{"id":12701,"date":"2018-01-15T08:00:02","date_gmt":"2018-01-15T07:00:02","guid":{"rendered":"https:\/\/www.italianotizie24.it\/?p=12701"},"modified":"2018-01-11T11:24:10","modified_gmt":"2018-01-11T10:24:10","slug":"sisma-2016-un-progetto-innovativo-salvare-le-opere-darte-danneggiate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.italianotizie24.it\/sisma-2016-un-progetto-innovativo-salvare-le-opere-darte-danneggiate\/","title":{"rendered":"Sisma 2016: un progetto innovativo per salvare le opere d’arte danneggiate"},"content":{"rendered":"
Migliaia di opere d\u2019arte scampate al terremoto del centro-Italia tornano a vivere grazie al Codacons<\/strong> e ad un progetto approvato dal Ministero dei beni culturali<\/strong> presentato di recente a Roma. Una mostra ultra-tecnologica<\/strong> e itinerante<\/strong> che valorizza il patrimonio culturale ferito dal sisma e premia l\u2019identit\u00e0 culturale delle popolazioni del centro-Italia, portando in tutto il mondo le preziose opere d\u2019arte delle aree terremotate.<\/p>\n Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, il presidente del Codacons<\/strong>, Carlo Rienzi<\/strong> ha affermato: “Abbiamo lanciato un innovativo La prima opera<\/strong> che torna a vivere grazie alla moderna tecnologia un Crocifisso<\/strong> del XVI secolo<\/strong>, proveniente dalla chiesa di Santa Maria del popolo a Preta<\/strong> e gi\u00e0 custodito nel danneggiato Museo Civico “Cola Filotesio” di Amatrice<\/strong>.<\/p>\n Dopo una prima scrematura, affidata ai Comuni<\/strong>, delle opere da trattare in AS3D- cos\u00ec si chiama la tecnologia che consente la visione tridimensionale senza l’uso degli occhialini -, si andr\u00e0 avanti creando un raffrontto tra le foto delle opere ferite e quelle dei pezzi integri. Il materiale elaborato servir\u00e0 quindi all’allestimento della mostra<\/strong> che si dovrebbe inaugurare a marzo proprio allo stadio di Domiziano<\/strong> in piazza Navona<\/strong> a Roma e poi diventare itinerante.<\/p>\n
\n<\/u>Sono oltre 30.000 i beni mobili<\/strong> recuperati dopo il recente terremoto del 2016 e di interesse storico, artistico, archeologico, archivistico<\/strong>; alcuni di questi risultano gravemente danneggiati e necessitano di ingenti fondi per il restauro. Grazie a questo innovativo progetto le opere d\u2019arte di Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria<\/strong> salvate dal sisma tornano a vivere in una mostra itinerante virtuale in 3D che utilizza i pi\u00f9 evoluti sistemi tecnologici presenti sul mercato, con l\u2019ausilio di fotocamere ad altissima risoluzione e sistemi di elaborazione digitale di ultima generazione, stampanti digitali ad alta risoluzione e monitor 3D autostereoscopici. Si utilizzano pertanto foto in \u00a3d dei reperti,<\/p>\n<\/a>Carlo Rienzi, “il patrimonio culturale torni a vivere”<\/h3>\n
\nprogetto per realizzare una mostra itinerante in 3D delle opere d’arte colpite dal sisma, con lo scopo di raccogliere fondi per i restauri e unire in questa iniziativa istituzioni, sindaci dei comuni interessati e aziende private, perch\u00e9 il patrimonio culturale e artistico delle aree devastate dal sisma non vada perduto e torni a vivere non solo in Italia ma nel resto del mondo”.<\/p>\n