, se torna adesso in patria, rischia l’arresto. Il che potrebbe infiammare di nuovoo gli animi dell’opnione pubblica, che già varie volte è scesa inpiazza contro il dittatore.

Guaidò, a cui la Corte suprema del Venezuela ha formalmente vietato di lasciare il paese, lo scorso 23 febbraio si è recato in gran segreto in Colombia, per andare a seguire da vicino l’arrivo di aiuti umanitari inviati dagli altri paesi sudamericani e dagli Usa e che poi sono stati bloccati al confine dalle truppe di Maduro.

Dalla Colombia, si è poi recato in Argentina, Brasile, Ecuador e Paraguay, dove è andato a chiedere apertamente il sostegno di quei governi latinoamericani al suo governo di transizione che dovrebbe portare il paese alle nuove elezioni presidenziali.

Da ultimo, ieri, domenica, è partito in aereo dalla città costiera di Salinas, in Ecuador, e da quel momento è sparito e gli unici messaggi che ha mandato sono stati via Twitter. Ragion per cui non è chiaro in qual modo potrebbe rientrare in Venezuela.

Quello che è certo è che ad attenderlo in Venezuela c’è un mandato di arresto, come ha confermato lo stesso dittatore Maduro: “Non può semplicemente andare e venire. Dovrà affrontare la giustizia, e la giustizia gli ha proibito di lasciare il paese“, ha detto alla tv americana ABC News la scorsa settimana.

Gli Usa: Una ampia coalizione contro il regime di Maduro

Ma il leader dell’opposizione gode del pieno appoggio, oltre che del riconoscimento degli Usa che proprio venerdì – attraverso il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton hanno auspicato una ampia coalizione contro il Venezuela:

Per questo Guaidò ha fatto sapere di non temere questa eventualità, e che anzi intende tornare proprio per portare avanti la storica sfida di guidare le proteste di lunedì e martedì durante il periodo delle feste di Carnevale.

Se il regime osa farci sequestrare – ha scritto Guaidò su Twitter – sarà l’ultimo errore che commette“, anche perché, sono stati già predisposti tutti i passi da compiere in caso di arresto.

In molti, a Washington, premono perché gli Usa arrivino ad un intervento armato, ad opera di una vasta coalizione internazionale, ma ad ora non sembra che questa linea possa andare avanti.

Già la scorsa settimana, una risoluzione in questo senso, presentata dali Usa all’Onu, è stata bocciata. E anche se vari esponenti Usa hanno affermato che si potrebbe andar da soli, in realtà le diplomazie sono all’opera per concertare il da farsi a livello internazionale.

E un filo aperto è tenuto in particolare con la Russia e la Cina, i principali sostenitori internazionali del regime di Maduro.

Per questo, anche gli altri Paesi sudamericani stanno lavorando piuttosto ad un mix di pression diplomatiche su Maduro e di sanzioni economiche di varia natura.

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