Italia Turismo<\/strong> \u00e8 una societ\u00e0 creata per realizzare un vasto programma di investimenti in campo turistico nelle regioni del sud.<\/p>\n Italia Turismo S.p.A<\/strong>. \u00e8 nata nel 1982 come Sviluppo Italia Turismo SpA<\/strong>, ed ha avuto nel tempo anche un accordo di partnership strategica con Fintecna Immobiliare. La societ\u00e0 faceva parte di\u00a0<\/strong>Sviluppo Italia<\/strong> prima di confluire in Invitalia<\/strong>. In particolare, scopo della societ\u00e0 era di riqualificare o sviluppare strutture ricettive di pregio, soprattutto nelle regioni del Sud, riposizionandole sul mercato e gestendole attraverso il fitto di ramo d’azienda a grandi operatori internazionali. Ora, come annunciato, Invitalia avvia la sua dismissione nel quadro di un processo di razionalizzazione delle sue attivit\u00e0.<\/p>\n Il compendio immobiliare di Italia Turismo<\/strong> \u00e8 rappresentato da\u00a08 villaggi turistici per un totale di circa 2.600 camere e 6.900 posti letto e di alcuni aree con possibilit\u00e0 di sviluppo turistico in Basilicata, Calabria e Sicilia.<\/strong><\/p>\n I villaggi si trovano in localit\u00e0 marine in Puglia (Otranto, Alimini), Basilicata (Marina di Pisticci), Calabria (Cassano allo Jonio, Simeri Crichi) e Sardegna (Stintino).<\/p>\n I villaggi di Italia Turismo in via di dismissione.<\/p><\/div>\n La gestione delle strutture avviene attraverso la formula dell’affitto di ramo d’azienda con importanti catene alberghiere nazionali.<\/p>\n Il bando, che \u00e8 stato pubblicato anche sul sito di Invitalia<\/strong> e che scade\u00a0il 31 marzo 2018 prevede una “Procedura aperta preordinata alla dismissione della societ\u00e0 Italia Turismo S.p.A.<\/strong>“, quindi dell’intero pacchetto azionario detenuto da Invitalia, pari a 96,479 milioni di euro, oppre la cessione dei quattro lotti di propriet\u00e0 che fanno capo a Italia Turismo, il cui valore di riferimento<\/strong> \u00e8 complessivamente pari a 195.808.891 milioni di euro.<\/p>\n I quattro lotti coprendono:<\/p>\n Alla procedura possono partecipare enti e societ\u00e0 pubbliche di diritto italiano o facenti capo a uno Stato Ue; societ\u00e0 di capitali di diritto italiano o legalmente stabiliti nel territorio dello Stato italiano o di altro Stato dell’Ue, nonch\u00e9 operatori economici extra Ue, purch\u00e9 il diritto nazionale di appartenenza assicuri reciprocit\u00e0 di partecipazione agli affidamenti pubblici alle imprese dello Stato italiano.<\/p>\n I soggetti interessati, in particolare, possono fare richiesta di essere ammessi, a discrezione di Invitalia<\/strong>, alla Virtual Data Room, uno speciale sito internet aperto dalle 14 del 19 febbraio al 31 marzo 2018.<\/p>\n Per questa procedura, Invitalia<\/strong> si avvale dell’assistenza di Kpmg Advisory, il consulente a cui gli interessati possono ahce richiedere chiarimenti e delucidazioni, scrivendo a <\/p>\n Italia Turismo<\/strong> \u00e8 la societ\u00e0 creata con l’intento di sviluppare il patrimonio immobiliare detenuto a suo tempo da Sviluppo Italia<\/strong> e altre strutture. Il suo programma di intervento prevedeva in particolare, di sviluppare e mettere a sistema quel patrimonio immobiliare realizzando attrattori turistici da riposizionare su nuovi segmenti dei flussi turistici internazionali. Nel radar, ai tempi, soprattutto il turismo legato al golf e i flussi provenienti dal Giappone e dalla Cina.<\/p>\n Il patrimonio disponibile doveva essere razionalizzato attraverso la creazione di poli turistici integrati e di un sistema ricettivo minore di altissimo livello e di dimore storiche inseriti nella catena Pregiohotels, anch’essa da sviluppare all’interno di Turismo Italia ma con una previsa vocazione al turismo itinerante di alta qualit\u00e0.<\/p>\n In particolare, il progetto dei Poli turistici integrati<\/strong> conivolgeva Puglia, Calabria e Sicilia e prevedeva un totale di 5.500 camere, per un investimento complessivo di oltre 500 milioni di euro.<\/p>\n Tra l’altro, Italia Turismo<\/strong> \u00e8 proprietaria di un ampio complesso, il Country club<\/strong> di\u00a0Laghi Alimini, a Otranto, nel Salento, nato negli anni Ottanta per iniziativa di Insud<\/strong>, anch’essa inglobata in Sviluppo Italia, come centro servizi dell’ex centro Club Med, e per i residenti dei complessi Alimini Serra 1 e Serra 2, poi diventati multipropriet\u00e0, e finito in un triste abbandono da cui non si \u00e8 mai riusciti a cavarlo.<\/p>\n Il complesso, finito anche nel mirino di Striscia la Notizia, comprende cinque ettari,\u00a0nove campi da tennis, campi di basket, la discoteca Biblos, il ristorante e la pizzeria, il centro benessere e la sauna, il maneggio per l’equitazione, due piscine.<\/p>\n In Sicilia, poi, Italia Turismo \u00e8 proprietaria di un terreno a Sciacca (dove \u00e8 sorto lo Sciacca Golf Resort e il Golf hotel), mentre in Calabria fanno capo alla societ\u00e0 il Compendio Simeri di Catanzaro (con il Simeri Golf Hotel, e un paio di villaggi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Invitalia emana il bando per raccogliere le manifestazioni di interesse all’acquisto e alla riqualificazione dei villaggi di Italia Turismo. 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\nIT-FMitaliaturismo@kpmg.it. Altri contatti sono possibili con Gabriele Montorsi, di Kpmg Advisory<\/strong>, al numero 06.809711.<\/p>\nLe alterne vicende di Italia Turismo<\/h2>\n